Paranormal Activity, il fantasma sulla scala

Qualche anno fa il cinema ha sconvolto tutti con il film Paranormal Acvtivity. C’erano persone che vedendo la pellicola si sentivano male. Dopo il primo è arrivato il prequel che parlava di eventi accaduti precedentemente e a ottobre sarà nelle sale il numero tre.

Le attività paranormali attirano moltissime persone, non soltanto a causa del film in sé, ma per la possibilità più o meno remota che cose simili siano vicine alla realtà. Non nel senso di morti ammazzati, tagli di gole e quant’altro, ma dal punto di vista di fantasmi, demoni e presenze inspiegabili e invisibili.

La dama misteriosa

 Molta gente crede che gli spiriti dei propri cari siano sempre accanto a loro, proteggendoli e accudendoli, in molti racconti di persone comune è capitato sentire che questi spiriti abbiano fatto visita al parente per avvertirlo di qualcosa, oggi vi narrerò un racconto tratto dal libro “Case infestate” di Charles J. Harper.

In una domenica mattina il pastore Kensing si accingeva a lasciare la chiesa per tornare a casa, appena fuori la chiesa, però fu accostato da una signora elegante che lo pregò subito di andar a far visita ad un moribondo, il signor X, dicendo che era gravemente malato e la sua “ora” era prossima a venire. Il reverendo non esitò a seguire la signora, tanto disperata, in una vettura a noleggio. In pochi minuti arrivarono a destinazione, in una vecchia casa, la signora, ancora una volta, pregò il pastore di affrettarsi, egli scese e busso alla porta. Venne ad aprigli il portiere e il pastore chiese se abitava li il signor X spiegando che era stato informato da una donna che il signor X era gravemente malato, il portiere lo guardò sbalordito e gli disse che il signor X godeva di ottima salute e che l’informazione ricevuta era assolutamente una burla di cattivo gusto, il pastore scusandosi dell’accaduto, si congedò subito per andare a chiedere alla donna delle spiegazioni per lo scherzo di pessimo gusto, riflettendo che la donna non si era nemmeno presentata.

Il minatore malato

 Questa è la storia che raccontò un medico il dottor G. Zenker in Lipsia al giornale“Zeitschrift fur Parapsychologie”(Gazzetta di Parapsicologia), riguardante un fatto accadutogli con un suo conoscente nonché paziente.

Nei primi anni della sua professione di medico il dottor G. Zenker aveva uno studio a Lichtenstein, in una piccola e graziosa cittadina, situata ai piedi dell’ Erzgebirge (Monti Metalifferi).

In questa cittadina c’erano molte miniere e il dottore si occupava di curare i minatori e preoccuparsi della loro salute fisica, ovviamente questo lo portava a visitare minatori anche al di fuori della città dove aveva il suo studio, in piccoli paesini nei dintorni.

Il fantasma del castello di Wildenstein

Edifici datati e molto antichi spesso contengono cariche di impressioni pschiche oppure fantasmi e vengono detti “infestati“. Un esempio di questo è il castello di Wildenstein, una costruzione del 1400 che sorge vicino Heilbronn, in Germania.

Sono moltissime le persone, generazioni di proprietari, visitatori e anche dipendenti, che hanno sostenuto di aver assistito ad eventi misteriosi. Tra gli episodi uno in particolare desta attenzione e interesse.

Avvenne nel 1945, appena dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale quando molti soldati americani vennero alloggiati nel castello. Una sera, mentre uno di loro faceva il bagno, la porta del locale si aprì ed entrò una donna giovane e vestita di bianco.

La Dama Bianca

 Le storie di spettri hanno sempre affascinato e incuriosito, tante leggende narrano di spiriti che vagherebbero in cerca di vendetta o aiuto, certe sono vere altre no, oggi vi racconterò della leggenda della Dama Bianca, una sposa uccisa dal suo re.

