Le malelingue, che brutta cosa! Purtroppo, mai come oggi, sono tante le persone che sparlano per il solo gusto di farlo. L’obiettivo? Quello di mettere in cattiva luce gli altri anche quando non ce ne sarebbe bisogno. Ma le malelingue esistono dai temi dai tempi e sperare che prima o poi arriverà un mondo che non contemplerà la loro presenza è pura utopia. Allora possiamo cercare di arginare i loto effetti negativi. In che modo? Con una poesia che punti il dito contro alle persone che sparlano e che ci aiuti a ridimensionare la cosa quando veniamo presi di mira dagli altri. Ecco allora una poesia contro le malelingue da leggere con attenzione per riflettere sul suo significato e cercare di andare avanti, nonostante le difficoltà.
poesia
Inno al Dio Hermes
Proseguiamo con gli Inni Orfici dedicati alle divinità greco-romane, ed oggi leggeremo una poesia dedicata al Dio Mercurio, nome latino del dio Hermes; divinità del commercio e dell’eloquenza, dio dei ladri, nonché messaggero degli dei. Mercurio viene spesso raffigurato con le ali ai piedi proprio perché considerato il “Messaggero di Giove”.
Inno al Dio Apollo
Oggi per la sezione riguardante gli Inni Orfici, torneremo ad esplorare il pantheon greco-romano e vedremo una poesia dedicato al dio di tutte le arti, della musica, della profezia, capo ispiratore di tutte le Muse, provetto arciere. Colui in grado di infliggere con la sua arma terribili pestilenze, si pensava infatti che una sua freccia scagliata con il suo arco potesse portare terribili malattie ad intere nazioni. Dio oracolare, capace di svelare il futuro degli esseri umani di conseguenza avere in mano il destino degli uomini. Nonchè dio del Sole: Apollo.
Preghiera agli Dei Nordici
Oggi per tutti i pagani che seguono e venerano gli Deii Nordici, leggeremo una poesia dedicato alle più importanti divinità del pantheon norreno-germanico. Un inno quindi dedicato al Dio Odino, padre di tutti gli dei, a Thor dio del tuono, a Baldr fratello di Thor ed a Heimdallr dio Bianco. La poesia è stata scritta da un piccolo autore che si firma “uner85”, qui sotto il collegamento al suo blog.
Inno alla Potenza Generatrice, VI PARTE
Oggi leggeremo la sesta e ultima parte del “Il Tuono. Mente Perfetta” – “The Thunder Perfect Mind”; una meravigliosa poesia ritrovata tra i manoscritti gnostici di Nag Hammadi. La poesia come abbiamo visto nelle altre parti viene narrata da un essere divino di sesso femminile, ella cerca di descriversi e raccontarsi, rivolgendosi agli uomini mortali. Ella non si scopre e pone quasi un indovinello a chi l’ascolta.
Inno alla Potenza Generatrice, V PARTE
The Thunder Perfect Mind – Il Tuono, Mente Perfetta, è una poesia antichissima trovata tra i manoscritti gnostici di Nag Hammadi. Molti associano questa poesia ad un inno dedicato alla Dea Iside, ma così non è. Il mistero e la bellezza di questa poesia sta nelle parole del narrante, un essere divino di sesso femminile, che tenta di rivolgersi al genere umano, spiegandosi, e tentando di far sorgere delle domande al lettore; una specie di indovinello da risolvere.
Inno alla Potenza Generatrice, IV PARTE
Oggi continueremo a leggere la quarta parte dell’inno dedicato all’energia generatrice. Questa misteriosa poesia, come ripetuto dei precedenti articoli, fu scoperta fra i manoscritti gnostici di Nag Hammadi e si pensi sia narrata da un essere divino di sesso femminile. Chi ha scritto tale inno conosceva le tradizioni ebraiche o era parte di un movimento in cui tradizione Ebraiche, Egizie, Greche, Romane e proto-cristiane si mescolavano.
Inno alla Potenza Generatrice, III PARTE
Oggi continueremo con la terza parte di questo particolare inno, intitolato “The Thunder Perfect Mind” – “Il Tuono, Mente Perfetta”. L’inno è intrinseco di mistero, sia per le sue dubbie origini geografiche e sia perché pone delle domande al lettore su chi è la donna divina che narra tale poesia. Ciò che la poesia mostra è il rapporto tra la divinità narrante e gli ascoltatori di natura umana, ai quali lei vuole rivolgersi e farsi ascoltare.
Inno alla Potenza Generatrice, II PARTE
Quest’inno come ho già ripetuto nel precedente articolo è molto antico ed è stato scoperto fra i manoscritti gnostici di Nag Hammadi. La poesia sembra essere narrata da un essere divino di sesso femminile. Molti studiosi hanno associato questa poesia ad una dedica per la Dea Iside, ma molte sono le opinioni contrastanti.
Poichè la poesia è molto lunga mi sono permessa di dividerla in parti, ed oggi leggeremo la sua “seconda parte”.