Meditazione di Mabon

E’ tempo di eseguire una meditazione di Mabon! Tra poche settimane si festeggerà la festa, che tra i pagani viene comunemente chiamata “Festa del raccolto”, dove si avrà l’occasione di ringraziare i frutti che la Terra ci ha donato in questo anno e non solo.

Rituale di Yule

Il Solstizio d’Inverno si avvicina e per voi che in questo periodo vado alla ricerca di sempre nuovi rituali per festeggiare al meglio il ritorno del Sole e dare il giusto benvenuto ad esso. Quindi, oggi, ne vedremo uno piccolo piccolo che può essere eseguito anche dai neofiti.

Il rituale per Ostara

E’ tempo di primavera, c’è chi festeggia la Pasqua e chi invece come me festeggia l’Equinozio più conosciuto dalle comunità pagane come Ostara. Sono ormai note le origini di Ostara, i suoi simboli e il perché si festeggia, quindi oggi, senza dover dilungarmi troppo vorrei dare un’idea a chi è solito festeggiare questa festa come è degno fare.

Beltane, il sabbat del 30 aprile

Rituale

Beltane è meglio se andate a celebrarlo in una foresta o vicino ad un albero vivo, ma se non è possibile, si porta un alberello nel circolo, preferibilmente in un vaso.

Create un piccolo simbolo, o un amuleto in onore del matrimonio della Dea e del Dio da appendere all’albero, e l’ amuleto può essere un sacchetto pieno di fiori profumati, collane di perline, lavori d’intaglio, ghirlande di fiori –qualsiasi cosa il nostro talento e la nostra immaginazione riescano a produrre.

Beltane, il sabbat del 30 aprile

Si sta avvicinando il giorno di Beltane, quindi dovete prepararvi a celebrarlo nel migliore dei modi. Se siete nei pressi di in un bosco o vicino ad un albero, dirigetevi li, mentre se siete impossibilitati a recarvi in tali luoghi, portate un alberello nel circolo, posto in un vaso e di qualsiasi genere.Prima di tutto dovete creare un simbolo, o altrimenti un amuleto in onore del matrimonio della Dea e del Dio da appendere nell’albero che avete scelto.

Il 30 aprile, ovvero Beltane, si festeggia il Sabbat che celebra l’unione carnale e spirituale tra la Dea e il Dio ed indica il ritorno della passione e della fertilità nella vita umana e Natura.

Dopo il lungo riposo invernale, in primavera i corpi e la Natura sono pieni di energia, ed è il periodo per i fiori di sbocciare, fiorire e ottenere soddisfazione.

Wicca: Il credo delle streghe

Oggi voglio presentarvi Il credo delle streghe secondo Doreen Valiente, il credo riassume tutti i principi della stregoneria a cui la Wicca s’ispira. La seguente è una formula di aperture del sabba (non fatela se non siete capaci), in essa è riassunta la legge della stregoneria.

Vengono prescritte le celebrazioni dei 4 Grandi Sabba, 4 sabba Minori, 13 Esbat (13 lune), il potere maschile e femminile, il culto degli Dei antiche d il rede.

Sabba e Pleniluni – Candelora

Candelora si festeggia tra la notte del 1 e 2 febbraio e viene chiamata La primavera delle streghe. Questo è il periodo in cui la luce rinata durante Saturnalia torna a crescere e le giornate allungano. Questo è il periodo di Candelora o Imbolc.

Imbolc significa “grande pioggia” e tutt’ora in molti paesi di origine celtica la celebrazione è nota come “festa della pioggia“, la festa era anche conosciuta come Imbolg “nel grembo”, in rapporto alla Natura che sinasce tra i fianchi della Grande Madre Terra.
La Candelora fa parte delle grandi feste del Fuoco Sacro, poiché anche in essa, l’accensione della Sacra Fiamma del Sabba è un elemento fondamentale di tutto il rituale stregonesco.

Nei paesi del Nord, le streghe si radunavano al sabba e celebravano la Dea della Luce o Brigit (o Brigantia), divinità del triplice fuoco, dell’arte, della fucina, delle tradizioni conservate oltre che della guarigione. Ancora oggi, in onore alla Dea, è in uso tra i contadini mettere dei nastri colorati ai rami degli alberi, in modo da esorcizzare la malasorte.

Sabba e Pleniluni – Saturnalia

Saturnalia 20 e 21 dicembre, La rinascita

Durante il solstizio d’inverno, nella nostra Terra comincerà a regnare l’oscurità, questo è il giorno in cui il sole compie il giro più breve attraverso il cielo con un ridotto periodo di luce, nonostante questo dal giorno seguente le giornate ricominceranno ad allungarsi.

La festività del Saturnalia celebra la morte del Dio Sole, la trasformazione e rinascita nel ventre della Dea. Il tanto amato Natale è la versione cristiana della rinascita pagana del Sole, celebrazione che venne poi modificata da papa Giulio I attorno all’anno 348 che fissò tale ricorrenza, natale, il 25 dicembre per ricordare la nascita di Gesù Cristo, creando una celebrazione differente da quella di culti pagani.

