È il 1948, precisamente il 23 luglio. Un DC3 pilotato dal comandante C.S. Chiles e dal secondo J.B. Whitted è partito da Houston e vola ad un’altezza di 1.600 metri. Sorvola l’Alabama con a bordo i passeggeri, è un volo della Eastern Airlines. A qualche chilometro da Montgomery il comandante notò proprio di fronte a loro un oggetto rosso.
Lo fece notare al suo secondo convinto di trattasse di un nuovo velivolo militare, magari un jet. Entrambi i piloti seguirono i movimenti dell’oggetto volante fino a preoccuparsi della sua traiettoria. Non sembrava intenzionato a spostarsi e la loro era una rotta di collisione.
Il pilota sapeva che tutte le loro luci di posizione erano accese e quindi l'”altro” doveva averli visti per forza. I due piloti rendendosi conto che la rotta dell’altro non si modificava riuscirono ad inclinare all’ultimo memento il DC3 e a schivare l’oggetto volante.
In quello stesso istante l’altro compì una manovra cambiando rotta e sfrecciando a meno di trenta metri dall’ala destra dell’aereo passeggeri. Viaggiava ad una velocità di circa 1.125 km orari e i due piloti riuscirono ad osservarlo benissimo mentre saliva velocemente di quota emettendo una fiammata arancione dalla fusoiera.
Era un oggetto dalla forma a sigaro e senza ali, con tanti oblò sulla fiancata. Come sempre il loro avvistamento fu classificato come: una meteora da alcuni, e come frutto di fervida immaginazione da altri. Ma il comandante e il secondo pilota aveva visto bene l’oggetto.
Questo episodio ebbe profonda influenza sul progetto Sign tanto che molti sostenevano che tra tutti gli avvistamenti in molti poteva realmente trattarsi di Ufo, ma quando il rapporto arrivò sul tavolo del generale Hoyt S. Vandenberg, capo di stato maggiore dell’aeronautica militare america fece una brutta fine. Prima di tutto venne respinto per la mancanza di prove e poi tutte le copie vennero bruciate. Chi l0veva scritto perse di credibilità all’interno del progetto Sign e questo fu tutto.
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