Streghe e stregoni, i due aspetti della loro personalità

In una tomba dell’Età del Bronzo è stato ritrovato uno scheletro di maga con tutti gli attrezzi del mestiere, prova che la stregoneria e la magia sono sempre esistite. La storiografia posteriore a questo poi ci riporta testimonianze di stregoni che preparavano pozioni magiche  quali elisir d’amore e amuleti e talismani.

Inoltre utilizzavano i poteri magici per guarire dalle ferite e dalle malattie. Avevano elaborato anche la ricetta di una bibita per curare la pazzia, in cui parte della prescrizione era di cantsare dodici messe sopra la pozione e poi farla bere. Era quindi religiosa.

Fin dai tempi più remoti si è sempre saputo che stregoni e streghe hanno due aspetti, uno diurno e l’altro notturno, uno corrisponde al bene, l’altro al male. Chiunque praticasse magia o stregoneria incuteva una certa sogggezione e metteva inquietudine a causa di questo.

Categorie di maghi e le sei regole da rispettare

Nella Grecia del XVI secolo, si presume, probabilmente un vescoso, formulò e scrisse le sei regole che devono guidare un mago. Eccole. la prima dice che il Mago deve avere fede e non dubitare della sua opera, la seconda che deve mantenere il segreto della magia e condividerlo solamente con i suoi allievi e chi ha la sua stessa opinione.

La terza regola dice che deve essere forte di mente, severo e non aver paura, nella quarta si parla della sua purezza di coscienza, della penitenza dei peccati, in cu non ricadrà più per avere il perdono di Dio. Per le ultime due: deve conoscere le influenze che i pianeti hanno per poter trovare il tempo migliore per gli incantesimi e possedere gli strumenti necessari.

Se il mago avesse seguito queste regole avrebbe raggiunto sicuramente il suo scopo. Molti sono sempre stati i ciarlatani, ma al contrario, i veri maghi avevano un atteggiamento serio e questo ha fatto in modo che ne nascessero tre categorie.

I tempestarii

Prima del 1.300 nè la Chiesa, nè le autorità si impegnavano molto nella ricerca delle streghe. Gli stessi sacerdoti, essendo tra i pochi che erano in grado di leggere vecchi libri, potevano essere accusati di stregoneria.

Si narra che agli inizi del ‘900 Agobardo, vescovo di Lione, salvò una donna e tre uomini da un gruppo di contadini inferociti, che li riteneva tempestarii.

I tempestarii erano maghi in grado di controllare il tempo e provocare tempeste, temporali, bufere di vento, grandine, fulmini solamente agitando l’acqua di uno stagno oppure un dito in una pozza di pipì. I contadini, al solo sentirli minacciare tempeste li pagavano affinchè non lo facessero e andassero a praticare la loro magia altrove, magari dai vicini.

Malleus Maleficarum – quarta parte

Il ravvicinamento delle legislazioni dei Visigoti, che erano in qualche misura fondata sul diritto romano, punì streghe che avevano ucciso una persona da le loro magie con la morte. Nel 578, quando il figlio della regina Fredegonde morì, un certo numero di streghe che sono state accusate di aver semplificato la distruzione del Principe, sono stati giustiziate.

Fu detto in queste materie, che la legge ecclesiastica è tollerante, in quanto per la maggior parte è contenta di sé con una frase di scomunica, ma coloro che ritengono questo legge spirituale indulgente certamente non apprezza ciò che ha comportato un tale castigo.

Nel 814, Louis le Pieux fece la sua ascesa al trono iniziando a prendere parte attiva contro Negromanti e stregoni, portando la sua influenza all’autorità del Consiglio di Parigi, con relativo ricorso del 829 ai tribunali secolari.