Nel castello di Carpi, che si trova a Milano, un tempo viveva un re malvagio che disprezzava e non sopportava la sua bellissima giovane sposa, che lo perdonava ogni sua malefatta, o parola o gesto offensivo che le faceva, lei aveva sempre una parola dolce e buona per il suo amatissimo marito. L’uomo però era infastidito dal comportamento della moglie, troppo accondiscendente, tanto che escogitò un modo per ucciderla. Così una notte l’attirò su una roccia stretta, sotto le muraglie del castello e tirandola per i capelli la spinse in mare, nel momento che cadeva la donna guardò il suo uomo con occhi di terrore e sconvolgimento,e un grido soffocato le uscì dalla bocca prima di sparire nelle acque.

Il rituale che fa allontanare il fantasma

Prima che il Buddismo arrivasse in Tibet le persone che vi erano nate e vi abitavano praticavano una religione “animistica” chiamata Bon. Era una fede sciamanica piena di complicati rituali molti dei quali vennero poi adottati dal buddismo tibetano e praticati ancor oggi.

Uno di questi riti conosciuti e praticati è lo shedur che serve per allontanare gli spettri, per esorcizzarli.

Lo shedur è un rituale lungo e complicato che dura sei giorni. Una volta, nel 1981, venne fatto a Dharamsala, luogo in India dove si erano rifugiati molti tibetani perseguitati dal governo cinese e dall’esercito che aveva invaso le terre del Tibet.

Voci dall’aldilà

 I morti possono contattarci in ogni momento della giornata, con apparizioni o anche venendo in sogno. A chi non è mai capitato che un parente a voi caro vi venisse in sogno per parlarvi o per avvisarvi di qualcosa? Oggi, così, vorrei parlarvi del caso di una donna assassinata che voleva vendetta per la sua uccisione.

Il 21 febbraio del 1977 a Chicago fu assassinata Teresita Basa una fisioterapista filippina di 48 anni specializzata in problemi respiratori, fu trovata dai pompieri, grazie ad un incendio che si era appiccato nella sua camera da letto, accoltellata e nuda. I medici dopo aver analizzato il corpo scoprirono che sicuramente Teresita aveva aperto la porta di casa ad una persona che conosceva, che l’aveva presa da dietro, soffocata, e poi messa sotto il materasso e appiccato il fuoco con un foglio di carta per cancellare le prove, non aveva però subito violenze quindi non si spiegava il corpo nudo, nell’appartamento mancavano soldi e gioielli.

Remy Chua collega e amica stretta della Basa, fillippina anch’essa, due settimane dopo la morte dell’amica parlando con i colleghi dell’ospedale aveva comunicato che se non si scopriva l’assassino sicuramente Teresita glie lo avrebbe comunicato in sogno, così Remy era andata a riposare per la pausa, quando si svegliò davanti a lei c’era Teresita, la donna spaventandosi era scappata. Durante le altre settimane il marito Josè Chua, medico anch’esso, aveva notato dei cambiamenti evidenti nel carattere della moglie, da solare e socievole, Remy era diventata solitaria e malinconica com’era spesso Teresita, aveva degli attacchi di panico quando la mettevano di turno assieme ad un collega di nome Allan Showery, delirava durante le notti parlando in spagnolo, una lingua che lei non conosceva affatto, e ogni notte faceva il nome di Allan.

Il fantasma di Azzurrina

 Il 21 giugno del 1375, durante il solstizio d’estate, in un castello a Montebello provincia di Rimini scomparve una bambina Guendalina Malatesta, famosa con il nome di Azzurrina.

In una sera d’estate, mentre fuori infuriava un temporale, nel castello giocava Azzurrina, scortata perennemente da guardie, questo perché Azzurrina era albina e l’albinismo nel medioevo veniva visto come segno di stregoneria, la mamma aveva fatto di tutto per tingerle i capelli, con pigmenti naturali che scurivano i capelli, ma il risultato era stato solo un colore, alla luce azzurrino, da qui il soprannome di Azzurrina.

Azzurrina stava giocando con una palla di stracci quando la palla rotolo giù per le scale di una buia cantina, la piccola corse a prenderla, ma nel percorrere la scala buia cadde. Le guardie udirono subito il grido della piccola e corsero anche loro giù per le scale, ma niente, non la trovarono.
Controllarono tutto il castello aprendo tutte le stanze più buie ma Azzurrina non fu più trovata.