Ufo sopra Topeka incrocia Boing RB-47

Erano le prime ore del mattino sopra Topeka, Kansas, il 17 luglio del 1957 e un Boing RB-47 dell’aueronautica militare americana era in volo per un’esercitazione. A bordo c’erano sei ufficiali e l’aereo aveva in dotazione apparecchiature di ricerca.

Viaggiavano ad un’altezza di 11.000 metri in un cieli quasi del tutto sereno. Ad un certo punto il velivolo invertì la rotta e attraversò la fascia costiera nei pressi di Gulfport, in Mississipi.

Fu da quel momento che incominciarono ad accadere strani “fenomeni”. L’operatore al radar del bombardiere vide un punto luminoso sullo schermo che pareva indicasse un oggetto in avvicinamento.

Levelland, segnalazioni UFO per tutta la notte – parte I

Nel 1957 nel dipartimento di Livelland in Texas parecchie persone chiamarono la polizia per dare notizia di avvistamenti UFO. La prima segnalazione arrivò ad A.J. Fowler, poliziotto del dipartimento, attorno alle ventitrè.

Pedro Saucedo, bracciante del posto, insieme all’amico Joe Salaz, erano nella cabina del camion del primo e percorrevano la statale 116 quando improvvisamente videro un lampo provenire da un campo a lato della strada. Un attimo dopo lo videro alzarsi a grande velocità e sfrecciare verso di loro.

Le luci del camion si spensero e i due saltarono fuori dall’abitacolo per buttarsi a lato della strada. Un attimo dopo l’Ufo passava a tutta velocità sopra il camion con un boato e una raffica di vento.

Ufo in Italia: sfere luminose sopra il cielo di Padova

Oggi parleremo della notizia fresca di qualche giorno che si è trovata in alcuni giornali italiani: L’avvistamento di un UFO. In provincia di Padova si moltiplicano gli avvistamenti di UFO, e la segnalazione di Globi luminosi sopra la città.

l’altra sera un signore di 64 anni, un certo Mario Tasca, dopo aver guardato tutta la sera questo via vai di luci, ha visto uno strano fenomeno in compagnia della moglie e della sorella, ed insieme a lui, in tutta la città è stato visto il fenomeno.

Tasca, dopo ciò che ha visto, ha deciso di raccontare la sua storia, facendosi portavoce di altre persone, al gazzettino.

UFO precipita nel Kentucky – parte II

Le autorità intervennero immediatamente, la polizia ed un fotografo andaronoalla fattoria con la famiglia e perlustrarono la zona, ma trovarono solo una chiazza luminescente, dove uno degli alieni aveva toccato terra dopo essere caduto dall’albero colpito alla gamba.

Non trovarono altri particolari e prove e alcune ore dopo lasciarono la fattoria. La famiglia andò a dormire, ma non ebbe fortuna. Gli alieni tornarono ad affacciarsi alle loro finestre spaventandoli ulteriormente. Spararono di nuovo, infransero le finistre dei vicini, ma non ferirono gli alieni. All’alba decisero di uscire per cercare di catturarne uno.

Ovviamente non ebbero successo e gli extraterrestri scomparvero per sempre. La fattoria però brulicò di giornalisti  arrivati da tutto lo stato per cercare di trovare qualche prova. Lo stesso che fecere migliaia di turisti, persone che cercavano alieni.

UFO precipita nel Kentucky – parte I

Billy Ray Taylor era ospite nella fattoria dei Sutton e quella notte cercava qualcosa da bere che spegnesse la sete dovuta alla calura estiva che ristagnava sulle colline sud occidentali del Kentucky. Uscì diretto al pozzo, ma tornò indietro gridando agitato.

Nella fattoria vi lavoravano undici persone e nessuna credette alla storia dell’uomo che narrò di aver visto un disco volante sorvolarlo e poi andare a schiantarsi in un burrone poco distante. Taylor descrisse l’astronave e disse che faceva un fumo multicolore.

Lo presero un pò in giro e risero fino a quando il loro cane cominciò ad abbaiare forsennatamente prima di correre in casa e nascondersi sotto al tavolo con aria spaventata. Taylor e Lucky Sutton uscirono e scorsero una figura fiammeggiante che andava verso di loro.

Ufo, rapimenti di esseri umani e fecondazione artificiale

Molte persone hanno raccontato di essere stare rapite dagli alieni e portate su astronavi per essere studiate. Whitley Strieber non fu  mai in grado di spiegare come fosse accaduto che si trovasse, prima in un bosco  prigioniero di due alieni e poi come fosse finito sulla loro astronave.

