Poltergeist, il mistero della casa di Bakersfield

Una donna, dopo la morte del marito, decise di trasferirsi a Bakersfield, dove acquistò una casa disabitata da tre anni a causa della morte della proprietaria. Tutto era rimasto esattamente com’era e al suo ingresso nella nuova abitazione la donna decise di adattarla alle sue esigenze.

Cominciò quindi a mettere mano nei cassetti, in cui c’erano ancora gli abiti della vecchia proprietaria e fin da subito iniziò a sentirsi a disagio, come se qualcuno la stesse osservando e non apprezzasse ciò che faceva.

Qualche giorno dopo la signora cominciò a sentire strani colpi in giro per la casa e ovviamente ne seguiva la provenienza per vedere cosa stesse accadendo e chi fosse, ma non trovò mai nessuno.

Poltergeist nel villaggio di Cideville, a processo uno stregone

Il tranquillo villaggio di Cideville, poco più di 100 chilometri da Parigi, nel 1851 è stato sconvolto dalla presenza di un entità che causava fastidi e rumori nella canonica, ma procediamo con ordine. Il prete del villaggio, un certo padre Tinel, andò a trovare un parrocchiano malato, che poi morì.

Quest’uomo era stato curato da un sedicente stregone che il prete fece arrestare e incarcerare. Dalla prigione in cui fu chiuso giurò vendetta e per metterla in atto utilizzò un suo discepolo, padre Thorel, che, quando incontrò i due ragazzi che vivevano nella canonica con il prete, pose le mani sopra le loro teste e recitò una misteriosa formua magica.

Appena i due giovani tornarono in canonica scoppiò il finimondo. Prima il vento scosse l’edificio, poi vi furono colpi e rumori di cui non si capiva la provenienza. I tavoli si spostavano, attizzatoi e candele si muovevano nell’aria, sedie e tappeti si muovevano.