Gestire e controllare l’empatia

Negli scorsi articoli abbiamo tanto parlato dell’empatia, un dono, che pochi hanno, di percepire e sentire l’emozioni degli altri come se fossero le loro, di immedesimarsi nell’altro con tanta facilità da creare una connessione profonda. Come abbiamo visto negli articoli riguardanti i tratti delle persone empatiche l’empatia a volte non è proprio un vero dono, le persone empatiche spesso soffrono di questa condizione da cui non possono scappare.

I tratti delle persone empatiche, III parte

Oggi terminiamo l’elenco dei tratti delle persone empatiche, quelle particolari persone dalla spiccata sensibilità che hanno appunto il dono di sentire e provare l’emozioni, o di captare i pensieri delle persone a cui si approccia. Questo dono può essere molto utile per comprendere meglio le persone nel profondo ma ha anche i suoi lati negativi, come assorbire qualunque cosa negativa, che sia un pensiero o emozione e non capire la differenza tra le emozioni che gli appartengono e quelle che invece non le appartengono.

I tratti delle persone empatiche

Nello scorso articolo abbiamo iniziato a parlare dell’empatia, quel “dono” che non molti hanno, di sentire e immedesimarsi nelle situazioni degli altri, di essere particolarmente inclini alla comprensione e alla compassione. Molti delle persone che sono empatiche non sanno di esserlo e oggi inizieremo a vedere i tratti degli empatici.

Il dono dell’empatia

Spesso volte ci sentiamo stanchi e depressi, o arrabbiati con il mondo intero senza un reale motivo apparente ed allora diamo la colpa agli altri, alle persone che ci stanno intorno, prendendo loro come capro espiatorio di tutta la nostra frustrazione. “Se non ci fosse lui/lei a tormentarmi la mia vita sarebbe fantastica” o “Se avessi un lavoro decente sarei l’uomo più felice del mondo” o ancora “Io vivrei sereno se la gente non mi facesse arrabbiare”.