Channeler e la New Age degli anni Ottanta – parte I

Il Channeler è quella persona che è capace di essere tramite tra il mondo dei vivi e il mondo degli spiriti. Diventa il veicolo tramite il quale lo spirito parla occupando momentanemanete il corpo della persona viva che viene chiamata “ospite”.

Negli anni Ottanta il fenomeno dei channeler divenne il centro della New Age un movimento nel quale si poteva ricevere consulenza parapsicologica, predizione del futuro, essere mandati a ritrovare le proprie vite passate, e molto altro.

Per la New Age l’uomo stava entrando in un’epoca di eccezionale illuminazione e progresso spirituale. Il channeler era lo strumento per raggiungere gli spiriti, tenutari della saggezza antica e ultraterrena con la quale danno consigli e conforto.

Reincarnazione: credenza moderna sulla quale indagare – parte 3

Da tempo studiosi indagano sulla reincarnazione alla ricerca di prove che sono state classificate in tre tipi:

episodi di persone, qui si parla prevalentemente di bambini che, spontaneamente, offrono ricordi più che mai vividi di una vita precedente;

– regressione ipnotica, che ha solo una certa credibilità e altre pratiche;

– e la meno attendibile che comprende le persone che dicono di fare da tramite, o canale di comunicazione tra un vivo e un morto.

Le persone che si sono occupate di indagare con le persone che hanno spontanemante fornito dei ricordi di vite precedenti sono quelle che posso contare sulla maggiro quantità di prove. Spesso  ricordi del passato affiorano tramite i sogni ricorrenti di posti che non si sono mai visitati in questa vita. Nei paesi dove la reincarnazione è una ormale credenza, non è raro che le donne incinta riferiscano di persone decedute che le informano della loro intenzione di rinascere nel corpo del loro bambino.

Ian Stevenson, raccolse prove sulla reincarnazione

Ian Stevenson era professore di psichiatria all’Università della Virginia e direttore del Reparto sugli studi della personalità nel centro medio della stessa università ed era già famoso per i suoi studi sulla metempsicosi, come veniva chiamata ai tempi la reincarnazione.

Fin dagli anni ’70 ha occupato un post di primo piano negli Usa, ma in seguito anche nel mondo per queste sue ricerche. Aveva accumulato, durante i suoi anni di lavoro, una straordinaria quantità di materiale, catalogando e valutando oltre 2.000 casi di reincarnazione.

Ta il 1966 e 1977 percorse circa 80.000 chilometri l’anno per andare a far visita alle persone che sosteneva di essersi reincarnata. Le intervistava, registrava i colloqui, sentiva i parenti e sviscerava tutti gli aspetti del caso per cercare di stabilire una verità, ed eliminare le possibilità di frodi.

Dorothy Eady, ricordi di una vita egizia al tempo di Sety I

Come si diceva in un precedente articolo, anche gli incidenti trauatici possono “smuovere” i ricordi del passato. Ed è quanto successe a Dorothy Eady all’età di tre anni, quando cadde dalle scale e un medico la dichiarò morta. Poco dopo, invece, la bambina si riprese e guarì, ma non era più la stessa. Continuava a sostenere che l’Inghilterra non era casa sua e che si sentiva un’estranea in quel luogo.

Poi crescendo, attraverso alcune riviste e il British Museum conobbe gl antichi egizi e capì finalemnte la sua verità. Si ricordò d’essere nata in Egitto e attraverso i sogni, altro modo in cui le vite passate vengono alla superficie, scoprì d’essere stata Bentreshyt, vissuta circa 3.200 anni prima.

Ricordò che i genitori, impossibilitati a prendersi cura di lei, la abbandonarono al tempio di Sety ad Abido, a sud di Tebe, sperando che qualcuno se ne prendesse cura. Per sua fortuna fu accolta nel tempio stesso come vergine sacra e divenne una sacerdotessa di Iside.

Reincarnazione: credenza di tutte le religioni nel passato – parte 2

 Nel 400 le teorie di Origene furono condannate come eretiche da Papa Anastasio, ma in seguito altre sette eretiche, una settantina, portarono avanti l’idea della reincarnazione a dispetto del Concilio di Constantinopoli. I più influenti in questo senso furono i Catari che ritenevano gli esseri umani spiriti caduti.

Chi si comportava rettamente aveva diritto, nella vita seguente, a dei miglioramenti spirituali, ad un corpo migliore ad elevazione, al contrario, chi aveva vissuto male si sarebbe ritrovato in una nuova vita piena di sofferenza e malattie. La Chiesa li perseguitò e mettendo di nuovo al bando il concetto di reincarnazione e minacciando di scomunicare chiunque vi aderisse.

In Oriente il concetto della reincarnazione ha radici antichissime. Lo si trova nelle Upanishad, testi Sanscriti Veda, concetto che si è poi riversato nelle religioni che sono nate dal Vedismo: induismo, brahanesimo, ad esempio. Anche nel buddismo si crede nella reincarnazione.

Reincarnazione: credenza di tutte le religioni nel passato – parte 1

L’idea che l’anima dell’uomo si reincarnasse, dopo la morte del corpo, in un altro corpo risale approssimativamente a 12.000 anni fa, all’età della Pietra, forse anche prima. Solo negli ultimi decenni è tornata ad essere un argomento non solo discusso, ma studiato, con migliaia e migliaia di casi documentati di persone che hanno ricordato, o si ricordano, delle loro vite precedenti.

Per gli egizi, secondo quanto descrisse Erodoto, grande storico greco che ne trascrisse le usanze, ci volevamo 3.000 anni affinchè lo spirito, o anima, completasse il ciclo della vita. Questo però comportava il vivere e morire per un numero variabile di volte.

Gli antichi greci credevano alla reincarnazione. Pitagora, matematico molto famoso, ma anche mistico, ricordava d’essere stato diverse persone, tra cui un guerriero troiano, una prostituta, un contadino e altri ancora. Platone, uno dei maggiori e più conosciuti filosofi greci, vissuto nel V secolo a.C. sosteneva che lo spirito, attraverso le varie nascite, saliva gradualmente, o scendeva, a seconda di come si comportava nella vita, nove gradini di giustizia.

Reincarnazione: un bramino in un bambino di tre anni

Jasbir Lal Jat era un bambino che all’età di tre anni venne dichiarato morto di vaiolo. Aveva cessato di respirare e il suo corpo era diventato freddo, ma il giorno dopo il piccolo si mosse e in poche settimane guarì completamente.

Il suo comportamento era però completamente differente da prima che si ammalasse, inoltre Jasbir ora sosteneva di appartenere ad una casta di bramini che abitavano in un’altra città, a circa trenta chilometri da lì.

Rifiutava di mangiare il cibo comune che la madre gli preparava perchè lo voleva secondo le usanze della sua casta sacerdotale e spiegava la sua morte con un incidente avvenuto durante una processione nuziale.

Shirley MacLaine, visse ad Atlantide

 Famosa attrice e ballerina Shirley stupì il mondo annunciando di aver vissuto una vita precedente ad Atlantide e di aver parlato con gli spiriti attraverso una medium. È anche convinta che gli alieni avessero davvero visitato la Terra.

Il movimento New Age trovò in lei una portavoce d’eccezione. Come succede molto spesso chi vive esperienze extracorporee o ricorda delle vite passate non osa dirlo per paura d’essere preso in giro o per matto.

All’inizio degli anni ’80 due terzi circa della popolazione americana sosteneva di aver avuto simili esperienze paranormali, ma dopo le dichiarazioni della MacLaine molte più persone ne parlarono.