La puntata del 6 aprile di Indagine ai confini del Sacro è tornata ad occuparsi di alcuni temi caldi: aspiranti veggenti, guarigioni miracolose e tutti quei fenomeni che ancora oggi creano una certa curiosità. Il mondo del paranormale, l’esoterismo, la capacità di prevedere il futuro sono argomenti che riescono sempre a spaccare in due l’opinione pubblica. C’è chi crede alla possibilità di conoscere il futuro, di stabilire un contatto con chi ci ha lasciato e chi invece pensa che sia tutto frutto della immaginazione e che le persone che creano false speranze siano solo da condannare. E il programma di Tv2000, in onda in seconda serata, è andato a approfondire alcuni aspetti di un mondo ancora molto misterioso.
Veggenti
Cazotte e gli altri veggenti, poteri della mente
Ogni epoca ha avuto i suoi visionari, pesone che come Cazotte rivendicavano il potere, o meglio la capacità, di essere in grado di “sbirciare nelle crepe del tempo”. Alcuni di loro sostengono che le loro capacità provengono da Dio.
Altri che il dono della preveggenza è negata ai comuni mortali ed è come se intendessero che loro non lo sono. La maggior parte delle persone infatti pensa che questi poteri divini di prevedere il futuro siano al di fuori della loro portata.
Chi è privo di questo potere e non ha nessuna “visione profetica” si rivolge alla divinazione , all’arte di scoprire attraverso “segni divinatori” qualcosa sul futuro e chiede l’interpretazione di simboli. Antichi reperti babilonesi dimostrano che l’uomo ha cercato risposte fin dall’alba dei tempi.
Predizione del futuro, Jacques Cazotte
La storia è piena di persone che hanno saputo predirre fatti del futuro, ma profezie precise e sconvolgenti come quella fatta da Jacques Cazotte durante una cena a Parigi nel 1788 sono rare.
Fu uno dei presenti, Jean-Francois de la Harpe a scriverne qualche tempo dopo un resoconto dettagliato. La serata era stata molto allegra, organizzata a casa di un gentiluomo che usava riunire personaggi di un certo spicco, tra cui anche jacques Cazotte, scrittore famoso autore del racconto “Il diavolo innamorato“.
Avevano parlato di Voltaire, della rivoluzione che credevano sarebbe arrivata presto e avrebbe spazzato via superstizione e fanatismo. Fu proprio mentre parlavano di questa che Cazotte intervenne e disse di essere una specie di profeta in grado di vedere il futuro.
L’effetto Kirlian e la parapsicologia
Tutto ebbe inizio quasi casualmente nel 1939 quando un elettricista russo, tale Semyon Kirlian, che lavorava in un ospedale nella città diKkrasnodar vide in funzione un apparecchio che veniva utilizzato per la fisioterapia ad altra frequenza.
Si accorse che tra l’epidermide del paziente e l’elettrodo compariva una scintilla, Semyon Kirlian era un inventore a tempo perso, e vedendo delle fotografie si chiese come quella scintilla potesse comparirvi inseime ad uno strano alone. Così decise di fare un esperimento e si fisso gli elettrodi dell’apparecchiatura ad una mano.
Poi la premette contro la lastra fotografica e girò l’interruttore. L’apparecchiatura si mise in funzione e lui si bruciò la mano, però quando andò a sviluppare la pellicola ebbe una sorpresa: la sua mano, o meglio, la sua impronta digitale, era circondata da un alone simile a quelle che aveva visto nella fotografia con la scintilla.
Nostradamus e la profezia del 2001, attentato a New York
“A quarantacinque gradi il cielo brucerà. Il fuoco si avvicinerà alla gran città nuova. All’istante una gran fiamma sarà sparsa, Quando si vorrà la gente del Nord mettere alla prova”.
Queste sono le parole che Nostradamus scrisse nella Centurie VI, 97 e dopo l’attentato del 2001 alle Torri Gemelle è stato logico collegarlo all’offensiva terroristica. È vero che il Veggente parla di una latitudine di 45° mentre la città di New York è a 45°, ma la differenza è minima.
Nostradamus descrisse l’evento nel 1555 tra i tanti che compongono la raccolta di profezie. L’uomo, che era un famosissimo alchimista e medico francese, ha lasciato centurie che gli studiosi tentano di decifrare da quattro secoli e mezzo.
Chi sono i Veggenti? Parte I
Chi sono i veggenti? Prima di tutto, c’è da dire che il veggente dovrebbe avere conoscenze nella Filosofia, Teologia, Biologia, Psicosomatica, Neuroscienze, Psicoanalisi, Fisica, Meccanica quantistica, e Scienze esoteriche, ma anche capacità di analisi e sintesi delle percezioni.
Queste persone hanno una conformazione delle reti sinaptiche particolari, sia ereditari e sia con delle pratiche esoteriche, cosa che le rende in grado di avere un legame con la propria coscienza e conoscenza.
I Veggenti possono ricevere delle informazioni da altri inconsci di persone viventi, il loro inconscio, tali informazioni, ahimè non usano il nostro linguaggio, ma uno simbolico che avviene attraverso sogni o trance, o il modo emotivo sensitivo nello stato di coscienza che ognuno percepisce in maniera differente, spesso tramite la cartomanzia, la rabdomanzia o la radioestesia.