Anche oggi sentirete parlare ancora dello Spazio, più esattamente di Marte perché grazie ad un recente studio della NASA, si ipotizza la possibilità di vita nel sottosuolo di Marte. A dare conferma di questo sono state evidenze chimiche e geologiche compatibili di un attività biologica sotto il suolo.
L’autore del rapporto, Betania Ehlmann , assistente professore al California Institute of Technology, a Pasadena, e scienziato in laboratorio al Jet Propulsion della Nasa ha detto:
Anche se gli habitat superficiali sono stati di breve termine, questo non ha limitato le prospettive di insorgenza per la vita.L’habitat più stabile nel tempo marziano sembra essere stato nel sottosuolo. Sulla Terra, gli ambienti sotterranei geotermici sono ecosistemi attivi.
Insomma cari amici, la scoperta dei minerali argillosi dallo spettrometro OMEGA di Mars Express ha dato nuove prove per la presenza di acqua su Marte, poiché l ‘argilla si forma dall’interazione di acqua con la roccia e quindi differenti tipologie di minerali argillosi sono figli di diversi tipi di condizioni di bagnato.
Negli ultimi cinque anni, i ricercatori di OMEGA e del Compact Reconnaissance Imaging Spectrometer, o CRISM, hanno identificato minerali argillosi in migliaia di luoghi su Marte.
Lo studio avviato ha interpretato questo fattore come l’origine nella maggior parte dei terreni con argille di ferro e magnesio presenti su Marte. Completamente differenti gli ambienti di superficie con più rapporti di acqua rispetto alla roccia, poiché non c’è modo si modificare nulla , gli elementi solubili sono portati via dall’acqua, con tipi di alluminio ricchi di argille.
Importante è anche il rilevamento di un minerale chiamato Prehnite che si forma a temperature superiori a circa 400 gradi Fahrenheit (circa 200 gradi Celsius) ossia in ambienti tipici idrotermali sotterranei piuttosto che nelle acque di superficie.
Insomma, ogni mese si scopre qualcosa di nuovo, chissà cosa accadrà ad anno nuovo … intanto qualcuno sta aspettando l’attacco alieno del 27 novembre …
Fonte | Catastrofe.it