Luglio “quasi” pagano: la Festa delle Regne di Minturno

Luglio deve il suo nome a Iulius, ovvero Giulio Cesare: e a lui che questa mensilità è stata dedicata per via del suo giorno di nascita, occorso nell’anno 101 a.C.. Non molti sanno che prima di quel momento il mese era chiamato Quintilis, ovvero il quinto mese dell’anno secondo il calendario stabilito da Romolo.

Il libro della Pestilenza

Questo libro tratterebbe dei Culti di Nurgle intolato Pestbuch (Il libro della Pestilenza), ovviamente anch’esso si dice sia solo una leggenda, scritto in Reikspiel, riporta le origini e le cause precise di ogni malattia conosciuta nell’Impero, con le istruzioni su come portarla allo sviluppo estremo nelle vittime designate, un libro di oltre mille pagine considerato estremamente interessante dalle Gilde dei Medici, che fanno continue petizioni per ottenere il permesso di studiare le poche copie conosciute, che sarebbero una decina, si trovano nelle mani della Chiesa di Sigmar o nelle biblioteche dei più grandi templi di Shallya, che ovviamente ne fanno buon uso nella loro lotta contro l’odiato Nurgle.

Esso riporta informazioni molto chiare e precise su come diffondere pestilenze ed epidemie, ma allo stesso tempo rivela molti modi per prevenirle, per ovvie ragioni i seguaci di Nurgle non sono molto contenti dell’interesse mostrato dai Medici per questo sacro testo, se solo si sospetta che uno di loro abbia studiato una copia del libro, riceve il “marchio della morte” da una speciale setta di assassini Nurgeliani, conosciuti come i Todschlager der Pesteherr (I Colpi Mortali del Signore della Peste), il cui unico compito è quello di impedire che i non credenti imparino come causare e soprattutto come prevenire le malattie.

I libri proibiti: il Ratto Cornuto

 Questo libro proibito tratta del culti del Ratto Cornuto intitolato De Roditore radicis Mundi, o Der Kauer auf der Weltwurzelen (Il Rosicchiatore alle Radici del Mondo), sembrerebbe più un racconto di fantasia che parla di mostri, mutanti e pianeti sconosciuti, del tutto fuori la realtà del mondo reale, tutto ciò che narra questo libro, infatti, si suppone sia solo una finzione, nascosto chissà dove non si ha la certezza che esista davvero.

Questo libro maledetto fu tradotto dal Queekish nel linguaggio Classico secoli fa da Emiliano Jannone di Remas, ai tempi segretario personale del locale Gran Sacerdote Thanquol. La maggior parte delle copie oggi conosciute è scritta in lingua volgare, una copia, in Estaliano, si trova nella biblioteca del Grande Tempio di Myrmidia a Magritte.

Dopo l’uccisione della malvagia Zarina vampirica Katrin di Kislev, una copia in Kislevita fu trovata tra i suoi possessi. Si sa che diverse copie in Tileano si trovano nelle mani di alcuni ordini di Templari a Miragliano e nella regione circostante, data la sua posizione, Miragliano è piagata dal culto del Ratto Cornuto più delle altre città. Copie in Reikspiel possono essere trovate nei Templi di Sigmar ad Aldorf e in quelli di Ulrich a Middenheim. Il libro, quando trovato in mano di cultisti, è sempre rilegato in pelle umana conciata, con il simbolo del Ratto Cornuto tatuato su di essa. E’ lungo diverse centinaia di pagine, e scritto in uno strano stile ripetitivo che ricorda il modo in cui gli Skaven “parlano-parlano”. Questa curiosa peculiarità persiste in tutte le copie conosciute, e potrebbe essere caratteristica dei processi mentali Skaven, e quindi ineliminabile negli scritti. Qualcuno sostiene che l’autore del libro originale sìa addirittura uno dei Tredici Signori della Putrefazione.