Sabba e Pleniluni – Calenda

Calenda tra la notte del 31 ottobre al 1 novembre

La grande festa di Calenda, o Samhain rappresenta l’inizio della parte oscura dell’anno. Secondo i Celti con la Calenda cominciava la prima delle due grandi stagioni che aveva termine a Calendimaggio o Beltane con l’inizio della stagione estiva, Samradh. Con il passare del tempo vennero aggiunte altre due stagioni, Earrach e Foghamar con inizio a Candelora e termine alla festa del Raccolto.

Secondo le streghe, l’arenile non appartiene né alla terra né al mare, l’orizzonte né al mare né al cielo, e l’attimo che segna il momento dell’inizio di una stagione e la fine di un’altra non appartiene a nessuna delle due. A causa di questo, le streghe scelgono per i rituali momenti magici come l’alba o il crepuscolo, il mezzogiorno o la mezzanotte.

Durante la Calenda è possibile comunicare con gli altri mondi poiché la linea di demarcazione tra i due è molto sottile, ai vivi è possibile visitare il regno dei morti e viceversa, poiché i portali del Sidhe rimangono aperti e l’energia ultraterrena tra i vari regni faccia quello che vuole fare.

Introduzione ai Sabba e Pleniluni

Oggi CONTINUEREMO A PARLARE di Sabba e Pleniluni, che per le antiche streghe e per le streghe esistenti tutt’oggi sono cose importantissime.

Il primo gruppo vede l’appartenersi degli otto Sabba della Ruota delle streghe, da Saturnalia o Samhain, apertura dell’anno stregonesco e al secondo gruppo i Pleniluni.

Attraverso la tabella possiamo vedere le denominazioni celtiche delle ricorrenze della Ruota delle streghe con il periodo di decorso ed il nome in dialetto stregonesco italiano. Alcune di queste date possiedono una data ben precisa in cui la forza della ricorrenza raggiunge il suo apice di energia cosmica.

Introduzione ai Sabba e Pleniluni

Oggi parleremo di Sabba e Pleniluni, che per le antiche streghe e per le streghe esistenti tutt’oggi sono cose importantissime.

Per la strega ogni movimento naturale della terra era posto all’interno di un ciclo, quello annuale e quello stagionale o lunare. Le streghe considerano la fine di ogni ciclo come una cosa momentanea, anche perché ogni essere vivente, dagli animali alle piante, genera per mezzo della sua nascita, la sua morte ed anche la sua rinascita, una specie di resurrezione cosmica che vedrà l’inizio di un nuovo ciclo, simile al precedente ma non uguale.

La Natura ci insegna che dopo ogni estate arriva l’autunno e poi l’inverno, tutto è ciclico e ad ogni plenilunio segue un novilunio. Per tutte noi streghe, tutto questo non ha che vedere con principi fideistici o teorie astro-scientifiche, ma riteniamo che madre terra da sempre ci mostra, tutto alla luce del sole e della luna.

Lo Stramonio – pianta usata nella magia

Lo Stramonio, noto anche come Datura Stramonium appartiene come la Belladonna e Giusquiano appartiene alla famiglia delle solanacea. la pianta se presa a lievi dosi ha delle proprietà narcotiche e cresce in Europa.

Chiamata anche erba delle streghe, lo Stramonio veniva utilizzato durante i sabba, nei riti voodoo per la zombificazione.

Lo Stramonio come l’Assa Foetida e lo Stercus Diaboli era usato nell’Antica Stregoneria cerimoniale, il suo odore è fetido, si credeva che attirasse delle forze maligne.

La Belladonna – pianta usata nella magia

Appartenente alla famiglia della pianta della Mandragora, l’Atropa Belladonna è una pianta diffusa anche in Europa e spesso la si trova nascosta in mezzo a detriti. Il nome latino è Solanum dulcamara, Solanum nigrum, questa è associata a Saturno, Marte e all’elemento Acqua.

Il nome Atropa Belladonna deriva dalla parca Atropa, colei che aveva il compito, nella mitologia greca, di recidere il filo della vita delle persone. Da essa viene ricavata la sostanza detta antropina, usata come unguento dal nome il sussurro delle streghe, in occasione del Sabba, inoltre veniva usata ogni qual volta che la strega volesse incontrare il demonio.

Analizziamo per bene la pianta: può raggiungere il metro d’altezza, lo stelo è robusto, le foglie sono ovali e appuntite, i fiori sono disposti a corolla ed hanno un colore brunastro, sono a forma di campana e la fioritura avviene nel periodo di giugno e quello di agosto.

Come e quando è nata la stregoneria – parte terza

Oggi siamo arrivati al terzo appuntamento della storia della stregoneria. Se prima di Federico II la stregoneria era passibile di scomunica, dopo qualche tempo, questa venne condannata in maniera più terrificante, attraverso la pubblica umiliazione, patiboli e roghi.

Innocenzo IV promulgò la bolla, assieme al tribunale dell’Inquisizione, Ad Extirpanda che introdusse nella storia l’uso di della tortura. I più spietati e famosi inquisitori furono Pierre de Lancre, Nicholas Eymerich e Torquemada.

Nel 1300, tutti coloro che avevano rapporti con il demonio, che avevano la conoscenza della magia, l’invocazioni di spiriti, la lettura di formule e il danzare attorno ad un cerchio erano considerate pratiche eretiche. Il 22 agosto del 1320 il Papa diede ordine a tutti gli inquisitori di Tolosa e Carcassone di intervenire su coloro che svolgevano dei rituali di magia.