Percorriamo i tempi antichi alla ricerca dell’interpretazione dei sogni che ne facevano le popolazioni di quei tempi. Un concetto molto particolare e intenso l’avevano i Pokomam del Guatemala che, come tante altre tribù di quella regione erano convinti che l’anima durante la notte uscisse dal corpo dormiente e se ne andasse in giro. Ciò che faceva veniva registrato come “sogno”.
Per gli Zulù attraverso i sogni gli spiriti degli antenati valutvano le azioni fatte dai vivi e comunicavano loro approvazione o disapprovazione. Una volta lo scrittore Laurens van der Post chiese di parlare dei sogni ad un anziano, questi gli rispose che: “è una cosa molto difficile perchè c’è sempre un sogno che ci sta sognando“.
Per i popoli occidentali sonno e veglia sono ben distinti tra loro e sono più concentrati sull’interpretazione del sogno che altro, nel tentativo di svelarne i misteri e capire cosa vogliano dire.