Chi sono i vampiri in realtà? In due vecchi articoli riguardante i vampiri “I vampiri esistono”-“I vampiri esistono II parte”, riportai una dichiarazione risalente al 1725, dove un ufficiale di polizia, nella sua relazione documentava il disseppellimento di un uomo morto, che a parere degli abitanti del villaggio era un vampiro. Quest’uomo infatti all’apertura della bara aveva del sangue fresco che sgorgava dalla bocca, le unghie delle mani e dei piedi appena cresciute, e una pelle quasi rosea.
Nessuno all’ora seppe darsi una spiegazione plausibile, confermano le dicerie del villaggio. In ambito dello spiritismo tutto ciò ha una spiegazione, i vampiri esistono, ma non sono come li intendiamo noi.
Dobbiamo partire dal presupposto che esistono altri livelli di esistenza, chiamati piani astrali, questi piani astrali hanno degli abitanti, che preciso sono spiriti, quindi non hanno più un corpo fisico, tra questi spiriti ci sono quelli che noi chiamiamo vampiri e che riescono a manifestarsi delle volte anche sul nostro piano.
Questi “vampiri” è bene precisare che ormai sono estinti, grazie all’evoluzione nei secoli delle anime, di fatti questi spiriti sono spiriti inevoluti, che durante la loro vita terrena sono stati egoisti e malvagi, questo ha fatto si che la loro anima lacerata e distrutta si sia completamente staccata dal Sè superiore, rimanendo poi dopo la morte a vagare nel piano astrale senza aiuto e senza scopo.
Quest’anima quindi non essendo capace di rimanere sul piano astrale, troverebbe un escamotage per ritornare nel suo corpo fisico; questo però è possibile solo se la persona abbia conoscenze di magia nera, e se abbia subito una morte improvvisa o si sia suicidata. I vampiro quindi tornerebbe nel corpo, con il solo scopo di tenere in vita il suo corpo fisico, come? Con il sangue ovviamente, quindi egli in uno stato di trance, si nutrirebbe di sangue di altri esseri umani rubando loro un po’ di linfa vitale, quel che serve per far si che il suo corpo fisico non si deteriori e marcisca. Ecco perché nella tradizione popolare si usa bruciare il corpo del vampiro togliendo allo spirito l’unico punto di appoggio che lo tiene ancora ancorato a quel mondo.