I Tuatha Dé Danann: il primo popolo celtico

I Tuatha Dé Danann furono un popolo celtico assai antico, misterioso e affascinante per la loro origine e per le tradizioni e le credenze che lasciarono al popolo irlandese. Essi presero il loro nome dalla Dea Danu; le origini di questa dea si perdono nella storia più ancestrale, difficile risalire o capire quando l’immagine di essa fu realmente creata e se essa era realmente di origine celtica o veniva da una popolazione delle indie. Di lei si sa poco e niente, quello che si sa è che era venerata come Dea Madre, dea della terra, protettrice appunto di questo popolo.

Giro giro tondo il suo vero significato

“Giro, giro tondo,
casca il mondo,
casca la terra,
tutti giù per terra!
Giro, giro tondo
Il mare è fondo,
tonda è la terra,
tutti giù per terra!
Giro, giro tondo
L’angelo è biondo,
biondo è il grano,
tutti ci sediamo!
Giro, giro tondo
Il pane è cotto in forno,
buona è la ciambella,
tutti giù per terra!”

La nascita dei Tarocchi di Marsiglia

Nessuno sa chi creò i Tarocchi o cosa significa questa parola e da quale lingua appartenga, non si sa nemmeno dove e quando siano stati creati. Molti nel corso dei secoli hanno supposto che siano state all’origine un gioco di carte, al quale poi vi hanno aggiunto arcani maggiori e figure.

Il Ponte del Diavolo

 Siamo in estate, e la nostra mente e il nostro corpo richiedono un po’ di relax, staccare la spina anche per un giorno sarebbe di grande aiuto per ricaricare le “pile”. Un viaggetto lontano da tutti, anche fuori dall’Italia sarebbe meraviglioso, ma non sempre si ha la disponibilità economica o il tempo per farlo, quindi perché non optare per un luogo italiano, nonché estremamente suggestivo e misterioso come il Ponte della Maddalena? Esso è conosciuto anche come “Ponte del Diavolo”, perché la leggenda narra che sia stato costruito con l’aiuto di costui.

Il colpo della strega, le origini

 “Il colpo della strega”, chi non ha sentito parlare di questo dolore allucinante che colpisce la schiena, e ci fa rimanere piegati, anche per molte ore. Da bambina mi sono sempre chiesta del perché si chiamasse così, e a dire il vero, avevo anche un po’ di timore che potesse colpire pure me, dato che non sapevo cosa significasse e immaginavo, nella mia fantasia da bambina, che fosse una qualche maledizione lanciata da qualche strega. Ovviamente era solo una fantasia, un timore da bambina, ma vi siete mai chiesti del perché si chiama così? Cosa può mai centrare una strega con il mal di schiena? Un nesso ovviamente c’è, una storia che da origine a questo modo di dire.

L’UFO a Exeter, spiegazioni scientifiche – II

Vi stavo parlando delle spiegazioni sceintifiche che Philip J. Klass diede dopo aver studiato 746 casi raccolti e registrati dal NICAP. Secondo lui il “plasma” era in grado di influenzare tutto quanto stava intorno proprio come le persone sostenevano e quindi gli avvistamenti non erano che sue manifestazioni.

Il plasma era in grado di provocare avaria alla radio e influenzare gli impianti elettrici delle macchine, come accadeva qualcuno quando vedeva la luce e la identificava con un’astronave aliena.

Il fantasma di Azzurrina

 Il 21 giugno del 1375, durante il solstizio d’estate, in un castello a Montebello provincia di Rimini scomparve una bambina Guendalina Malatesta, famosa con il nome di Azzurrina.

In una sera d’estate, mentre fuori infuriava un temporale, nel castello giocava Azzurrina, scortata perennemente da guardie, questo perché Azzurrina era albina e l’albinismo nel medioevo veniva visto come segno di stregoneria, la mamma aveva fatto di tutto per tingerle i capelli, con pigmenti naturali che scurivano i capelli, ma il risultato era stato solo un colore, alla luce azzurrino, da qui il soprannome di Azzurrina.

Azzurrina stava giocando con una palla di stracci quando la palla rotolo giù per le scale di una buia cantina, la piccola corse a prenderla, ma nel percorrere la scala buia cadde. Le guardie udirono subito il grido della piccola e corsero anche loro giù per le scale, ma niente, non la trovarono.
Controllarono tutto il castello aprendo tutte le stanze più buie ma Azzurrina non fu più trovata.

