Sogni che si avverano, le premonizioni

Torniamo a parlare di premonizioni che riguardano il futuro. La maggior parte di esse pare avvenga quando la persona dorme. La visione del futuro appare in sogno e spesso sono questioni insignificanti.

Nel corso del tempo molte persone hanno raccontato di avere visto accadere in sogno qualcosa che poi si è avverato nella realtà, come ad esempio accadde ad un certo Malcom Bessent che previde un disastro as una petroliera di Onassis, la morte di Charles de Gaulle e il nuovo governo per l’Inghilterra.

Le sue “confidenze” furono raccolte dall’astrofisico di Cambridge John Gribbin. Altra storia quella del commediografo e saggista J.B. Priestley che raccolse l’esperienza occorsa a un carcerato. L’esecuzione di John Lee, un maggiordomo che aveva assassinato la padrona di casa e condannato a morte sarebbe dovuta avvenire il giorno seguente.

Storie di sogni che cambiano la storia

Non si sa bene cosa siano i sogni o da dove arrivino, ma in parecchi sostengono che sono stati in grado di modificare la storia. Raymon de Becker era uno studioso e sosteneva che il sogno è “rivela un’energia che opera nel profondo degli individui e dei popoli, un’energia che dirige uomini e popoli“.

“Un’energia che dirige gli uomini a loro insaputa, all’origine di peggiori catastrofi e sublimi creazioni”. Ne sono stati sipirati personaggi storici come Otto von Bismark, uomo soprannominato il “cancelliere di ferro”, che aveva continuato la campagna cntro gli austriaci nel 1866 solo per esserene stato indotto da un sogno profetico.

Nel 1936, invece, il Nobel per la medicina venne assegnato a Otto Loewi che affermò di dovere l’esperimento che contribuì a ptrovare la sua teoria sulla trasmissione chimica degli impulsi nervosi del corpo ad un sogno fatto un decennio e mezzo prima.

I primi profeti in Babilonia ed Egitto

Qui per profeti si intende chi ha il dono della profezia e della preveggenza. A Babilonia i sovrani, ispirati probabilmente da Dio, furono i primi profeti, o almeno così sostengono alcune teorie. Il primo insediamento è data circa 2000 anni avanti Cristo, nell’epopea di Gilgamesh.

A quel tempo il sovrano, ritenuto semidivino, sognò di fare uno scontro selvaggio con Enkidu, ma la dea madre gli rivelò, sempre in sogno, che nel futurolui e il suo acerrimo nemico sarebbero diventati amici inseparabili e poco dopo ciò si avverò, proprio come predetto.

Sogni, il significato dell’acqua

I sogni rappresentano qualcosa. Molte popolazioni utilizzavano i sogni per prendere decisioni, per organizzarsi la vita e anche come premonizioni del futuro. Gli elementi che ci appaiono in sogno però potrebbero avere dei significati, rappresentare qualcosa.

Abbiamo già parlato del fuoco e del serpente e di ciò che rappresentano, ora tratteremo l’acqua. L’acqua viene considerata la culla della vita, di ogni essere vivente e come il fuoco possiede una duplice natura, sia benefica, che malefica, ovvero può creare, ma anche distruggere.

L’acqua può purificare o causare rovine. Il fluire delle onde del mare e dei fiumi simboleggiano il movimento e il cambiamento, ma anche la continuità delle cose. Come il fuoco è un elemento essenziale della vita, però porta calma e tranquillità. Ascoltare il lento sciabordio delle onde rilassa moltissimo.

Titanic, tutte le premonizioni – parte II

La signora Marshall continuò a gridare ripetendo che non si potevano lasciar partire e che sarebbero annegati, ma gli altri pensarono fosse in delirio. Quattro giorni dopo il Titanic incontrò nebbia.

Al comandante era stato segnalato un iceberg, ma l’uomo era convinto che la nave fosse inaffondabile e non se ne preoccupò. Il transatlantico lo urtò e in poche ore affondò e purtroppo si avverò la scena che in molti avevano predetto e altri sognato.

Nei decenni successivi molti studiarono il caso alla ricerca dei motivi che avevano portato alla catastrofe.

John William Dunne, sogni profetici nei titoli di giornale – parte II

Le teorie di John William Dunne affascinarono come diceva mo lo scrittore J.B. Priestley che descrisse il suo libro come “uno dei più affascinanti e singolari libri della sua epoca”. Altri lo giudicarono un insieme di sciocchezze, un confuso guazzabuglio di filosofia e scienze dove le domande che vi venivano poste avevano ottenuto risposte dai fisici già da tempo.

Newton ed Eistein per l’appunto avevano già dichiarato che secondo loro non era necessario che il tempo scorresse in un’unica direzione. I problemi della fisica rimanevano invariati anche se si prendeva in considerazione uno scorrere del tempo all’inverso ed Einstein dimostrò che il tempo era un concetto ben relativo.

Metamorfosi, la risposa neurologica

La parola Metamorfosi è la più utilizzata per descrivere la trasformazione di un uomo in un animale e la storia è piena di resoconti di questi episodi. Nel corso dei secoli questo fenomeno è stato studiato da molti che cercavano risposte.

Ma cosa accade? A chi? E perchè? Esistono molte teorie, alcune fondate sulle scienze fisiche altre invece su teorie psicologiche. La spiegazione neurologica della licantropia, per esempio, prende in considerazione la “parte animale” del nostro cervello, quella chiamata “cervello mammillare“.

è un blocco di tessuto neurale che ha sede all’inizio della spina dorsale ed è avvolto dalla massa delle circonvoluzioni della corteccia cerebrale. Questo cervello ce l’hanno anche alcuni animali e pare che da qui si evolvettero le cellule corticali.

