La Cina – mitologia e storia

Bisogna ricordare che, nella mitologia cinese il mondo si formò da un gigantesco corpo primordiale, almeno secondo la versione originaria nelle province sud-occidentali:

PANKU: all’inizio dei tempi c’era solamente un grande uovo nel quale dormiva il gigante Panku che dentro di esso aveva il caos ed attorno l’oscurità.
Quando Panku si svegliò, ruppe l’uovo ed il contenuto formò il cielo e la terra.

Per migliaia di anni fu occupato a tenere separati il cielo e la terra, fino alla sua morte che portò il suo corpo ad una mutazione incredibile dove la carne divenne il terreno dei campi; la pelle, vegetazione; il sudore, pioggia; il respiro, vento e nuvole; la voce, tuono; gli occhi, sole e luna;
gli arti, montagne; i capelli, cielo e stelle; le pulci, gli antenati dell’uomo.

La Cina – mitologia e storia

Xiwangmu, la Regina-Madre d’Occidente, è stata associata ai territori occidentali, dove vivevano i Tokhariani. Lei era una dea della fecondità, con un’intensa attività sessuale, ed anche la guardiana dei frutti dell’immortalità e regnava anche sui destini umani e sull’occidente, considerata la terra dei morti, e poteva scatenare epidemie.

Xiwangmu la si può paragonare alla dea tedesca Frija o alla scandinava Freyja, inoltre sembra anche che sia stata una forma di Nüwa, altra dea della fecondità, ed entrambe avevano dei legami con i serpenti; Xiwangmu, come Nüwa, aveva una relazione con gli strumenti musicali a fiato.

La Cina – mitologia e storia

Secondo la mitologia cinese, una figlia di Shennong di nome Nüwa annegò nel mare Orientale mentre passeggiava sulla riva, questa si trasformò in un uccello, il jingwei, che somigliava a un corvo. Secondo il manoscritto Shuyi ji, opera della dinastia Tang, sarebbe annegata in un fiume.

Si conosce una certa Fufei, che è quindi identificabile con Nüwa, che è annegata in un fiume, tutto questo ci porta ad una sola conclusione, cioè che queste due Nüwa sono identiche.

La leggenda greca raccontata da Ovidio disse che, una figlia del re passeggiava su una riva quando il dio del Mare cercò di violentarla e lei si trasformò in una cornacchia simile al corvo. La figlia del re era associata a Atena, la quale è stata vittima di un tentativo di stupro commesso da Héphaïstos, un dio marino.

La Cina – mitologia e storia

La creazione del mondo ci fu alla fine del gigante, Pangu, il soffio divenne vento e nuvole, il suo occhio destro il Sole, quello sinistro la Luna, i suoi quattro arti i quattro angoli del mondo, il suo sangue e il suo sudore il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro.

Pangu è correlato al gigante Ymir della mitologia norrena o a Purusha della mitologia indiana.

Per la mitologia cinese ci sono nove cieli, separati da porte sorvegliate da tigri e pantere e da uno dei guardiani di Shangdi.

La Cina – mitologia e storia

Nell’Estremo Oriente è sempre esistito un dualismo cosmologico che metteva in opposizione due grandi principi, da una parte la luce, il Sole e il fuoco, dall’altra il buio, la Luna e l’acqua.

Il primo principio, cioè il sole, era generalmente rappresentato da un uccello, quest’uccello in Cina era un corvo, l’Uccello Anale, concetto emerso sotto la dinastia Shang.

Il secondo principio era raffigurato da un serpente o un animale acquatico, la madre di Shun, uno dei sovrani della Cina era del clan del Serpente, mentre il padre del clan dell’Uccello. Shun era nato dall’unione dei due principi completamente opposti. Questo particolare mito ci da modo di guardare il Totemismo dell’antica società cinese, secondo cui ogni clan aveva un animale ancestrale.

La Cina – mitologia e storia

Gran parte della mitologia cinese ruota intorno al culto degli antenati, cioè Spiriti e fantasmi che fanno parte della vita dei vivi. I temi sono quelli della vita e della morte, creazione del mondo, intrecciarsi dei rapporti tra cosmo (sole, luna, stelle), fenomeni naturali, corpo e mente. Da queste basi parte tutta una serie di personaggi fantastici, creature mostruose ed eroi straordinari.