Era il 26 dicembre del 1985. L’uomo ricordava solamente di essere strappato dalla terra, con i rami che gli sfioravano il corpo. Ebbe tempo di vedere il bosco dall’alto, poi si ritrovò all’improvviso in una piccola sala operatoria circondato da extraterrestri.

Quasi tutte le persone che riportano queste esperienze ricordano di essere stati condotti in una stanza piena di luce e sottoposti ad una dolorosa visita medica. Charles Hickson narrò d’essere stato osservato attentamente da un grande occhio.

La terza dimensione: Abbott, la Terra piatta e gli UFO – parte II

Forse se un abitante di un’altra dimensione venisse da noi nemmeno ci renderemmo conto della sua presenza. Non sarebbe poi così improbabile seguendo il ragionamento di Abbott, magari è anche già successo e non lo sappiamo. Se un “alieno” attraverasse il nostro mondo probabilmente chi ne desse notizia verrebbe forse ritenuto un pò “tocco”.

Anche se ormai a certi fenomeni inspiegabili sono in molti a crederci: dagli UFO ai fantasmi. Proprio sulla base delle teorie avanzate da Abbott è stato ipotizzato che gli alieni potrebbero arrivare qui da altre dimensioni, da un altro universo e comparire e scomparire semplicemente, come se i loro viaggi si intersecassero con la nostra dimensione solo per brevi momenti.

Alcuni sostengono che questa potrebbe davvero essere la risposta. Gli alieni incrociano la nostra dimensione, si fermano pochissimo, a volte rapiscono persino qualcuno, per poi riportarlo. L’intersezione delle due dimensioni potrebbe spiegare molto bene anche tanti strani fenomeni.

La terza dimensione: Abbott, la Terra piatta e gli UFO – parte I

Edwin A. Abbott era un insegnante dell’epoca vittoriana e si era posto un interessante interrogativo che avrebbe poi posto le basi per altre teorie e addirittura la fantascienza: supposto che gli UFO esistessero davvero, e considerando per un attimo l’idea che non venissero dallo spazio, potevano invece arrivare da un’altra dimensione che l’uomo non è in grado di comprendere a causa della struttura tridimensionale del nostro mondo?

L’uomo scrisse un libro, Flatland: a romance of Many Dimensions, che in italiano si traduce con “La terra piatta, il romanzo delle molte dimensioni”. Nel suo scritto Abbott esplorava gli inquietanti risultati che si sarebbero ottenuti nel contatto con un’altra dimensione.

Pubblicato nel 1884 il libro conteneva in chiave satirica, molti spunti sulla ricerca di tutti quei fenomeni inspiegabili quali: UFO, fantasmi,  misteriose apparizioni e sparizioni. Nella sua storia ci sono due mondi che vengono a contatto tra loro.

Ley, calamite naturali per alieni: avvistamenti notturni

Abbiamo già accennato agli strani fenomeni che avvengono sulle ley lines. Anche oggi riportiamo alcuni accadimenti raccontati da Joyce Bowles. Era una domenica notte del novembre del 1976 quando la donna, accompagnata dall’amico Ted Pratt andò a prendere il figlio Stephen nel vicono villaggio di Chilcomb.

La donna era impiegata presso la stazione ferroviaria di Winchester ed era una persona come tante altre. Lo stesso Pratt, ma intanto che percorrevano la strada la macchina sobbalzò violentemente. A causa di questo vi fu uno sbandamento e finirono al di fuori della carreggiata.

I fari e il motore della macchina si spensero all’istante e i due rimasero al buio. I due un pò preoccupati si guardarono attorno e videro un oggetto arancione a forma di sigaro librarsi nel cielo poco distante da loro. Era dotato di oblò dai quali guardavano fuori tre teste.

Ufo, l’incontro di Steven Kilburn in autostrada e altre esperienze

Steven Kilburn stava viaggiando su un’autostrada deserta del Maryland, ad un certo punto sbandò e in quel preciso momento vide apparire di fronte a sé, tre figure. Rimase ammutolito a guardarle, sorpreso dalla loro presenza in quel punto.

