Il pendolo divinatorio: persona viva o morta?

Oggi continueremo a parlare dell’utilità del pendolo divinatorio e per la precisione vedremo come sapere se una persona è ancora viva o è deceduta.

Occorrente

Una Rosa dei venti, o un quadrante di 360° che riporti i quattro punti cardinali.
Un testimone ( fotografia o un oggetto o abiti o capelli del presunto defunto).
Una cartina geografica
Sacchetto nero

Utilizzo del pendolo divinatorio

 Il pendolo divinatorio può essere utilizzato per vari scopi e può anche aiutarci nella quotidianità, come ad esempio cercare un oggetto perso, chiedere consigli sugli incantesimi, fare domande sulle vite passate, per la salute, chiedere semplicemente un consiglio e via dicendo, oggi vedremo cosa può fare un pendolo per darvi aiuto.

La sua azione principale

Il pendolo in principio veniva usato nelle sedute spiritiche per parlare con gli spiriti, utilizzandolo sopra una tavola Oujja, il pendolo ad ogni domanda posta alla spirito indicava le lettere che formavano la frase, o indicava il si o il no. Veniva anche utilizzato per comunicare con i Demoni e gli angeli che si evocavano.

La lettura del pendolo divinatorio

 La lettura del pendolo divinatorio sembra molto semplice, si pensa infatti che basta porre la domanda e ricevere la risposta con il si il no e il forse, invece bisogna avere una certa dimestichezza nel svuotare la mente, nel non influenzare in alcun modo il pendolo con gli stati emotivi, ma andiamo per gradi. La prima cosa da fare dopo aver purificato, consacrato e aver stretto un contatto con il pendolo, dobbiamo chiedere al pendolo stesso di indicarci la risposta positiva, quella negativa e l’incertezza, perché non tutti i pendoli vanno nella stessa direzione.

Postura per la divinazione con il pendolo

Innanzitutto prima di fare qualsiasi domanda, bisogna mettersi nella posizione corretta per la lettura., quindi sedetevi comodi su una sedia vicino ad un tavolo, piedi saldi per terra e vicini, non accavallate mai le gambe, poggiate il gomito del braccio destro sul tavolo, (sinistro se siete mancini), l’altra mano tenetela chiusa a pugno, prendete il filo del pendolo che deve essere lungo almeno 3-4 centimetri, la cosa migliore sarebbe misurare la lunghezza che va dal polso al gomito, ma se vi è scomodo o troppo lungo potete anche farlo più corto. Il filo tenetelo con il pollice e l’indice (o il medio), non stringetelo e sopratutto non siate nervosi, non muovete il braccio, allontanate ora il pendolo dal vostro braccio lasciandolo penzolare.

Il pendolo divinatorio

 Ci sono molti metodi di divinazione al mondo e ognuno è portato ad usare quello che più gli si ad dice o che comunque gli piace, c’è chi usa le carte, c’è chi usa lo specchio, l’acqua, la sfera di cristallo, le rune, e c’è chi usa il pendolo, il metodo più semplice da usare e da capire, utile anche per chi si è da poco avvicinato alla divinazione. Il pendolo da risposte precise e semplici come il si il no e il forse, ma bisogna ovviamente saper porre la domanda in modo giusto e cosa più importante non influenzare la risposte con la propria energia e il proprio volere.

Il pendolo, infatti, risponde alle leggi della radioestesia che viene dal latino Radius che significa raggio e dal greco Aisthesis che significa sensibilità, quindi il pendolo risponde grazie alle nostre energie di pensiero, e non solo alle nostre ma anche a energie che non captiamo ma che il pendolo sensibile all’energia coglie, come ad esempio l’energia degli spiriti.