Oggi parleremo di ninfe (nymfe fanciulla futura sposa), delle creature (simili a fate), giovani e belle che vivono in mezzo alla natura, e ne sono i simboli. Alcune ninfe sono immortali, altre mortali ma con una vita molto lunga.
Queste eleganti donzelle, vestite con tuniche leggere, si divertivano a danzare e giocare, e spesso allacciano delle storie d’amore con le divinità (Zeus) e con gli abitanti dei boschi. Sono custodi della sorgente della vita eterna e adorano ballare al suon della musica creata dal Satiro.
Nel mondo greco le ninfe erano adorate come dee, ad esse si facevano delle offerte, che potevano essere latte, miele, olio o ghirlande di fiori, donate per ottenere fortuna, poiché avevano il dono di prevedere il futuro, erano delle ispiratrici, delle guaritrici, e proteggevano le donne durante il parto.
Le ninfe sono divise per nome a seconda del luogo in cui vivono, ecco la definizione di ogni gruppo:
Oceanine o Malie o Nereidi che abitano nel mare e sono immortali. tra di esse sono famose Teti, la madre di Achille, Galatea, Anfitrite sposa di Poseidone, Calipso, amante dell’eroe Ulisse. Altre Nereidi furono Eunice, Alie, Eulimene, Agave, Melite, Ione, Eudore, Nesea, Actea, Alimede, Eucrante, Evagore, Dinamene, Ceto.
Oreadi o Orestiadi nelle montagne e nelle grotte
Naiadi nelle acque sorgive e sono mortali
Potamidi nei fiumi
Limniadi nelle acque ferme
Napee nelle valli e nei boschetti
Driadi nelle foreste
Amadriadi ognuna in un singolo albero hanno una lunga vita come gli alberi, ma con la morte dell’albero muoiono anch’esse
Presso gli antichi Romani esisteva il culto delle ninfe, tra tutti la più conosciuta era Egeria, una Naiade, moglie di Numa Pompilio, secondo re di Roma, Lara ninfa di sorgente, che commise l’imprudenza di dire a Giunone, l’amore che Giove provava per Giuturna, un’altra ninfa, Lara ebbe con Mercurio due gemelli.
Di queste fantastiche creature se ne è parlato anche in numerosi telefilm, basta dirne uno, Streghe.
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