Steiner e lo spazio dell’anima

Vi ho già parlato ampiamente di Rudolf Steiner, ma è un personaggio talmente importante e che ha lavorato così tanto nell’ambito dell’anima, che le notizie su di lui sono tantissime e secondo me vale la pena conoscerlo ancora meglio.

Nacque nel 1861 e fu soprattutto un filosofo che ispirandosi alle sue esperienze mistiche elaborò teorie sull’anima fin da piccolo.

I colori e il mondo spirituale – Steiner, parte V

Nei suoi spettacoli teatrali che Steiner stesso definiva “misteri drammatici” metteva in scena le sue idee sulla reincarnazione e il rapporto con gli essere spirituali, ma per questo ci voleva un teatro che fosse architettonicamente in sintonia con con l’atmosfera così progettò un edificio adatto, il  Goetheanum che sorse in una cittadina vicino a Basilea.

Fu completato nel 1920. Dopo la Prima Guerra Mondiale Steiner si occupò della diffusione del movimento antroposofico e si dedicò a due progetti, uno agricolo, l’altro pedagogico, ci soffermeremo sul secondo.

Steiner era convinto che tra i compiti della scuola ci fosse quello di far sviluppare la mente al pari dello sviluppo spirituale ed emotivo. Ai bambini bisognava insegnare a leggere solamente verso i sette-otto anni, età nella quale si formava il dente del giudizio, a suo dire collegato ad una maturazione spirituale.

Riteneva che il bambino nei primi mesi di vita imparasse imitando il comportamento delle persone che aveva accanto e quindi la prima infanzia era il momento migliore per instaurare e far crescere i rapporti affettivi.

I colori e il mondo spirituale – Steiner, parte IV

Secondo Steiner la conoscenza del mondo spirituale non era scomparsa, ma veniva conservata dagli sforzi dei “centri del mistero“, luoghi sacri sparsi in tutto il mondo in cui gli iniziati studiavano l’antica saggezza spirituale sotto la guida degli anziani.

Cristo aveva rivestito un ruolo importantissimo in questo processo perchè aveva esortato le persone più evolute a non accontentarsi di conservare la conoscenza spirituale, ma di cercare l’amore e la libertà assoluta.

Meditando sulla figura di Cristo Steiner realizzò che nell’abisso della disperazione si trovava sempre la forza per intraprendere la ricerca. Iniziò a considerare la venuta di Cristo l’evento più importante dell’evoluzione cosmica.

I colori e il mondo spirituale – Steiner, parte II

Rudolf Steiner nacque nel 1861 in Jugoslavia, da genitori austriaci e si dimostrò fin da subito un bambino “diverso”. Da quanto lui stesso raccontava, fin dai primi mesi di vita si rese conto che esisteva un “mondo invisibile” che in seguito avrebbe chiamato “regno dello spirito“.

Divenuto adulto fu padre del movimento antroposofico e descrisse con dovizia di particolari alcune esperienze che visse prima dei dieci anni. Narrò di una donna disperata che gli era apparsa e che aveva appena lasciato il mondo dei vivi. In seguito seppe che una sua parente si era suicidata proprio quel giorno.

Gli esseri che vedeva spesso gli apparivano più reali delle persone che lo circondavano, ma ben presto capì che non tutti, anzi a dire la verità molto pochi, avevano le sue stesse capacità. Pur essendo un bambino gentile ed educato rimase solitario e isolato, chiuso nel mutismo e pensieroso.