Divinità dei Pantheon più conosciuti

Oggi voglio presentarvi le divinità più importanti nel pantheon Romano, Greco, Scandinavo, Egizio e Celtico.

Ariadne
La Dea cretese che era una volta onorata solo dalle donne. Lei era la Dea del sotterraneo e dell’evoluzione. Una Dea della vegetazione.

Arianrhod
Celtica, Dea delle stelle o del cielo, della reincarnazione, Dea della luna piena. Il suo palazzo è chiamato Caer Ariandrhod ( Aurora Borealis ) e lei è la guardiana della Ruota d’argento delle stelle, un simbolo del Karma. Madre di Lleu Llaw Gyffes e Dylan da suo fratello Gwydion. Il suo consorte originale era Nwyvre ( Cielo o Firmamento ). L’aspetto Madre della Dea Triplice, onorata nella Luna Piena . Bellezza, fertilità e reincarnazione.

Divinità dei Pantheon più conosciuti

Oggi voglio presentarvi le divinità più importanti nel pantheon Romano, Greco, Scandinavo, Egizio e Celtico.

Acantha
Uno spirito greco del fiore d’acanto. Era una ninfa amata dal Dio-Sole e quando morì fu trasformata nel sole amante di questa pianta.

Aega
La figlia del Sole e, come le sue sorelle Circe e Pasiphae, una bellissima e ipnotica donna, così bella che quando i Titani attaccarono gli Dei dell’ Olimpo, la Dea Madre Gaea mise Aega in una grotta per nascondere la sua bellezza raggiante.

Candele: colore, scopo e divinità

Le candele, considerate da sempre uno strumento importante in Magia, rappresentano la scala in cui il desiderio sale in alto prima di concretizzarsi nella realtà.

Conoscerle è importante, sia dal punto di vista storico, sia in relazione ad ogni singolo colore, all’accostamento con i pianeti e le forze.

Prima di utilizzarle vanno unte con olii profumati o comune olio da cucina precedentemente consacrato. A seconda del rito, è sufficiente tracciare una croce alla base della candela con il pollice della mano destra messo precedentemente nell’olio o tracciare sulla candela dei simboli o sigilli che richiamano l’attenzione della forza a cui vogliamo fare il rituale.

I colori delle candele e gli dei da invocare – parte II

E continuiamo a parlare di colori di candele ed invocazioni degli dei. Un colore particolarmente amato è l’azzurro che serve per la guarigione e la pace interiore, per la pazienza e la felicità, l’amicizia, la comprensione, oltre che la protezione a vari livelli: della casa, dei giovani, dei nuovi edifici. La divinità assoiciata alla candela azzurra è Hertha, la Terra.

La candela rossa può rappresentare un profondo amore, ma non di natura sessuale. La divinità associata è Britannia, dea simbolo dell’impero britannico. Le candele rosse però possono anche rappresentare la salute, la forza, la passionalità, il coraggio, la vitalità e la creatività. In questo senso si invocano Fand per la magia sessuale, Branwyn per il romanticismo.

Le candele di colore arancione si usano per l’attrazione in generale, l’energia, l‘incoraggiamento, per stimolare, ma anche sigillare un incantesimo. Il dio è Gubba, richiamato per un guadagno materiale o la ricchezza e l’attrazione.

I colori delle candele e gli dei da invocare – parte I

Un oggetto che ha una rilevante importanza per maghi e streghe sono le candele, da sempre utilizzate per riti magici e anche wiccani. A seconda del colore vengono utilizzate per scopi differenti, ma è anche vero che ogni colore è associato ad una particolare divinità. Vediamo insieme le associazioni.

Le candele blu vengono utilizzate per gli incatesimi di protezione e vi è associato il dio della Giovinezza, dell’amore e della bellezza, Angus. Quelle blu scuro rappresentano l’impulsività e la depressione, la mutevolezza che crea confusione.

Le candele marroni sono utilizzate per incantesimi di sicurezza per la casa, l’incertezza, gli animali e invocano il beneficio della terra. La dea associata è proprio la Madre Terra, Gaia, ma si associano anche Dagda, il dio buono, Signore dei cieli, il dio della magia Arch Druid.

Invocazioni alle divinità

Oggi torneremo a parlare di Riti che si praticano durante le serate di luna. Dopo avervi mostrato alcuni riti di Luna calante, Luna piena e simili, voglio presentarvi alcuni riti da fare la sera,in onore delle divinità.

Invocazioni a Bastet

Miti e leggende sulla creazione – parte II

Le mitologie più ricche e complesse sono nate in India, culla di alcune versioni cosmiche. La più importante è quella che sta alla base dell’Induismo e che si trova nei quattro Veda, libri sacri scritti in sanscrito che sono probabilmente datati 1500 a.C.

