
L’idea che l’anima dell’uomo si reincarnasse, dopo la morte del corpo, in un altro corpo risale approssimativamente a 12.000 anni fa, all’età della Pietra, forse anche prima. Solo negli ultimi decenni è tornata ad essere un argomento non solo discusso, ma studiato, con migliaia e migliaia di casi documentati di persone che hanno ricordato, o si ricordano, delle loro vite precedenti.
Per gli egizi, secondo quanto descrisse Erodoto, grande storico greco che ne trascrisse le usanze, ci volevamo 3.000 anni affinchè lo spirito, o anima, completasse il ciclo della vita. Questo però comportava il vivere e morire per un numero variabile di volte.
Gli antichi greci credevano alla reincarnazione. Pitagora, matematico molto famoso, ma anche mistico, ricordava d’essere stato diverse persone, tra cui un guerriero troiano, una prostituta, un contadino e altri ancora. Platone, uno dei maggiori e più conosciuti filosofi greci, vissuto nel V secolo a.C. sosteneva che lo spirito, attraverso le varie nascite, saliva gradualmente, o scendeva, a seconda di come si comportava nella vita, nove gradini di giustizia.