Poltergeist, una spiegazione alternativa

Il poltergeist non è da tutti ritenuto lo stesso fenomeno, ovvero manifestazioni di entità soprannaturali, spiriti. Molti studiosi moderni, tra cui il tedesco Hans Berder e lo statunitense William G. Roll credono al fenomeno del poltergeist, ma non in quanto entità singola e separata. Sono convinti invece che siano collegati ad una persona viva.

Nel senso che questi fenomeni sono scatenati inconsciamente da una persona presente nella stanza a causa dei suoi turbamenti, frustrazioni o infelicità. Questa situazione si tradurrebbe nei fenomeni che vengono imputati al poltergeist e in accadimenti riconducibili alla psicocinesi.

È l’inconscio umano a crearle, in modo ignoto. Attraverso questi fatti la persona scarica le energie e le sue frustrazioni. Il periodo più probabile in cui sembrano scatenarsi i poltergeist è la pubertà con i cambiamenti fisici, mentali e di comportamento che essa comporta.

La levitazione, un fenomeno che va contro la fisica

Le leggi della fisica impongono che un oggetto non possa muoversi se non agisce su di esso una forza. Ad esempio un tavolo, per levitare, deve essere sottoposto ad una forza che lo faccia alzare da terra. Ma da dove arriva la forza? E come si può controllarla tanto da produrre quella che si chiama psicocinesi.

I parapsicologi cercano di rispondere a queste domande fin dal 1800. Nella prima serie di esperimenti un ricercatore psi affermò che tutte le persone presenti alla seduta ove il tavolo aveva levitato avevano perso alcuni grammi del loro peso.

Secondo lo studioso ognuno di loro aveva contribuito al fenomeno della psicocinesi con una piccola quantità di energia. Altri sostenitori della PK (PsichoKinesis) ipotizzarono che fossero il suono oppure il calore a rendere possibile il fenomeno.

Psicocinesi collettiva, le teorie degli studiosi: da de Gasperin alla Owen

Fin dalla nascita del movimento spiritista alcuni studiosi hanno sempre sostenuto che fenomeni di psicocinesi non fossero da attribuire agli spiriti, ma assolutamente alle persone che che dicevano di evocarli: gli spiritisti. I fenomeni paranormali non erano quindi da imputare ad un altro mondo.

Tra gli studiosi convinti di ciò c’era il conte Agenor de Gasparin, un uomo politico francese, che nel 1854 dopo aver esaminato a fondo un gruppo di spiritisti in Svizzera, concluse che gli episodi di telecinesi a cui aveva assistito durante le sedute spiritiche erano prodotti da chi sedeva al tavolo, non dagli spiriti dell’aldilà.

L’uomo era convinto che inconsciamente gli esseri umani fossero in grado di influenzare gli oggetti con la loro volontà collettiva. Questa sua teoria venne confermata tempo dopo, circà alla metà degli anni ’60, quando dei membri della society for Research on rapport and Telekinesis (SORRAT) dekllo stato del Missouri, cominciò a tenere sedute settimanali.

Eusapia Palladino, italiana con poteri paranormali – parte II

Gli studiosi che furono invitati su Roubaud, l’isola di Richet, erano Frederic W.H. Meyers e sir Oliver Lodge, membri della British Society for Phisical Research (SPR) fondata nel 1872 da alcuni studiosi di  fenomeni paranormali di Cambridge.

Richet fece fare un tavolo pesantissimo e con le gambe a punta in modo che la Palladino non potesse utilizzare nessun trucco per sollevarlo, come ad esempio i piedi. Però appena vi mise sopra le mani il tavolo si mise a sussultare e poi si sollevò completamente da terra senza che lei ne fosse in contatto.

Dopo molti esperimenti Richet e i colleghi affermarono che non aveva utilizzato trucchi e i suoi poteri erano autentici. I due studiosi la invitarono a Cambridge alla loro riunione a ttuale dove venne fatta cadere in trappola da uno dei presenti, colta a barare e cacciata.

Eusapia Palladino, italiana con poteri paranormali – parte I

Eusebia Palladino nacque nel Sud dell’Italia nel 1854 cominciò ad essere soggetta a fenomeni di psicocinesi spontanea fin da bambina. All’età di dodici anni rimase orfana e i suoi poteri si manifestarono in tutta la loro portata quando la ragazza ebbe all’incirca vent’anni ed era sotto la tutela di un certo Damiani.

Non è dato di sapere esattamente quali fossero gli studi alla quale la giovane veniva sottoposta: veniva considerata rude, rozza e anche molto ignorante e incolta. Non considerava i suoi poteri qualcosa di particolarmente insolito e prezioso. In alcuni casi pare fosse stata trovata a usare inganni, ma in parecchi sostenevano che fosse in grado di provocare ben 39 fenomeni paranormali.

Attorno al 1890 uno psichiatra scettico, tale Cesare Lombroso, fu molto colpito dai racconti e volle andare a Napoli convinto di poterla smascherare. Invece dovette ricredersi. Grazie al suo parere positivo alcuni scienziati internazionali e intellettuali invitarono la Palladino a Milano per vederla all’opera.