Al pari di miti e leggende greche e finlandesi, anche questo inizia con un uovo d’oro che galleggiava su un oceano sconfinato che dopo mille anni si aprì.

Ne uscì il Signore dell’Universo che divenne il primo Uomo. Però era solo e triste allora si divise in due per creare un uomo e una donna. Da questo poi discendono tutti gli animali della terra.

Miti e leggende sulla creazione – parte I

In molte culture, specialmente nell’ambito religioso, esistono sorprendenti somiglianze nelle spiegazioni della creazione. In questi racconti una forza divina è implicata nella creazione dell’universo e rappresenta il motore all’origine del tempo e dello spazio.

Alcuni di questi racconti hanno grandi analogie anche con le teorie scientifiche che vogliono spiegare l’universo, come il Big Bang. Quella degli Indù, per esempio, che credono che il dio Shiva danzi eternamente creando, distruggendo e  ricreando l’universo.

Per molte culture l’uovo ha costituito l’inizio del tempo e dello spazio e anche questo racconto ha analogie con il big bang: c’è la distruzione del guscio per poi avere una creazione nuova.

Nei sogni, il fuoco amico e nemico

Il fuoco è uno dei quattro elementi che nell’antichità costituivano i fondamenti della vita. Gli altri tre sono terra, aria e acqua. La sua presenza fin dai primordi della e la sua natura ne fanno un elemento che nei sogni rappresenta un simbolo non solo ricorrente, ma anche ambiguo.

Il fuoco da un lato genera luce e calore, ma consuma il “carburante” con cui si alimenta, e affascinana, dall’altro distrugge la materia. Può sia favorire la sopravvivenza che distruggerla. Con le sue infinite trasformazioni può essere sia amico che nemico della vita.

Può essere di conforto, ma anche pericoloso, venire considerato una divinità o simbolo di dannazione. Nei sogni può rappresentare la vita eterna per la sua energia oppure simboleggiare l’Inferno.

Odino capo degli scandinavi e l’esoterismo – II

Alle radici dell’albero della vita si trova l’aldilà, alla base c’è il regno poco profondo e i rami toccano il cielo. Vagando nel mondo degli spiriti, Odino, come tutti gli altri iniziati, possono imbattersi in mostri, anime di animali, sciamani morti e parenti, tuti che possono rivelare i segreti divini.

Gli spiriti rappresentano sia la salvezza che la rovina, per lo sciamano. Lo possono attaccare e divoare o trasmettegli una malattia che lo ucciderà per farlo rinascere in una forma superiore. È davvero indispensabile che il futuro sciamano muoia poichè questa viene definita l’esperienza fondamentale che gli darà i poteri speciali.

Pertanto, durante la cerimonia, che può durare anche diversi giorni, il neofita non mangia, nè beve alcunchè, giace immobile quasi senza respisare , di solito in un luogo molto appartato. Dopo averlo lasciato quasi morto, in quella condizione per qualche tempo, gli spiriti tornano per dare di nuovo vita alla sua anima, e il neo- sciamano risorge e torna alla sua tribù.

Cristalli, pietre ed erbe – circolo magico e corrispondenze alle divinità

Oggi vedremo come disporre ed utilizzare, pietre, cristalli ed erbe all’interno della Sfera magica e le corrispondeze delle pietre nei confronti delle divinità.

Il circolo magico potrà essere fatto con cristalli e pietre, altrimenti con le erbe. Se per segnare i quattro quarti del circolo magico userete candele invece che pietre grandi, circondate ogni candela con una o tutte le pietre che vi stiamo per dare:

In direzione Nord: Smeraldo, Ambra Nera, Olivina, Sale, Tormalina Nera, Agata Muschiata
In direzione Est: Citrina, Topazio Imperiale, Mica, Pomice
In direzione Sud: Rubino, Ambra, Ossidiana, Rodocrosite, Lava, Granata
In direzione Ovest: Onice, Acquamarina, Giada, Lapislazzuli, Lunaria, Sugilite

Magia Nera – Voodoo

Oggi per la sezione magia nera, parleremo di una realtà secondo alcuni, terrificante: sto parlando del mondo del Vudù, scritto anche Vodou, Vodu, Voodoo e Vaudon che proviene dalla popolazione del Benin.

Questa parola significa Dio e questa religioni, se così la si vuole chiamare, è in uso in molte zone dei caraibi, Africa occidentale, Brasile, New Orleans e Haiti.

Questo credo è nato intorno la metà del XVII secolo, periodo in cui molti schiavi africani vennero condotti negli Stati Uniti D’America ed è nata dall’unione della religione cristiana e le credenze della religione cristiana.