Il pane dei morti: leggenda pugliese, I parte

I popoli antichi vivevano di superstizioni, superstizioni che poi divenivano dei veri e propri racconti dell’orrore. Questi racconti venivano solitamente narrati dagli uomini/donne più anziani del villaggio con lo scopo di ammonire i più giovani a non sfidare mai le leggi della natura o ancora peggio gli spiriti dei morti. A proposito di questo oggi leggeremo una leggenda che ha origine in Puglia e che narra la vita di un ragazzo fannullone che pur di ottenere del facile denaro è disposto a rubare del cibo a dei poveri bambini morti.

Creare una collana portafortuna

Può una collana portare fortuna? Può un oggetto, seppur di poco valore avere un potere così tanto desiderato? E’ risaputo che in ogni popolo, in ogni cultura ci sono oggetti che vengono reputati come “oggetti portafortuna”: un esempio potrebbero essere le classiche tartarughe in legno, il famoso quadrifoglio, o gli elefantini che si trovano sulle bancarelle, o ancora i gufetti, i delfini, i corni ed i ferri di cavallo. Tutti questi oggetti vengono visti come portafortuna per una semplice ragione, superstizione.

Amuleti e talismani, 20 libri da non perdere

Amuleti e talismani utili per tenere alla larga la sfortuna e placare tutti i superstiziosi, coloro cioè che pensano che affidarsi ad oggetti particolari sia di buon auspicio per tenere alla larga le negatività. Quali sono i libri da non perdere su questo argomento?

L’ordalia; colpevole o innocente?

 Oggi giorno se una persona ha commesso un delitto, un furto, o qualsiasi altra cosa che infrange la legge, per capire se è colpevole od innocente, abbiamo i tribunali, abbiamo le ore d’interrogatorio, la macchina della verità, la polizia che cerca anche le minime prove; ma un tempo gli uomini primitivi o medioevali cosa avevano per capire se una persona fosse colpevole o meno?

La notte di San Silvestro, tradizioni e superstizione

Le tradizioni e superstizioni legate all’ultimo giorno dell’anno sono davvero parecchie, alcune però sono più conosciute di altre. Una che sicuramente conoscete è quella che allo scoccare della mezzanotte vuole che ci si baci con tutte le persone che si hanno attorno, si scambino con loro gli auguri per il nuovo anno e si faccia il brindisi.

Il conto alla rovescia degli ultimi secondi, fatto ad alta voce tutti insieme crea uno spirito comune e la gioia dell’attesa. Brindisi e baci sono di rigore, ma non solo questo. Vediamo cosa significano le tradizioni e quali superstizioni vi sono legate.

Le superstizioni del 1° dell’anno

Il Natale ce lo siamo appena lasciati alle spalle, ma pensate sia finita qui? Assolutamente no. Continuiamo a scrivere in merito a queste feste, alle loro tradizioni e alla superstizione che spesso vi è legata, soprattutto al Primo dell’Anno.

Sono diverse le leggende che si narrano a riguardo e ve ne racconterò alcune che magari anche già conoscete. Ad esempio c’è la convinzione che ciò che si fa il primo giorno dell’anno lo si faccia tutto l’anno quindi evitate di pagare debiti, di rompere le cose, di impegnarvi in attività che non vi piacciono.

Superstizione, un mondo dentro la Terra – parte III

John Cleves Symmes era un ex soldato interessato alle scienze naturali che in una lettera indirizzata a tutto il mondo e spedita a politici e governanti, si diceva disposto ad esplorare l’interno vuto della Terra.

L’uomo sostenava che all’interno della crosta terreste c’erano diverse sfere solide concentriche e che vi si poteva abitare. Symmes dichiarò che avrebbe, attraverso una pubblicazione, fatto conoscere i dettagli e cercava cento uomini coraggiosi per affrontare l’impresa.

Era convinto che avrebbero trovato una terra  ricca e fertile con animali e vegetazione rigogliosa, non sapeva se uomini. Invece di collaborazione trovò derisione e Symmes e le sue teorie furono pubblicamente derise sulla stampa di tutto il mondo.

Symmes utilizzò le sue conoscenze e le deduzioni religiose, scientifiche, astronimiche per dare fondamento alle sue idee. Secondo lui c’erano cinque mondi di cui solo uno conosciuto, il più esterno.

Secondo l’ex soldato ai due poli della Terra ci sarebbero state le aperture attraverso le quali si poteva andare nei mondi sotterranei, caldi e accoglienti, riscaldati dalla luce solare che entrava dalle cavità.

Le sue conferenze e parole attirava i curiosi, suscitavano divertimento e sottile interesse, ma non il denaro necessario a lanciarsi nell’impresa

L’immortalità perduta, Coyote prima dell’umanità

Questa è una leggenda narrata dai Nasi Forati e racconta ciò che c’era prima della comparsa degli uomini sulla Terra, ovvero Coyote e la moglie. La donna però morì e Coyote finì per sentirsi molto solo.

A quel punto lo Spirito della Morte ebbe compassione di lui e decise di dargli la possibilità di riportare la moglie in vita, ma avrebbe dovuto fare proprio come diceva lo spirito.