La vera storia di Dracula, principe di Valacchia – parte II

La storia di Dracula, grazie soprattutto alla stampa, che andava diffondendosi, i racconti delle terribili azioni del sovrano vennero raccontate mentre era ancora in vita, ma soprattutto appena dopo la sua morte. Era il soggetto preferito di opuscoli e libelli che circolavano tra le classi colte.

Uno soprattutto può essere ritenuto il capostipite di una certa narrativa dell’orrore. Si intitolava “La storia sconvolgente di un MOSTRO e di un FORSENNATO chiamato Dracula, che commise azioni barbare come uccidere gli uomini infilzandoli su pali, facendoli a pezzi come cavoli, cuocendo vivi madri e figli e costringendo uomi al cannibalismo”.

Il pubblico sembrava gradire i macabri racconti, tanto che le tirature erano alte. Si potrebbe persino ritenere Dracula la prima celebrità internazionale creata dai “mass media”, ma nonostante i suoi misfatti Vlad rimane nella tradizione rumena come un eroe  per aver respinto gli invasori.

Tutti i colori del drago, mitica creatura intelligente – parte II

Continuiamo a parlare dei draghi suddividendoli, non tanto per forma, dimensioni, capacità e poteri magici, quanto secondo i colori della pelle, attraverso i quali si possono estrapolare le loro caratteristiche e abitudini ambientali e alimentari.

DRAGHI VERDI: sono creature belligeranti che amano creare intrighi a livello politico. Vivono nelle foreste, in genere scelgono come dimora l’albero più vecchio e maestoso. Sono molto aggressivi, ma talmente intelligenti da scegliere sempre le soluzioni che comportano meno lavoro possibile. Sono anche profondamente bugiardi. Fisicamenti li si riconosce anche per la lunghezza di collo e zampe. Gioca con la sua preda per giorni prima di mangiarsela ed emette gas tossici.

DRAGHI BIANCHI: sono creature piccole e intelligenti, vivono in climi freddi, in genere artici, quindi li si possono trovare nelle zone vicino al Polo. Questo per fortuna esclude incontri sgradevoli! Amano la solitudine, la neve e le caverne in cui nascondono per evitare pioggia e sole. Anche questa specie di drago è alata.

Tutti i colori del drago, mitica creatura intelligente – parte I

Abbiamo parlato delle prime leggende sui draghi e di alcuni di essi in particolare, ma non abbiamo ancora affrontato l’argomento in generale. Da come si può facilmente intuire dal titolo parliamo dei colori dei draghi. I capostipiti dei draghi erano neri, concepiti da Tiamat, con artigli da aquila e ali da pipistrello, e blu profondo.

Queste due si considerano le razze più antiche mai apparse sulla Terra. Poi ci sono i draghi rossi, che forse discendono da quelli neri, che simboleggiano una malgiava forza dirompente. L’Idra è una sottospecie dei draghi neri e viene descritta come la specie più cattiva perchè uccide anche solo per il piacere di farlo. Però, nonostante la loro forza e cattiveria non possiedono nessun potere magico. Ma vediamoli…

DRAGHI NERI: sono vili perchè tentano di affrontare mai chi li caccia, sono cattivi e ossessionati dalla morte. Sono malevoli e amano spaventare la gente e combinare danni, bruciavano i villaggi con il loro fuoco. Un drago nero, oltre che dal colore della pelle, può essere riconosciuto dalla sua struttura schelettrica. In genere preferisce muoversi durante la notte quando si sente più a suo agio.

Befana, tradizione e leggenda

Oggi parleremo della figura della Befana, famosa in tutto il mondo per essere la vecchietta che tra la notte del 5 e la mattina del 6 gennaio, porta dei regali a volte con del carbone, ai bambini di tutto il mondo.

Il termine Befana deriva da Epifania (Tà epiphaneia dal greco), cioè la manifestazione di una divinità. Secondo la leggenda la Befana è una donna brutta e gobbuta, ma la sua origine viene dalle tradizioni pre cristiane e dalla cultura popolare, ed è colei che porta i doni ai bambini lo stesso giorno che i Magi li portarono al Salvatore.

La Befana è una strega, una di quelle che volavano nel cielo nelle dodici notti in cui propiziavano a raccolti futuri.