La terza mente e Mary Craig

Mary Craig era la moglie del romanziere Upton Sinclair ed era fermamente convinta di possedere grandi poteri e capacità telepatiche tanto che chiese al marito di metterla seriamente alla prova. Era l’inizio degli anni ’20 e Upton accettò di fare questa verifica.

L’uomo dapprima faceva dei disegni, poi cercava di comunicarli mentalmente alla moglie. La donna riusciva a percepire il messaggio del marito e disegnava ciò che lui aveva abbozzato, ma a volte dava un significato differente del disegno.

Sinclar poi raccolse i disegni suoi e di Mary nel libro “Mental Ratio” che la moglie lo aiutò a stendere. Comparando le due figure si può riscontrare la perfetta similarità. A volte quelli della moglei erano un pò più stilizzati, ma corrispondevano nelle forme.

L’anima esce dal corpo, viaggi extracorporei che fanno in molti – parte III

Sant’Antonio da Padova non è l’unico santo ad aver fatto simili dichiarazioni. Anche San Severino di Ravenna, San Clemente di Roma e Sant’ Ambrogio a Milano, hanno avuto esperienze di viaggi dell’anima fuori dal corpo. Una piuttosto curiosa è quella raccontata da Sant’Alfonso Liguori che svenne dopo la celebrazione di una messa e rimase inconscio per ben ventiquattro ore.

Al suo risveglio raccontò d’aver assistito alla morte del papa, Clemente XIV a Roma. La notizia del decesso del papa e dell’ora in cui era avvenuto il decesso fu confermata tempo dopo da un messo pontificio e i presenti al capezzale del Papa dissero di averlo visto tra chi vagava nelle stanze del morente.

Com’era possibile? Nella chiesa, ma anche nelle comunità agricole europee era ben radicata la credenza che mentre il corpo dormiva beato in un letto l’anima vagasse liberamente. Questa diede vita all’idea del “doppio” persistette nelle tradizioni popolari fino al 1800 quando poi cominciò ad essere di interesse generalizzato e divenne base dello “spiritismo”.

L’anima esce dal corpo, viaggi extracorporei che fanno in molti – parte II

Gli scettici rifiutano l’idea dei viaggi extra corporei e di tutto ciò che viene chiamato paranormale, ritenendoli sogni, allucinazioni e cose simili. Chi invece ne sostiene la veridicità, asserisce che, a causa del senso di realtà che si prova nel mentre, è impossibile scambiarle per qualcosa di diverso. Per tutte le persone che ne descrivono le caratteristiche si trovano grandi similitudini.

Uno studioso di questi fenomeni, Eugene E. Barnard, stimò che almeno una persona su cento durante la vita ha un’esperienza di questo tipo. Altri invece sostengono che la percentuale è di 15-20 persone su cento! Un altro ricercatore, Charles T. Tart sostenne che potenzialmente ogni persona potrebbe fare una simile esperienza per il solo fatto di essere vivo.

E le definì un archetipo, secondo ciò che diceva Carl Jung. Ma la storia dei viaggi extracorporei non ha vita tanto breve. Tornando indietro nel tempo scendiamo fino all’epoca della civiltà egizia. Gli egiziani ritenevano che ogni “corpo” avesse un corpo astrale, o spirituale, chiamato “ba”, che alla morte del corpo di carne si staccava da questo senza però abbandonarlo completamente. 

Sogni e premonizioni, sull’onda di Mark Twain

Sembra assurdo, ma “premonizioni” accadono molto di sovente. Spesso si pensa ad una persona e quello poco dopo telefona, oppure si ha la sensazione che ad un parente sia successo qualcosa di spiacevole e si riceve la conferma di lì a poco. Qualcuno sente che non deve salire sul treno e non lo fa e poi a quello stesso treno capita una disgrazia.

Le persone semplicemente “sentono” e di conseguenza “sanno”.  Ovviamente tutti questi episodi possono essere atribuiti al caso e in molti lo fanno. Però situazioni simili accadono talmente spesso che tanti altri sono profondamente convinti che l’uomo non abbia solo cinque sensi.

Secondo quest ultimi esiste un altro senso, una facoltà che ci permette di percepire un fatto prima che accada o di sapere che cosa pensa un’altra persona, o, o, o, sono tantissime le varianti. In passato si aprlava di profezie, miracoli o presagi, ora queste vanno sotto il nome di esperienze extrasensoriali.

Mark Twain e il paranormale: un sogno premonitore sul fratello

Il nome Mark Twain era lo pseudonimo dello scrittore Samuel Langhorne Clemens di Hannibal, che aveva condotto batelli sul Mississippi. Twain, nel gergo dei marinai fluviali significa misura, ma questo non ha molto a che vedere con la storia che si racconta, del suo sogno sul fratello minore, Henry.

Sam Clemens in quel periodo era apprendista pilota sul battello a vapore “Pennsylvania” che faceva la spola tra New Orleans e St. Luis, e viceversa. Suo fratello Henry era impiegato sullo stesso batello. Una notte Sam dormì a bordo, mentre il fratello scese e si sistemò in una pensione sulla terra ferma.

Durante la notte Sam fce un sogno: una bara di metallo sistemata sulle sedie in salotto, con dentro suo fratello che teneva sul petto un mazzo di fiori bianchi con uno solo di colore roso al centro. Quando si svegliò era convinto che fosse tutto vero e uscì senza nemmeno parlare con la madre, solo dopo si rese conto che era stato un brutto sogo, ma talmente vivido da essere reale.

Ley ed energie della Terra, levitazione a Chanctonbury Ring (II)

Continuiamo a parlare di intersezioni di ley. Ecco un altro curioso avvenimento, accaduto sempre nell’isola inglese. Stavolta ad essere protagonista è l’anello di Chanctonbury, un terrapieno in cima ad una collina e circondato da maestosi faggi, nell’Inghilterra del meridionale.

Un tempo in questo luogo sorgeva un forte anglosassone e, da quanto si può intuire, era teatro di grandi battaglie. Anche in questo caso il luogo di cui si parla è ubicato sull’intersezione di cinque ley, due delle quali molto lunghe e con molte chiese. Era la notte del 25 agosto del 1974 e William Lincoln vi si recò con tre amici.

Avevano sentito parlare dei fenomeni paranormali che avvenivano all’anello e si erano incuriositi. Volevano vedere se succedeva qualcosa mentre erano lì loro. Giunsero sul posto di sera tardi, tutt’attorno era comprensibilmente buio. Arrivano le undici di sera e fu a quell’ora che cominciò la loro incredibile avventura.

Daniel Douglas Home, il famoso medium dello spiritismo

Daniel Douglas Home nacque as Edimburgo, in Scozia, nel 1833, ma da bambino fu mandato nel Connecticut, a vivere con alcuni zii. Sin da bambino pare avesse avuto diverse esperienze paranormali, ma la più straodinaria la ebbe e 17 anni.

Da quanto viene raccontato una notte gli apparve il fantasma della madre, a cui era stato molto legato. In seguito a quell’apparizione, in cui la donna gli disse: “A mezzanotte, Dan”, lui scoprì che sua madre era morta proprio a quell’ora.

Poco dopo questo episodio nella casa degli zii cominciarono ad udirsi strani colpi, a quali Daniel cominciò a rispondere con altri colpi, spiegando che era il modo di comunicare con gli spiriti. I mobili si spostavano da soli e i due adulti erano molto angosciatie finirono per cacciarlo di casa.