Ultima parte che riguarda il ritrovamento di resti fossili di una razza ibrida in Cina. I dischi di Baian-Kara-Ula presentano corrispondenze con altri reperti dalla forma discoidale come il disco del professor Lolladoff ritrovato in Nepal e risalente, a 4000 anni fa.
Il disco mostra delle anomalie ed oltre ad avere la capacità di perdere peso e riguadagnarlo se percosso, genera un acuto suono e sulla sua superficie vi sono delle figure in basso-rilievo con un umanoide macrocefalo, che hanno accostato a quello del filmato dell’autopsia reso famoso da Santilli.
Dei ricercatori hanno trovato somiglianze con i rottami a doppio T dello stesso filmato, i “geroglifici” presenti accanto all’ umanoide, ed uno di questi, precisamente la “V” rovesciata a doppio segmento, è presente anche nei rottami a doppio T dello stesso video.
Sarà tutta una coincidenza o forse è tutto collegato? Beh, sullo stesso piatto di Lolladoff è presente la raffigurazione di qualcosa simile ad un classico disco volante e tra le altre cose potrebbe esserci un’altra analogia con le scoperte di Festo, nell’isola di Creta (Grecia).
Nel 1908, nel corso di uno scavo una spedizione archeologica italiana scoprì un disco d’argilla di medie dimensioni, del II millennio a.C., sulle facce sono presenti tanti simboli. La decifrazione della scrittura ideografica ha interessato, molti studiosi che però non sono giunti ad una spiegazione plausibile. In molti hanno ipotizzato che i simboli, come quelli di Bayan-Kara-Ula, parlerebbero dell’arrivo sul pianeta di una popolazione aliena proveniente dalle Pleiadi.
Attenzione, perché questa teoria verrebbe supportata dalla presenza sul disco, di un ideogramma, che si ripete per 17 volte, ed ha l’aspetto di scudo circolare con sette protuberanze, raffiguranti le sette stelle delle Pleiadi, inoltre vi è anche un altro simbolo presente una volta sola, che ricorda un disco volante.
Per ora ci sono pochi gli elementi per dare come spiegazione l’arrivo degli extraterrestri … ma tutto è possibile.
Fonte | Segnidalcielo