Incontro con gli alieni

Oggi vi racconto di un incontro ravvicinato tra una donna e degli alieni avvenuto nel novembre 2005. La donna che lo ha raccontato si chiama Maria ed è stata protagonista insieme alla figlia.

La vicenda è iniziata con un rumore assordante, simile a quello di un uragano che aveva indotto madre e figlia ad uscire di casa per vedere cosa stesse succedendo. Grazie a questo c’era stato l’avvistamento dell’oggetto volante non identificato che si spostava nel cielo a ovest della loro casa.

Maria e la figlia in quell’occasione riuscirono a vedere che il disco aveva delle finestre verdi. Seguirono il movimento dell’UFO fino a vederlo scomparire oltre la foresta, dove c’era l’oceano.

UFO nella notte a Exeter – II

Continuo a raccontarvi la storia di Muscarello. Eravamo rimasti al punto in cui aveva visto il velivolo sparire dietro agli laberi e così, spaventato, si diresse alla casa dei Russell. Non ricevette però alcuna risposta. In quel momento passava un’auto e il ragazzo si precipitò verso questa per farsi soccorrere.

All’interno dell’abitacolo c’era una coppia che si offrì di dargli un passaggio a Exeter. Poco dopo Muscarello entrava scovolto nella stazione di Polizia per raccontare balbettando di avere appena visto un UFO.

UFO nella notte a Exeter – I

Durante gli anni Sessanta gli Stati Uniti passarono un periodo davvero molto turbolento, tra povertà, segregazione raziale, la paura della bomba atomica, il Vietnam la prospettiva dello sbarco sulla Luna. In questo panorama il numero di avvistamenti UFO aumentò vertiginosamente.

Il progetto Blue Book continuava. Ogni anno venivano segnalati più di cinquecento avvistamenti, ma nel 1965 la cifra media fu quasi raggiunta durante l’estate. Il controllo degli avvistamenti e dei racconti delle persone era affidato ad un sergente della base di Wright-Patterson situata nell’Ohio.

Ufo, ricordi di rapimenti recuperati – II

Tornando a Betty Andreasson: prima di tutto le infilarono aghi nel corpo, poi la misero dentro un contenitore per proteggerla durante il viaggio e infine la portarono in un mondo a noi sconosciuto.

Non fu una “visita medica” molto piacevole e le alleviarono il dolore ponendole una mano sulla fronte. Immersa in quello strano liquido Betty finì in un luogo sconosciuto, in un altro mondo. C’erano palazzi quadrati illuminati da luce rossa.

La donna si spaventò quando vide delle specie di lemuri passare sopra i palazzi. Andando avanti in questi corridoio si trovarono poi in mezzo ad uno scenario verde, circondati da creature acquose.