Preghiera dei 7 Arcangeli, I parte
Preghiera dei 7 Arcangeli, Prima Evocazione- Arcangelo Michele
Seconda Evocazione- Arcangelo Gabriele
Preghiera dei 7 Arcangeli, I parte
Preghiera dei 7 Arcangeli, Prima Evocazione- Arcangelo Michele
Seconda Evocazione- Arcangelo Gabriele
Oggi proseguiremo con l’evocazione dedicata ai 7 arcangeli più potenti. Grazie ad essa, sarete protetti voi e i vostri famigliari e amici da ogni male, da ogni energia negativa, da ogni diavolo o demone. Gli arcangeli vi sosterranno e vi guideranno nei momenti più difficili della vostra vita a patto che voi siate fedeli e devoti sempre, sopra ogni cosa. Niente deve venire prima di loro.
Esistono i demoni di Goetia con le loro evocazioni e i loro sigilli, essi possono essere chiamati per aiutarci in vari ambiti della vita, che siano salute, protezione, amore, lavoro eccetera. Essi sono spiriti per la maggior parte buoni, più propensi al nostro richiamo, a cui se vogliamo, in cambio dell’aiuto, possiamo donargli la nostra devozione, o un qualcosa fatto da noi. Gli arcangeli sono ben diversi, seppur spiriti, essi pretendono una devozione maggiore, un rispetto che non deve mai venir meno, essi, sono si, esseri buoni, ma non bisogna mai sgarrare con loro, MAI.
Nello scorso articolo abbiamo scoperto insieme una preghiera di guarigione dedicata all’arcangelo Raffaele, oggi vedremo un altro tipo di invocazione che però non appartiene a nessun gruppo o religione, ma può essere recitata da chiunque voglia salute e guarigione per se stessi o per gli altri. Questa invocazione non ha bisogno di nessun strumento, o rituale o spirito superiore, ma ha bisogno solo della nostra infinita convinzione che essa avrà l’effetto sperato.
Guarire e curare le malattie con la magia si può, ma non sempre questo basta. Dobbiamo capire che esistono malattie che sono dovute ad un debito karmico o ad una prova che l’anima deve affrontare per potersi evolvere, e quando ci sono questi due causanti la magia non può venirci in alcun modo in aiuto. Ci sono poi malattie che sono dovute semplicemente a delle disfunzioni dei chakra le quali si riflettono sul corpo fisico come malessere o malattia, ed è qui che la magia può aiutarci.
La legge di attrazione è una forza universale, che può essere sfruttata indistintamente da tutti gli uomini, perché non è legata a luoghi fisici, né tantomeno ad orientamenti politici e religiosi, che aiuta a vivere una vita felice e gratificante. Applicando giorno dopo giorno i principi alla base della legge di attrazione, infatti, l’uomo riesce a ottenere quello che desidera e a realizzarsi dunque come persona.
Il grande capitolo relativo alla legge di attrazione non può non contemplare il tema della visualizzazione che può considerarsi come uno degli elementi cardine di questa legge universale che, lo ricordiamo, può essere applicata a tutti gli individui perché non distingue tra luoghi in cui ci troviamo, orientamenti religiosi e così via.
Che ruolo riveste la preghiera nella legge di attrazione? Ci sono molte teorie al riguardo ma una cosa è certa: la riflessione, e quindi la preghiera, è un argomento sempre molto discusso quando si parla di legge di attrazione.
Oggi ritorneremo a parlare dello Shintoismo, una dottrina poco conosciuta da noi occidentali, ma fondamentale per il popolo Giapponese, essa infatti è la base di tutto ciò che è al giorno d’oggi questo popolo. Lo Shintoismo non ha fondatore, non ha quindi un profeta o delle regole scritte da seguire, il che rende questa religione molto libera, ed acconsente di affiancare ad essa anche altre religioni, come ad esempio il Buddhismo, infatti la maggior parte della gente giapponese è sia shinto e sia buddista. Le sue origini risalgono alla notte dei tempi, quando il popolo giapponese viveva in mezzo alla natura e festeggiava i suoi cicli, ed onorava i vari Kami (spiriti), le sue credenze, i suoi riti, e le pratiche di divinazione risalgano agli antichi sciamani.
Ne abbiamo viste di invocazioni antiche, da quelle pagane, celtiche, greco romane e via dicendo, ma oggi voglio presentarvi una preghiera differente, proveniente dall’Antico Egitto dei faraoni.
La preghiera e l’invocazione non è soltanto un atto rituale, poiché possiamo pregare in ogni momento della giornata mettendoci in contatto con loro le divinità e la natura stessa della vita.
L’estate con le sue temperature cosi alte ci sfianca sempre di più, e più il corpo soffre per il clima e più l’anima si indebolisce e si rattrista, facendoci sentire stanchi, senza forze e apatici, cosi facendo non ci godiamo le dovute ferie, o le giornate spensierate che agogniamo tutto l’anno. Oggi per tutto questo vedremo un rituale per ridarci la forza vitale che ci serve, per purificarci, e per attirare le energie positive in modo da poter essere frizzanti anche con la calura estiva.
Occorrente
Tavolo o altare
Candela gialla
Incensiere
Incenso (miscela di olibano e sandalo)
Fiori gialli (margherite gialle)
Fiori e foglie secche di borragine
Bacche di pepe nero
Che cos’è un esorcismo? Analizziamo prima di tutto la parola “esorcizzare” che significa togliere, scacciare, qualunque cosa, che sia una fattura, un demone, Satana, o spiriti maligni, esorcizzare un male, cosi da scacciarlo, di conseguenza l’esorcismo non è altro che un rito per scacciare una presunta presenza demoniaca o malefica da una persona o da un animale o anche da un luogo.
Si pensa che l’esorcismo abbia avuto origine cattolica, ma la pratica di esorcizzare venne usata in tempi molto più antichi dai sciamani, che usavano esorcizzare una persona o un luogo con preghiere e simboli a loro appropriati. Oggi l’esorcismo più diffuso è ovviamente quello cattolico, dove si usano preghiere, gesti e simboli cristiani, tempo fa questo tipo di esorcismo veniva recitato in latino, ma oggi vedremo la versione italiana che utilizza la sfera di cristallo, vedremo come si esegue passo per passo.
E’ superfluo dire che prima di iniziare questo tipo di rituale bisogna essere innanzitutto esperti, e bisogna assicurarsi che la possessione sia reale e non solo una suggestione.
Oggi vi presento una preghiera da fare in qualsiasi momento della giornata, rivolgendosi direttamente agli Dei.
Ricordatevi che recitando l’invocazione si dovranno alzare le mani con i palmi rivolti al cielo e nello stesso tempo potrete accendere una candela,bruciare un po’ di incenso come offerte o fare semplicemente un’offerta a parole.
In genere ci si rivolge alla Dea poiché è il principio ed infatti molte delle dee dell’antichità hanno l’aspetto materno, comprensivo, compassionevole. La tipica preghiera wiccana è la Preghiera del Corno di Amaltea: