Gli Stati Uniti, o meglio il Governo americano hanno sempre affrontato la problematica degli avvistamenti UFO come un grave problema di sicurezza nazionale, arrivando anche a nascondere, così si dice, prove, a tacere e a condurre ricerche che non avrebbero dovuto portare che a ritenere errori ed equivoci questi avvistamenti.
A vedere le strane forme nel cielo non sono matti, persone strambe a cui difficilmente si darebbe fiducia, ma medici, piloti di linea e di aerei militari che sanno quel che fanno e soprattutto quel che dicono. Spesso sono stati definiti isteria collettiva, ma la polemica non si è mai spenta, tanto che il mondo ha continuato a credervi.
Nel 1949 fu portato avanti, solo per pochi mesi, il progetto Grudge che avrebbe dovuto dimostrare che si trattava solo di fenomeni naturali, o aberrazioni della vista, ma su 244 avvistamenti il 23% non aveva spiegazione plausibile. La ricerca però concludeva lo stesso con la conclusione che si trattasse di tutt’altro che UFO!
Alla fine di quello stesso anno il progetto fu archiviato e così tutto il materiale prodotto, chi vi aveva lavorato, trasferito ad altri settori. Rimasero solamente due ricercatori. Ma l’aeronautica militare non si fermò e diede vita ad un altro progetto segreto, il Twinkle che avrebbero dovuto studiare i “bolodi verdi” che dal 1947 al 1949 sorvolarono i cieli del Messico.
Crearono un osservatorio a 170 chilometri da Los Alamos. Però in quel periodo pare che gli avvistamenti si fossero “trasferiti” a 240 km da Holloma, base militare. Il progetto fu trasferito lì e vi rimase per sei mesi, invano. Gli avvistamenti cessavano quando arrivava l’aeronautica e le autorità chiusero anche questo progetto.
Delusione per tutti che speravano in qualcosa di concreto, ma da queste esperienze ne venne fuori l’articolo di Donald E. Keyhoe, maggiore a riposo della fanteria di marina e uno dei primi e più convinto sostenitore della teoria dell’esistenza degli UFO. Seguiteci nel prossimo articolo per continuare la storia…
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