Sotto ipnosi Steven ricorderà che erano piccoli di statura, gli arrivavano sotto la spalla, avevano facce bianche e pallide, tanto a sembrare di gomma, con occhi scintillanti e neri di cui non riusciva nemmeno a scorgere le pupille. Descrisse le loro teste come lacrime rovesciaute, con nasi che parivano piccole creste bucate da fori piccoli.

Uno di loro era il capo. Kiburn fu trascinato via, rapito dai tre allieni. Chi subisce questo tipo di contatto descrive sempre gli extraterrestri come bassi di statura, ma con quello che è il capo un pochino più grande. Arrivano al massimo ad un metro e mezzo.

UFO, rapitori dallo spazio: Betty Hill e il marito

A parti dagli anni ’60 sono state sempre di più le persone che hanno affermato di essere state rapite dagli alieni, trascinati a forza sulle astronavi e portate via. I dettagli del rapimento cambiano di volta in volta, ma molti episodi pare che seguano un identico copione.

In genere le persone vedono un UFO e poi si ritrovano ore dopo a chiedersi come è passato quel tempo perchè non se lo ricordano. In seguito poi questi individui soffrono di incubi e di una forte ansia. Poi un pò alla volta cominciano spontaneamente a ricordare. Se non lo fanno ricorrono all’ipnosi e ritrovano i ricordi del rapimento.

Molti sono scettici in merito e credono che i racconti siano solo allucinazioni o pure invenzioni. I rapiti raccontano di aver subito visite mediche accurate e di gravidanze dovute ad extraterrestri.

Avvistamenti UFO a Washington, vicino alla Casa Bianca nel 1952

Qualche giorno dopo l’avvistamento avvenuto sulla baia di Chesapeak, di cui abbiamo già parlato, un altro avvistamento ebbe grande eco. Il fatto ebbe inizio all’aeroporto nazionale di Washington, situato a pochi chilometri dalla Casa Bianca.

Il primo avvistamento si verificò poco prima della mezzanotte del 20 luglio. In quell’occasione i controllori di volo captarono sette oggetti in lento movimento su due radar. A detta di Harry G. Barnes, uno dei controllori, viaggiavano ad una velocità trai 600 e i 2.000 km orari.

Barnes chiamò la torre di controllo e il radarista affermò che vedeva le sue stesse immagini. Lo stesso acadeva venti chilometri più in là,  nella base di Andrews dell’aeronautica militare, nel Maryland. Alle tre ne informarono l’Air Defense Command e mezzora dopo due caccia F-94 erano in volo.

1952, boom di avvistamenti UFO: nasce progetto Blue Book – parte II

Molti giudicarono poco convincenti le spiegazioni e la rivista Life incaricò un gruppo di studiosie e scrittori di preparare un articolo che facesse il punto della situazione. Ottennero la collaborazione del comandante Ruppelt e la possibilità di studiare tutti gli archivi. Tolsero anche il segreto di Stato per le segnalazioni che avevano registrato fino a quel momento.

Alla sua pubblicazione l’articolo fece sensazione perchè vi si asseriva che gli oggetti non erano fenomeni naturali, bensì “artifici creati da un’intelligenza superiore”. Vennero rese pubbliche dieci segnalazioni fino a quel momento tenute segrete che, a detta degli autori, erano inspiegabili con la scienza.

Anche un famoso scienziato Walter Reidel, che era stato a capo della base missilistica tedesca durante la guerra, affermò di essere convinto dell’esistenza degli extraterrestri. L’estate del 1952 fu la parte dell’anno con più intensa attività di avvistamenti.

1952, boom di avvistamenti UFO: nasce progetto Blue Book – parte I

Nel 1952 vi furono ben 1501 segnalazioni di avvistamenti UFO, una cifra sbalorditiva, un boom mai visto. Il progetto Gruge, che era stato ripreso, e al cui comando era stato assegnato il comandante Edward J. Rupperlt, venne trasformato nel progetto Blue Book, entità separata.

Rupperlt fece una mossa molto saggia: legò al progetto alcuni ufficiali dell’Air Defense Command, in modo da avere i fotogrammi delle immagini radar che potessero individuare possibili UFO. Passarono così alla storia le famosi luci di Lubbock.

Nelle due settimane tra agosto e settembre del 1951 centinaia di persone videro strani oggetti nel cielo sopra Lubbock, nel Texas. Tutto cominciò la sera del 25 agosto quando un uomo e una donna videro passare, a circa trecento metri d’altezza, un enorme UFO sulle cui strutture alari lampeggiavano lucine azzurre.