Vicenza non è solo una bella città da visitare per le sue bellezze, è anche un centro abitato caratterizzato da storie del mistero pronti a conquistare. E le leggende parlano di folletti, streghe, gnomi e fantasmi. Come si fa a resistere?
Vicenza, Asiago e gli gnomi gentili
Ovviamente quando parliamo di lei prendiamo in considerazione la cittadina tanto quanto la sua provincia. Per raccontarvi storie che si sono perfezionate con gli anni, giocando sia sulle paure della popolazione che sulle tradizioni che per anni si sono tramandate. Iniziamo con quel che si dice sulla montagna spaccata. Geograficamente è una montagna scavata nella zona delle Piccole Dolomiti nei pressi di Recoaro Terme dal torrente Torrazzo.
Esotericamente è accostata alla figura delle Anguane, creature femminili e acquatiche che secondo gli abitanti del luogo i notte escono. Per lavare i propri panni nel fiume. Sono esseri a volte docili e a volte pericolosi ma tremendamente affascinanti. Si racconta che talvolta, conquistate da particolari viandanti, li attirino con le loro movenze e li tengano prigionieri per sempre in “buse” profonde.
E che dire di quello che si racconta sugli gnomi di Asiago? A quanto pare queste piccole creature sarebbero arrivate in zona dai paesi del nord. Innamoratisi della vista dell’altipiano decisero di stabilirsi definitivamente nei boschi. Secondo chi abita nei paraggi se si fa abbastanza attenzione è possibile scorgerli tra le piante. Addirittura parlarci: chi dice di averlo fatto ha raccontato che sono simpatici, buoni, alti 25 cm ma particolarmente avvezzi a fare scherzi ai bambini.
Fantasmi disperati d’amore
Vicenza è un vero e proprio scrigno di tesori esoterici. E non mancano spettri e fantasmi. Alcuni di loro legati a storie che noi tutti conosciamo. Avete presente la storia di Romeo e Giulietta scritta da Shakespeare? Si racconta che sia ispirata a un’opera scritta da Luigi Da Porto. Ciò avvenne quando l’uomo si ritirò nella sua villa di campagna a Montorso perché ferito. Dalle sue finestre poteva vedere quelle del castello della sua amata a Montecchio Maggiore. Tutt’oggi sarebbe possibile incontrare il fantasma dello scrittore dentro e nei pressi della sua villa, ancora disperato d’amore.
Altrettanto particolare è la storia dei veri Promessi sposi di Orgiano. Parliamo di una cittadina che in passato era nota per le nefandezze che avvenivano all’interno dei confini per mano di Paolo Orgiano, il nostro “Don rodrigo” che avvalendosi di delinquenti di infima lega rapiva giovani donne per approfittare della loro virtù.
L’uomo venne arrestato e processato grazie alla denuncia dei contadini Vincenzo e Fiore, i nostri Renzo e Lucia, Fra’ Ludovico Oddi (Fra Cristoforo) e “il conte zio” Settimio Fracanzan. Personaggi che sarebbero stati rispolverati proprio da Alessandro Manzoni e di cui si narrano leggendarie escursioni dal mondo dei morti a quello dei vivi.