Non è affatto raro che persone di stato o governo siano guidate dal proprio intuito, da premonizioni proprie o di altre persone. Abbiamo già visto che Abramo Lincoln lo fosse e anche la signora Grant, moglie del generale.
Churchill ebbe modo di usare le sue premonizioni soprattutto durante la guerra. Una sera era a cena a Londra, in Downing Street, con una decina di persone quando sopra di loro passarono gli aerei della Luftwaffe per sganciare bombe.
Era una cosa piuttosto frequente e nessuno dei commensali si alzò, nessuno tranne Churchill che andò di corsa in cucina, disse ai domestici di mettere la cena in caldo e di scendere nel rifugio antiaereo, dopodichè tornò a sedersi a tavola.
Qualche attimo dopo fu sganciata una bomba che distrusse la parte della casa proprio dove c’era la cucina. Grazie alla sua “intuizione tutti ne uscirono illesi. Un’altra volta il ministro era andato a controllare una batteria aerea durante un’incursione.
Appena finito di farlo tornò all’automobile per andarsene. Stava per salire, dalla porta aperta, cioè da dove era sceso precedetemente, poi però decise di sedersi al lato opposto. Diede ordine di mettere in moto e l’autista partì. Poco più avanti sulla strada esplose una bomba e l’auto quasi si capovolse, solo il peso del primo ministro evitò che si ribaltasse mettendo in pericolo i passeggeri.
La moglie quando lo seppe gli chiese come mai avesse cambiato idea e si fosse voluto sedere dall’altro lato della macchina. Churchill le disse di avere come sentito una voce che gli intimava prima l’alt e poi di salire all’altro lato dell’auto. A quanto è dato di sapere Churchill non cercò mai di dare spiegazione a questi fenomeni e nemmeno approfondì il motivo per cui gli venivano queste premonizioni, probabilmente non ci faceva caso ed era per lui cosa comune, ritenuta normale.
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