Siamo dei piccoli esseri viventi sopra una Terra immensa e piena di misteri, non possiamo conoscere tutto ciò che ci circonda, ogni minimo buco, ogni minima crepa. Gli scienziati però nel corso dei secoli hanno cercato di setacciare la Terra alla ricerca di nuovi misteri, questi misteri alcuni sono venuti a galla ma altri, molti altri, vengono nascosti gelosamente dietro quelle mure scientifiche. Esperimenti sopra esperimenti di cui non sappiamo nemmeno l’esistenza.Proprio di questo oggi parleremo, di un esperimento che risale al 1931 che parla di campi magnetici, teletrasporto e invisibilità da parte di scienziati che hanno fatto la storia della scienza.
Tutto ebbe inizio in un’ Università di Chicago nel 1931-32, scienziati tra cui il dr. Nicolas Tesla, il dr. John Hutchinson, il dr. Kirenamer si riunirono per un nuovo progetto, questo progetto, poi, nel 1934 venne spostato all’Istituto Studi Avanzati di Princeton e prese il nome di “Progetto Tesla”. Parteciparono anche Einstein, il dr. Von Neumann e il dr. David Hilbert, tutti personaggi con studi avanzati, dei geni matematici, fisici, in grado di applicare teorie, e sperimentare nuovi campi di energia, in grado di cambiare il mondo.
Nikola Tesla, era un genio elettronico, inventò molte macchine e ne brevettò altre, vinse un premio
per aver provvisto di elettricità l’esposizione Mondiale di Chicago applicando per la prima volta il suo generatore a corrente alternata, a quell’esposizione fece la prima delle sue dimostrazioni pubbliche, in cui presentò una nave radio-comandata, e vinse l’appalto per costruire la centrale elettrica del Niagara, la prima fornita di generatori a corrente alternata, che poteva fornire corrente fino a New York City senza interruzioni. Tesla, qualunque cosa progettava, funzionava, perché egli sapeva vederlo nella sua mente prima di costruirlo, era un intuitivo geniale.
Dal 1934 al 1936 gli scienziati lavorarono al progetto “Tesla” cercarono di rendere alcuni oggetti invisibili parzialmente, e ci riuscirono, questo li incoraggio a continuare l’esperimento, tanto che si interessò anche la marina USA, che investì parecchi dollari per il progetto, che ebbe cosi modo di continuare e di estendersi, includendo scienziati come il Dr. Le Bon ed il Dr. Clarkson. Einstein era il sovrintendente di tutti ed infatti chiamato “Il Generale”.
Il progetto consisteva nel cercare di produrre un campo di invisibilità attorno ad un oggetto, e nel 1940 il progetto fu realizzato. Sotto la direzione di Tesla, nel porto di Brooklyn; usarono una piccola nave vuota, tutto l’armamentario elettronico fu montato su di questa, la corrente era fornita da altre due navi posizionate una su un lato e una sull’altro, vicine, collegate con dei cavi, che potevano essere tagliati se qualcosa fosse andato storto, ma ovviamente tutto andò liscio. La nave diventò davvero invisibile.
La marina allora mise a disposizione fondi illimitati chiamando il progetto “Project Rainbow”, ma quando si scopre una cosa del genere, gli uomini di potere impazziscono e voglio molto, molto di più. Cosi entrarono in scena Alfred Bielek e suo fratello Don, a capo del progetto c’era l’Ingenieria Navale, con l’ammiraglio Hal Bowen supervisore di tutti i progetti di ingegneria, sotto di lui c’era il tenente comandante Alan Batchelor. Venne dato al progetto un’altra nave ed iniziarono a comporre l’equipaggio per l’esperimento.
La data prefissata per l’esperimento era per Marzo 1942. Tesla però non era convinto di ciò che stava realmente facendo, un conto era far scomparire una nave vuota, un altro conto era far scomparire una nave piena di persone. Tesla aveva paura che tutta quell’energia avrebbe ucciso l’equipaggio, ma nessuno gli dette ascolto, volevano l’invisibilità in prossimità della guerra, e la volevano subito. “Ed a male estremi estremi rimedi”, Tesla decise di boicottare l’esperimento, fece in modo che il progetto non funzionasse, lo mostrò non funzionante e se andò, lasciando il posto a Von Neumann.
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