Artemidoro e la classificazione dei sogni

Artemidoro, vissuto nel II secolo, scrisse un’opera in ben cinque libri chiamata l’Oneirocritica, in cui catalogò più di tremila sogni. Lui credeva che i sogni fossero lo specchio della realtà.

Da quanto si evince dai sogno riportati e interpretati da Artemidoro, si capisce che la vita ai tempi dei greci e romani non doveva per nulla essere tranquilla difatti i sogni si sarebbero potuti definire più correttamente veri e propri incubi.

C’era chi vendeva la carne della moglie al macellaio oppure chi mangiava le proprie feci o ancora chi spellava i figli da vivi. Artemidoro divideva i sogni in cinque tipi differenti: gli incubi appunto, le visioni diurne, le fantasie, i sogni profetici e quelli simbolici.

Nei sogni, il fuoco amico e nemico

Il fuoco è uno dei quattro elementi che nell’antichità costituivano i fondamenti della vita. Gli altri tre sono terra, aria e acqua. La sua presenza fin dai primordi della e la sua natura ne fanno un elemento che nei sogni rappresenta un simbolo non solo ricorrente, ma anche ambiguo.

Il fuoco da un lato genera luce e calore, ma consuma il “carburante” con cui si alimenta, e affascinana, dall’altro distrugge la materia. Può sia favorire la sopravvivenza che distruggerla. Con le sue infinite trasformazioni può essere sia amico che nemico della vita.

Può essere di conforto, ma anche pericoloso, venire considerato una divinità o simbolo di dannazione. Nei sogni può rappresentare la vita eterna per la sua energia oppure simboleggiare l’Inferno.

Il serpente, simbolo universale nei sogni

Molto spesso i sogni parlano un linguaggio simbolico nel quale le immagini che rappresentano cose normali indicano un differente tipo di realtà. I sogni, i miti, le religioni e anche l’arte di ogni cultura, in qualsiasi grado di sviluppo della tecnologia sono piene di simboli.

Alcune culture ne hanno di propri a rappresentarla e sono tipici di essa. Molto spesso invece tanti popoli hanno simboli in comune. Questi vengono chiamati “simboli universali” ed hanno un significato che trascende i popoli.

Tre sono i simboli più comuni al mondo e sono il serpente (drago o biscia), l’acqua e il fuoco.

I sogni, secondo Ippocrate, Socrate e altri filosofi

Ippocrate, come tanti medici anche nei giorni nostri, era convinto che ci fosse una connessione tra la mente umana e il corpo e che i sogni rendessero possibile avere indizi sulle condizioni fisiche dell’individuo.

Pensava che sognare il colore nero fosse il sintomo di un’infermità mentre il sogno di volare significava alienazione mentale, secondo lui i sogni potevano anche preannunciare malattie.

Altri filosofi greci, come ad esempio Platone, abbandonarono l’idea di curare con l’utilizzo di agenti esterni. Questi ipotizzò che dai sogni si potesse capire se la vita dell’individuo era equilibrata.

Le tribù indiane e i sogni in incubazione

Molte tribù indiane insegnavano ai loro bambini a cercare il favore degli dei attraverso le visioni e i sogni. A volte le ragazze potevano considerare finita la loro ricerca quando arrivavano alla pubertà e quindi potevano a loro volta avere dei figli.

In alcune tribù le visioni dei sogni sono assolutamente necessarie per avere una vita di successo. Nella tribù dei indiani Crow chi non era in grado di fare sogni di una certa rilevanza poteva acquistare qualcosa, come ad esempio un canto o una musica, che un altro aveva ricevuto in sogno.

Per fare in modo di avere visioni e sogni in età adulta, molte tribù utilizzavano la pratica dell’ “incubazione”.

Gli indiani d’America e i sogni

Tutte le tribù americane “primitive” credevano ai sogni e basavano la loro vita su di essi. Era in base ai sogni che organizzavano la caccia , la pesca, il commercio e tutte le loro altre attività. Ai sogni sacrificavano ogni cosa perchè da questi ne ricavavano presagi.

Secondo questi popoli i sogni erano la sorgente e il fondamento della spiritualità. Un gesuita vissuto nel 1600 affermava che il sogno presiedeva a feste, danze, canti e giochi ed era la divinità principale delle popolazioni indigene. Gli indiani erano fermamente convinti che durante i sogni l’anima vivesse in un altro mondo, un regno indipendente dal corpo.

Per loro erano così veri i sogni che se per esempio un Cherokee veniva morso da un serpente in sogno al risveglio andava a farsi curare. I sogni si dividevano in due: quelli comuni, di cui non tenevano conto e quelli che ritenevano avessero un significato.

Interpretazione dei sogni per gli antichi – parte II

Molte delle divinità degli antichi Romani e Greci, come l’unico Dio degli Ebrei, si servivano dei sogni degli uomini per parlar loro. Per i greci Zeus si serviva di Hypnos, il dio del sonno e di suo figlio Morfeo, dio dei sogni, per inviare i suoi messaggi ai comuni mortali.

I comuni mortali però non erano in grado di capire i sogni e cosa questi volessero dire, si rivolgevano così a persone che ne erano capaci, veggenti o interpreti che sapevo comprenderli. Elaborarono persino dei riti che potessero servire a propiziare i sogni a cui attribuivano proprietà terapeutiche.

I malati si recavano nei templi e in special modo a Epidauro dove c’era quello di Esculapio, nella speranza che il dio della medicina andasse a visitarli nel sonno.