Coyote obbedì e cominciò a seguire le indicazioni dello Spirito. Si mise nel vasto prato e aspettò che arrivasse sera e quando successe vide una casa e vi entrò. All’interno trovò la moglie e tanti amici.

Astrologia, arte divinatoria d’Oriente

L’astrologia è un’arte divinatoria molto utilizzata in Oriente, un pò meno nell’Occidente, dove ha perso il rispetto di cui era circondata in passato. In parecchie società asiatiche anche le famiglie più evolute non celebrano matrimoni o non compiono azioni importanti se prima non hanno consultato un astrologo.

Incredibile, ma perfino la proclamazione dell’Indipendenza dell’India venne anticipata dal quindici al quattordici di agosto 1947 proprio perchè la data originariamente scelta era stata dichiarata infausta.

Anche a Bangkok le autorità consultano gli astri prima delle decisioni importanti e in Thailandia aspettarono le stelle favorevoli prima di inaugurare un impianto della Coca Cola per l’imbottigliamento. Questo perchè altrimenti i buddisti non avrebbero benedetto il macchinario e nessun thailandese avrebbe bevuto quella bibita.

Superstizione, il tredici funesto

La superstizione legata a questo numero ancor oggi è molto radicata tanto che in alcuni alberghi non esiste una camera con questo numero e talvolta nemmeno il piano! Alcuni comuni non lo assegnano come numero civico e alcune persone quando organizzano cene stanno ben attente a non essere in tredici commensali.

La superstizione per il tredici viene chiamata triscaidecafobia e pare abbia origine dall’ultima cena in cui i commensali erano appunto tredici e Gesù fini sulla croce tradito da Giuda.

Gesù fu crocifisso nel giorno che si ritiene funesto per eccellenza, venerdì tredici. Un’altra meno nota probabile origine per la triscaidefobia è la dea vichinga Freya, dalla quale deriva il nome del venerdì nelle lingue celtiche.

Magia e religione nel mondo – parte I

La credenza nella magia e la superstizione si trovano anche nei ceti più colti delle  nazioni industrizalizzate, anche magari al momento non è subito distinguibile. La superstizione più comune sono gesti che si vedono nel quotidiano, come toccare ferro o incrociare le dita.

C’è ovunque, in determinate circostanze, la volontà di compiere dei rituali che  salvaguardano da conseguenze dannose. I Giapponesi ad esempio, definiti un popolo pratico e razionale, oltre che tecnologico, credono che alcuni giorni dell’anno siano “sanrinbo” ovvero sfavorevoli per costruire, ma anche negli anni sfortunati.

I proprietari di ristoranti, per ingraziarsi la sorte, mettono mucchietti di sale fuori dalla porta. In Unione Sovietica hanno un grande rispetto per i guaritori, si dice vi ricorse anche Breznev.

Processi agli animali criminali, credenze del medioevo

Nel medioevo non era insolito pensare che le persone potessero essere in grado di fare metamorfosi e trasformarsi in animali, oppure essere preda del Demonio, ma pensare di processare degli animali per crimini commessi poteva solo essere prerogativa di quei tempi lontani.

Nell’Europa Medioevale almeno una quarantina di maiali furono dichiarati colpevoli i infanticidio e condannati a morte tramite impiccagione. Le accuse di solito erano basate su “incidenti” realmente avvenuti, come ad esempio un bambino piccolo che entrava nel recinto dei maiali e veniva morsicato o calpestato.

Non venivano mai puniti i genitori che avevano lasciato il bambino libero di girovagare in luoghi pericolosi, bensì l’animale, come se potesse avere una coscienza. A proposito, in questi casi si dice fosse stato preso un “capro espiatorio” perchè all’inizio le colpe venivano date ad una capra, ed era lei ad essere giustiziata.

Supertizioni nella vita quotidiana, presagi e scongiuri

Le superstizioni sono molto presenti nei momenti cruciali della vita, ma si trovano anche in piccoli gesti della quotidianità. Divresi esempi li troviamo nell’ambito dell’abbigliamento. In Ungheria porta sfortuna fare rammendi su abiti mentre vengono indossati per paura che il Diavolo pensi che sia un sudario e venga a prendersi l’anima. Se ripari un abito addosso devi masticare un filo così il Diavolo capirà che sei vivo.

In Francia se per sbaglio indossi un indumento alla rovescia dovrai portarlo così per tutto il giorno altrimenti perderai la fortuna che per quel giorno si porta con sé. In Inghilterra porta sfortuna un bottone cucito troppo strettamente. Sempre nell’isola britannica porta sfortuna raccogliere un guanto che ti è caduto, ma se lo raccoglie un altro è il contrario.

In Scozia il primo raffreddore di un bimbo è quello che lo libera dalla potestà delle fate, in America, invece, se tossisci mentre parli vuol dire che stai mentendo! Qui e in Inghilterra se rabbrividisci vuol dire che qualcuno ha camminato sulla tua futura tomba. Da noi porta sfortuna appoggiare il cappello sul letto.