Helen Duncan: l’ultima Strega della Gran Bretagna, II PARTE

Helen Duncan: l’ultima Strega della Gran Bretagna

Nel 1928 la medium accettò di farsi fotografare durante le sue tante sedute spiritiche dal fotografo Harvey Mercalfe; le immagini dimostrarono i cosiddetti fantasmi come solo un mucchio di bambole di pezza e ritagli di carta. Fu allora che il “London Spiritualist Alliance” decise di testare la veridicità degli ectoplasmi che Duncan produceva dalla sua bocca, ed il risultato fu che tale ectoplasma non era nient’altro che una miscela di garze, albume d’uovo e carta.

Helen Duncan: l’ultima Strega della Gran Bretagna, I PARTE

Helen Duncan è stata considerata l’ultima Strega esistita della Gran Bretagna; il suo grande potere consisteva non solo nell’abilità di comunicare con i morti ma anche farli apparire “fisicamente” attraverso l’ectoplasma che lei faceva uscire dalla sua bocca. Le sue abilità da medium sono state spesso contrastate e contestate, affermando che tutto ciò che mostrava era una fandonia.

La strega di Hansel e Gretel II parte

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Le indagini continuarono, ma gli scavi erano ad un punto morto, Osseg così iniziò ad analizzare la corrispondenza dei fratelli Grimm, e trovò una lettera in cui Jacob, scriveva al fratello Wilhelm :

“Questa storia dei due fratelli mi pare troppo violenta per trovar posto nella nostra raccolta… Se solo la giovane strega fosse una brutta vecchia con la gobba, su cui magari stesse appollaiato un corvo o un gatto, il tutto potrebbe sortire un effetto altamente istruttivo e denso di significato”

La strega di Hansel e Gretel

 Quante volte abbiamo letto di fiabe in cui le streghe sono sempre malvagie e brutte, prendiamo ad esempio la fiaba di Hansel e Gretel, una fiaba dei fratelli Grimm, che come ben sapete, in origine, erano racconti dell’orrore che raccontavano di omicidi, stupri, sesso violento ed altro. La storia racconta di due bambini che si perdono nel bosco, e trovano una casetta di pan pepato, abitata da una vecchietta sgradevole e malvagia, che li rapisce, li rinchiude in una gabbia e li fa mangiare fino a farli ingrassare, per poi cucinarli e mangiarli.

Martha Whitchalse, la strega

Martha viveva nella brughiera nel piccolo paese di Sherwell e fin da ragazzina non aveva mai avuto una vita semplice. Si era sempre definita diversa, anche se non ne aveva mai spiegato i motivi a nessuno. In realtà aveva dei poteri…

Nonostante queste premesse Martha conobbe un ragazzo e si sposò con lui. La loro vita in un piccolo cottage fu subito allietata dall’arrivo di un figlio. Tutto sembrava procedere per il meglio, ma quando il marito della ragazza morì si sparse la voce che il decesso era dovuto a forze oscure che avevano infierito su di lui.

Rimasta sola Martha non poteva fare altro che lavorare da mattina a sera per mantenere se stessa e il figlio, con il passare degli anni e invecchiando, diventava però sempre più irascibile e quando una persona si prendeva gioco di lei finiva sempre per subire una certa sfortuna.

Storia delle streghe a Dartmoor

La parola strega sembra derivi dall’ anglosassone “Wicca” con il quale oggi si identificano e che è un vero e proprio movimento. Originariamente queste donne erano esperte di fitoterapia ed erano in grado di curae le persone con metodi di guarigione vecchio stile.

Fin dai tempi antichi, dato che wicca significa anche “saggio” la figura della strega era quella di una donna anziana che viveva con degli animali, perlopiù il gatto.

Un’associazione comprensibile visto che l’esperienza e la saggezza si associano alle persone di una certa età. Molto spesso queste donne, o uomini che fossero, venivano rispettati per le loro conoscenze e perchè sapevano realmente guarire e aiutare gli altri.

Wicca – Chi è la strega, Colonne e Piramide delle streghe

Nella Wicca, la meditazione e la magia, mirano a raggiungere un maggiore livello di consapevolezza e coscienza, e sono spesso affinate grazie alle pratiche psichiche, meditative e divinatorie.

Le streghe wiccan non hanno per forza la capacità di prevedere il futuro, molti dei wiccan non effettuano predizioni e, pur essendone affascinati, non praticano la cartomanzia ne altre tecniche divinatorie.

E’ giusto precisare che praticare la wicca non fa di voi delle veggenti così come i veggenti non praticano necessariamente la wicca.

I colori delle candele e gli dei da invocare – parte II

E continuiamo a parlare di colori di candele ed invocazioni degli dei. Un colore particolarmente amato è l’azzurro che serve per la guarigione e la pace interiore, per la pazienza e la felicità, l’amicizia, la comprensione, oltre che la protezione a vari livelli: della casa, dei giovani, dei nuovi edifici. La divinità assoiciata alla candela azzurra è Hertha, la Terra.

La candela rossa può rappresentare un profondo amore, ma non di natura sessuale. La divinità associata è Britannia, dea simbolo dell’impero britannico. Le candele rosse però possono anche rappresentare la salute, la forza, la passionalità, il coraggio, la vitalità e la creatività. In questo senso si invocano Fand per la magia sessuale, Branwyn per il romanticismo.

