In un tempo lontano c’era il culto della Dea Madre, popoli antichi veneravano questa Dea come la madre di ogni cosa, colei che era moglie, madre, sorella e saggia. A lei erano dedicati templi, danze, poesie, statue e immagini di ogni tipo. In quel tempo la Dea Madre era rispettata e onorata, e il Dio era solo il compagno della Dea. Ma poi, i ruoli si sono capovolti e la Dea è stata subissata e messa da parte per fare spazio al potere dell’uomo.
iside
La Festa di Iside
La Festa di Iside fa parte del calendario esoterico ed è una delle prime ricorrenze dell’anno, preceduta solo dalla Festa di Giano che si celebra il 1 gennaio. La Festa di Iside viene invece celebrata il 6 gennaio e dà il via a tutta una serie di festività di particolare rilievo.
Il quadrifoglio di Iside
Nello scorso post abbiamo parlato della dea Iside e del suo principale attributo, il quadrifoglio, simbolo per eccellenza di fortuna e felicità. Esso al giorno d’oggi è un porta fortuna, che molti usano come ciondolo o spilla, ma il vero amuleto a forma di quadrifoglio è fatto in una determinata maniera e di un determinato materiale, questo perché ogni componete ha una sua energia che dona il giusto potere all’amuleto.
Il quadrifoglio
Chi di noi nella vita non ha mai fatto affidamento ad un oggetto portafortuna? Che sia stato un ciondolo, un piccolo peluche, un indumento, per noi rappresentava la salvezza ad ogni sventura.
I templi di Iside scomparsi
Oggi continueremo a parlare dei templi che sono stati costruiti in onore alla de a Iside e che grazie a vari musei e paesi rimangono ancora in vita. A Nubia, prima che venisse sommersa dalle acque del Nilo ed divenuta l’attuale lago Nasser, alcuni piccoli templi costruiti per il culto di Iside, vennero offerti a vari musei di varie nazioni, a patto che provvedessero ai finanziamenti e a fare rimanere in vita l’adorazione della dea, questo portò alla diffusione del culto di Iside in tutto il mondo. Molti delle parti dei templi che sono stati distrutti con il tempo e a causa delle intemperie sono state portate nei musei e vivono ancora ora.
Tempio di DehoD -Madrid, parco municipale, Spagna
Questo tempio risalente al terzo secolo a.C. venne decorato e forse anche costruito da un re meroitico, Azekheramun. La struttura comporta anche pani tolemaiche e da certe iscrizioni risulta che il tempio era dedicato sia ad Amon sia a Iside. Il tempio di Dehod era una «stazione» ovvero luogo di riposo del viaggio annuale di una statua di Iside nella zona settentrionale della bassa Nubia che la dea compiva per assicurare benedizioni alla terra.
Invocazioni ad Iside, Ecate e alle Rune
Ecco tre invocazioni molto importanti, quella ad Iside, quella ad Ecate e quella alle Rune della strega.
Moderna invocazione ad Iside
O Regina del Cielo,
O Benedetta Iside,
O Madre Celeste,
Dea della Vita,
Anima del Mondo
che alimenti l’intero creato,
Tu che nella Tua grande generosità
porgi aiuto ai mortali
Tu, la cui bocca, Madre, sa pronunciare gli Incantesimi, nutrimi,
Abbi cura di me e confortami.
Aiutami a ritrovare le parti disperse della
mia personalità spirituale
come hai cercato e ritrovato le parti disperse
del Tuo Sposo Divino.
Sorreggimi nelle avversità
Concedimi la gioia
e liberami dal dolore,
O Grande Iside,
Ascolta la mia preghiera. (di Murry Hope )
Preghiera mattutina per Iside
Iside dea della maternità e della fertilità, signora della luce e della fiamma, che i semi con un tocco di dita fa germogliare. Molti in tempi antichi, e forse anche oggi, veneravano questa bellissima Dea figlia di Nut e di Geb e moglie di Osiride, ogni alba, in tutti i templi e paesi, tra cui India, Europa, Inghilterra, sul fiume Nilo, davano il benvenuto e risvegliavano la dolce Dea, il risveglio serviva, non per risvegliare Iside, Dea sempre vigile, ma per risvegliare i templi i sacerdoti e le sacerdotesse e dare il benvenuto al nuovo giorno e ricordare che Iside era con loro sempre in ogni luogo e in ogni momento, per ricordare che il divino era intorno al loro.
In tutti i templi e in tutte le case veniva celebrata la preghiera mattutina, anche se le parole erano differenti ma il significato era sempre lo stesso, ognuno usciva di casa all’alba, ai primi raggi del sole e intonava la preghiera del risveglio: