Nel 1830 circa un giovane medico gallese, William Price, fece molto parlare di sé. Aveva una personalità molto particolare ed era convinto che se i pazienti si ammalavano la “responsabilità” fosse da imputare al loro medico curante.
Era vegetariano e, convinto che il matrimonio schiavizzasse la donna, ebbe un’amante. Figlio di un pastore fin da giovane sostenne di essere la reincarnazione di un Druido.
Affermò di aver trovato, durante un viaggio in Francia nel 1839, una pietra molto preziosa sulla quale erano incisi geroglifici che solo lui era in grado decifrare e un disegno del bardo primigenio che si rivolgeva alla luna.
Price era ossessionato dal Druidismo e convinto che l’antica religione sarebbe ben presto rinata. Lui stesso ne celebrava i riti vestito con una tunica bianca e pantaloni verdi sotto ai quali portava un paio di mutandoni rossi coperti di geroglifici.
Una volta si spogliò ad una mostra d’arte, era il 1884, per esibirli e affermò di aver vissuto 3.700 anni prima, intonò poi un canto gallese. Era così fervidamente credente che alla morte del figlio lo cremò rispettando i riti druidici.
Ma a quei tempi la cremazione era illegale in Gran Bretagna e lui fu imprigionato. Si difese affermando che la terra è riservata agli esseri viventi e non ai morti e in seguito al suo discorso profondo il giudice si convinse a lasciarlo libero.
Due anni dopo la morte del figlio di price la cremazione divenne legale in Gran Bretagna. Alcuni anni più tardi, esattamente nel 1893, anche William morì e il suo corpo fu affidato alle fiamme, come voleva lui e come richiedevano i riti druidici cui aveva tanto e che aveva seguito per tutta una vita.
L’idea della reincarnazione, e ciò dellamortalità di un corpo umano, ma immortalità dell’anima che lo abita è molto frequente. Succede anche abbastanza di frequente che una persona continui nella vita presente a portare avanti scelte o stili di esistenza che ha avuto nel passato, come in questo caso.