Le candele di colore arancione si usano per l’attrazione in generale, l’energia, l‘incoraggiamento, per stimolare, ma anche sigillare un incantesimo. Il dio è Gubba, richiamato per un guadagno materiale o la ricchezza e l’attrazione.

Streghe e civette, fin da tempi di Ovidio

 Streghe e civette hanno sempre fatto parte della storia dell’uomo. In latino la parola “strix” indicava sia l’animale, ovvero la civetta, che la strega. Fin dall’antichità se ne parlava. Per i romani, citiamo ad esempio Ovidio e Plinio, che ne scrissero, il verso di questo animale rappresentava la morte e quindi, quando lo si udiva si sapeva che portava morte.

Se malauguratamente una civetta entrava in una abitazione o un edificio, le persone scappavano fuori allarmate dall’infausto presagio e non ritornavano all’interno fino a che il luogo non veniva purificato con acqua e zolfo. Questo serviva per distruggere le influenze negative che l’animale aveva portato.

La povera civetta portava questo genere di reazioni un pò in tutto il mondo antico. A causa della loro conformazione e del loro aspetto, insolitamente umano, questi animali notturni, che piombano sulla preda gettandosi dai rami degli alberi, vengono ritenute spiriti maligni.

Sybil Leek, famosa strega del XX secolo

Una delle più famose streghe del XX secolo, nata nel 1917, scomparsa nel 1982. Scrisse più sessanta libri sull’occulto e l’esoterismo. La stregoneria nel suo albero genalocico era presente fin dal 1600 quando la sua antenata, Molly Leigh, fu accusata di stregoneria durante l’Inquisizione. Dal padre Sybil imparò i poteri delle erbe e con lui discusse delle filosofie orientali. Da sua nonna, invece, l’esoterismo, l’astrlogia e le divinazione.

Sybil non ha mai fatto mistero di essere una strega e questo suo atteggiamento attirava la curiosità e l’interesse di tantissime persone, la BBC l’aveva nominata la “strega più popolare della Gran Bretagna”. Partecipò a tantissime trasmissioni televisive e radiofoniche anche in America, dove si trasferì da adulta. Ma il suo modo di porsi le causo anche problemi.

Si sposò per la prima volta a sedici anni, ma il marito morì solamente due anni dopo. In seguito, alla scomparsa di un parente, si trasferì in Francia dove divenne sacerdotessa. Nel 1951 le leggi sulla stregoneria vennero finalmente abrogate e lei uscì allo scoperto, questo però le portò notevoli problemi, specialemtne con il proprietario dei locali dove aveva il suo negozio di antquariato.

Stregoneria Italiana – Breve storia

La Stregoneria italiana non è prerogativa solo di alcune zone del paese, ma è presente in molti luoghi ed in differenti aspetti.

Le Streghe si rifanno a concezioni romane e greche di cui oggi, che si possono trovare alcuni elementi degli antichi misteri.

La stregoneria Italia non è qualche cosa di terrificante, bensì un altro modo di vivere e capire la natura, altre credenze, altre tradizioni e fatta di differenti credi. Nel periodo medievale, a causa della religione cristiana, di alcuni pazzi che credevano che l’unica verità fosse quella che il loro Dio portava, molte donne iniziarono ad essere uccise nel nostro paese, con le più assurde ed ingiustificate condanne.

Malleus Maleficarum – Questione V parte seconda

Malleus Maleficarum

La libera volontà dell’uomo sta nello scegliere tra il bene e il male, quindi quando si imbarca su peccato, ha bisogno principalmente dal diavolo, in particolare nelle azioni di streghe, di cui si è fatto per il male. Pertanto sembra che il male del diavolo è la causa del male nell’uomo, in particolare in streghe.

Sostengono che la stregoneria ha la sua origine in l’influenza delle stelle: In primo luogo, non è possibile che essa è stata originata da astromancers, ruote di oroscopi e indovini perché se il vice di stregoneria negli uomini è causato da l’influenza delle stelle, in considerazione della varietà dei caratteri maschili, e per la difesa della vera fede, una distinzione deve essere mantenuta, cioè, in due modi in cui essa può essere intesa dagli uomini di carattere.
Va detto che l’influenza delle stelle è in una certa misura favorevole per la malvagità delle streghe, non vi è alcuna influenza sulle quali gli organismi che li predispone, piuttosto che a qualsiasi altro tipo di opere o virtuoso o vizioso: ma questa disposizione non deve essere considerata necessaria, immediata, e sufficiente, ma a distanza e contingente.

Come e quando è nata la stregoneria – parte prima

Da quest’oggi cominceremo un corso veloce, ma molto importante sulla nascita di questa antica religione chiamata Stregoneria.

Nasce verso il IX secolo AC, periodo in cui la conoscenza era minima, ed in cui gli esseri umani attribuivano importanza a manifestazioni particolari, alle quali erano sottoposti giornalmente. Da quel momento iniziò uno studio certosino su stelle, sole, pianeti, animali e piante, che ebbero la fortuna, se così si può dire, di essere definiti delle divinità, alle quali l’essere umano si prostrava, attraverso rituali , suppliche ed offerte.

E’ in questo periodo che nasce l’immagine del Dio cornuto, colui che domina le foreste e le selve, che dona la carne per sfamare i popoli, il dio tanto amato dall’antico uomo cacciatore, il quale aveva costruito per lui appositi altari. La donna, in quel periodo, era colei che si occupava dei bambini, che stava attento al focolare, una specie di dottoressa, che conosceva le erbe ed il loro utilizzo.