I libri proibiti III

 Questo libro tratta dei culti di Slaanesh si intitola Grimoire du Plaisir (Grimorio del Piacere) esso è meglio conosciuto come il Grimorio Proibito di Slaanesh (menzionato in “Sete Rossa”, nell’antologìa dello stesso nome), inserito e nomitato anche in un gioco, che farebbe pensare solo ad un invenzione fantasiosa, invece il libro è davvero esistente e il suo possesso è formalmente proibito in qualunque luogo civilizzato, il libro fu scritto originariamente da una Gran Sacerdotessa di Slaanesh in Bretonnia attorno al 1890. Esistono traduzioni in molte lingue, ma la maggior parte delle copie è in Bretonniano, e possiede circa 75 pagine. Molte versioni sono illustrate,quella illustrata dalle perverse incisioni del folle genio di Khuff è considerata il capolavoro dell’arte del tipografo, persino da coloro che brucerebbero il libro immediatamente. Il libro stesso è sorprendentemente ben scritto e attentamente organizzato.

Gran parte del libro è costituita da precise e dettagliate istruzioni sulla seduzione, che tratta di magia sessuale e appunto di seduzione. Le istruzioni contengono molte informazioni sulla psicologìa e i processi mentali di tutte le razze intelligenti, ciò rende il libro interessante anche per coloro che non sono in cerca di rapporti troppo ravvicinati o che non si interessano alla magia. Un’altra parte del libro illustra vari metodi di contraccezione. I culti di Taal e Rhya guardano a queste informazioni con orrore, definendole blasfemìe contro le loro divinità. Le altre fedi del Vecchio Mondo sono, al peggio, neutrali verso di esse.Versioni “rivedute” di questo libro, con tutte le tracce di Teologìa Slaaneshita sono state censurate, circolano tra gli studenti più decadenti.

I libri proibiti II

Questo libro parla del culto di Tzeentch della Mano Purpurea, il libro si intitola Geheime Lehren den Purpuren Hand (Dottrine segrete della Mano Purpurea) è stato scirtto da un Magister Magistrorum (Sommo Sacerdote) della congrega nel Kislev, questo libro è ora solo conosciuto nella sua versione Reikspiel.

La versione Kislevita è andata perduta da lungo tempo, bruciata in una rappresaglia anticaotica dallo Zar Iossif Vissarionivich Dzhugashvili. Quando lo Zar Iossif fu detronizzato, il libro apparve nell’Impero, esso conta circa 100 pagine scritte in uno stile convulso e difficile, tipico di uno Tzeentchiano. Il libro, quando trovato, era sempre rilegato con la pelle di un membro delle razze anticaotiche: Gnomi, Nani, Umani, Mezzuomini od Elfi. Parte del rituale per consacrare il volume richiede infatti che il copista consacratore sacrifichi il suo migliore amico fuori dal culto della Mano Purpurea e ricopra il libro con la sua pelle, scuoiata e preparata mentre l’amico vive ancora ed è cosciente di ciò che gli accade.

I libri proibiti

Molti popoli nell’antichità, prima e durante il cristianesimo, avevano i loro culti, le loro religioni, e le loro credenze queste venivano riportate su librisu dei libri, a volte scritti a mano dagli aderenti della congrenga, con a volte dure prove e test da superare per ogni capitolo che si scriveva, quesi libri vennero poi probiti dalla chiesa cattolica come testi occulti che allontavano i fedeli dalla vera morale e dalla verità del Dio, oggi cosi vi elencherò alcuni libri proibiti che ora sono nascosti in delle bibblioteche private, dove solo i prescelti possono leggere.

Questo libro narra del culto di Caino intitolato De Tenebris Mysteriis (Dei Segreti dell’Oscurità). La copia originale di questo tomo fu scritta diversi secoli fa, in linguaggio classico, ma in seguito è stata tradotta in molte lingue.

Una piccola ristampa di 300 copie in Reikspiel fu confiscata ad Altdorf diversi anni fa, dando al clero di Sigmar un’impareggiabile opportunità di studiare quest’opera. La maggior parte dei templi Sigmariti possiede una di quelle ristampe nella sezione limitata ai soli alti sacerdoti della sua biblioteca. Quest’edizione conta circa 250 pagine, e molte copie sono state copiate a mano.