Era il maggio del 1950 quando un agricoltore dell’Oregon, precisamente a McMinnville, scattò due fotografie di un disco volante. Erano circa le 19.30 di sera e la moglie di Trent era fuori a dar da mangiare ai conigli, quando notò nel cielo un oggetto metallico che si spostava lentamente.
Si mise a urlare chiamando il marito che si precipitò fuori ed ebbe il tempo di scattare due fotografie. Le mostrò solamente ad alcuni amici, ma la voce ben presto si sparse e furono pubblicate su un quotidiano locale. Le sue fotografie furono studiate attentamente da scettici e sostenitori della teoria degli UFO, in seguito anche da personale dell’aeronautica militare che lavorava nel comitato Condon.
Il rapporto fu poi pubblicato diciannove anni dopo e sembrò avvalorare la tesi dell’oggetto volante non identificato, anche se non escludeva completamente una burla ben orchestrata, pareva che le foto fossero originali, non truccate, insomma autentiche.
Nel frattemo c’erano stati altri avvistamenti, soprattutto da parte di piloti militari, ma dato il clima sfavorevole che c’era all’interno del governo e della marina stessa, molti di loro erano restti a parlare di queste esperienze personali, non volevano rischiare la carriera o essere presi in giro. Solo in seguito alcuni aviatori cominciarono a raccontarle.
Uno degli episodi più significativi avvenne nel 1951, ma raccontato attraverso il Naval Aviation News, rivista ufficiale della Marina, solamente nel 1973. Il pilota raccontò che stava conducendo un quadrimotore sull’Atlantico settentrionale diretto verso Terranova, quando notò ad occidente, una luce gialla che sembrava distante una cinquantina di chilometri.
Sia lui che il suo secondo pilota pensarono di avere di fronte una cittadina e ne dedussero che dovevano aver sbagliato rotta. Il navigatore però segnalava che era giusta. Più si avvicinavano alla luce più questa appariva chiara ai loro occhi. Sembrava una corona di luci e i due pensarono si trattasse di due navi ormeggiate insieme. Poi all’improvviso le luci scomparvero, per poi riapparire e andare verso di loro a velocità folle tanto che credettero che sarebbero stati “inghittiti“. L’oggetto alla fine sparì e loro contattarono la base a terra: il radar aveva registrato l’oggetto… i due vennero interrogati da ufficiali del controspinaggio e dovettero fare rapporto.. ma non finì lì
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