Gli amuleti e i talismani si sa, sono sempre stati di grande aiuto presso il popolo romano antico. Essi venivano utilizzati per lo più per scongiurare il malocchio, per portare fortuna alla casa e alla famiglia. Molti degli amuleti e dei talismani che permangono ancora oggi sono ovviamente origine del passato; alcuni di loro hanno preso un significato negativo a causa dell’avvento della Chiesa, e sono stati denigrati a causa della forma che rappresentavano.
Oggi vedremo cosa veniva considerato un porta fortuna o uno scaccia malocchio da questo popolo, conosceremo la vera origine di alcuni oggetti che ancora oggi vengono utilizzati e si pensa siano provenienti da un altro popolo.
Per prima cosa il popolo romano faceva una giusta distinzione tra talismani e amuleti: i talismani servivano ad esaudire i desideri; gli amuleti avevano la funzione di proteggere e portare benessere a chi li portava.
Un amuleto di cui Roma andava fiero era il fallo, di fatti veniva spesso raffigurato nelle piazze, agli angoli delle strade del vie e all’ingresso delle ville ed abitazioni patrizie; il pene eretto era un potente amuleto contro invidia e malocchio. Le matrone patrizie portavano il pene come monile al collo e al braccio per propiziare la fecondità.
Un altro amuleto era lo spicchio di Luna crescente in oro o in argento che serviva da porta fortuna, altri amuleti erano il ferro di cavallo che veniva posto dietro la porta per proteggere la casa, ed il rametto di ruta che veniva tenuto in casa per evitare incidenti domestici.
Altri amuleti a cui i romani antichi tenevano parecchi erano i cristalli e le pietre: l’ambra che scongiurava il malocchio ed era un’utile rimedio per sgonfiare le tonsille, l’agata che si pensava fosse efficace contro i morsi di ragni e scorpioni, l’ametista che allontanava le tempeste e i veleni, il corno di corallo che veniva usato spessissimo contro la sfortuna.
Infine, un altro particolare simbolo che aveva funzione di scongiuro era il pugno chiuso con il pollice alzato stretto tra indice e medio, spesso costruito con oro, avorio e osso, e raffigurava la vagina, divenne però presto segno di spregio.