Partiamo con i miti della creazione che si rifanno al principio Yang cioè materia leggera che formò il cielo e al principio Yin la materia pesante che andò a formare la terra. Prima di quell’istante nulla esisteva, solo il caos. Dall’uovo cosmico, ebbe origine yin e yang e da essi seguirono le stelle, il sole e la luna, le stagioni, gli elementi e le creature.

Importante è Pan gu, definito come il primo essere umano nato sulla terra, creatore di tutta la mitologia cinese e colui che separando yin e yang ottenne il perfetto equilibrio per la creazione del mondo.

Il kraken, animale leggendario

Il Kraken era un leggendario mostro marino che faceva parte della tradizione scandinava. Poteva essere paragonato ad un gigantesco calamaro gigante co le corna, tanto grande che a volte le navi lo scambiavano per un arcipelago.

Se l’imbarcazione si avvicinava tropppo il kraken tirava su la testa mostrando le corna e i tentacoli che poi catturavano la nave e riuscivano ad afferrarla e tenerla con tale forza da romperla e farla affondare.

Il kraken inoltre spruzzava un liquido molto simile all’inchiostro che anneriva ed avvelenava le acque, una caratteristica che lo faceva appunto somigliare ad un calamaro gigante. Questo mostro marino gigantesco ha fatto parte della cultura popolare e secondo le leggende viveva al largo delle coste norvegesi e islandesi.

Tutti i colori del drago, mitica creatura intelligente – parte II

Continuiamo a parlare dei draghi suddividendoli, non tanto per forma, dimensioni, capacità e poteri magici, quanto secondo i colori della pelle, attraverso i quali si possono estrapolare le loro caratteristiche e abitudini ambientali e alimentari.

DRAGHI VERDI: sono creature belligeranti che amano creare intrighi a livello politico. Vivono nelle foreste, in genere scelgono come dimora l’albero più vecchio e maestoso. Sono molto aggressivi, ma talmente intelligenti da scegliere sempre le soluzioni che comportano meno lavoro possibile. Sono anche profondamente bugiardi. Fisicamenti li si riconosce anche per la lunghezza di collo e zampe. Gioca con la sua preda per giorni prima di mangiarsela ed emette gas tossici.

DRAGHI BIANCHI: sono creature piccole e intelligenti, vivono in climi freddi, in genere artici, quindi li si possono trovare nelle zone vicino al Polo. Questo per fortuna esclude incontri sgradevoli! Amano la solitudine, la neve e le caverne in cui nascondono per evitare pioggia e sole. Anche questa specie di drago è alata.

Tutti i colori del drago, mitica creatura intelligente – parte I

Abbiamo parlato delle prime leggende sui draghi e di alcuni di essi in particolare, ma non abbiamo ancora affrontato l’argomento in generale. Da come si può facilmente intuire dal titolo parliamo dei colori dei draghi. I capostipiti dei draghi erano neri, concepiti da Tiamat, con artigli da aquila e ali da pipistrello, e blu profondo.

Queste due si considerano le razze più antiche mai apparse sulla Terra. Poi ci sono i draghi rossi, che forse discendono da quelli neri, che simboleggiano una malgiava forza dirompente. L’Idra è una sottospecie dei draghi neri e viene descritta come la specie più cattiva perchè uccide anche solo per il piacere di farlo. Però, nonostante la loro forza e cattiveria non possiedono nessun potere magico. Ma vediamoli…

DRAGHI NERI: sono vili perchè tentano di affrontare mai chi li caccia, sono cattivi e ossessionati dalla morte. Sono malevoli e amano spaventare la gente e combinare danni, bruciavano i villaggi con il loro fuoco. Un drago nero, oltre che dal colore della pelle, può essere riconosciuto dalla sua struttura schelettrica. In genere preferisce muoversi durante la notte quando si sente più a suo agio.

Draghi, miti e leggende nella storia dell’umanità – parte II

Il più famoso cacciatore di draghi è senza dubbio San Giorgio, cui segue su territorio italiano, San Silvestro che liberò Roma dall’alitosi velenosa del drago che viveva nelle profondità della terra e che impestava l’aria, e Santa Marta che sconfisse Tarasca, il drago che devastava al suo passaggio le pianure della valle del Rodano poi ancora San Marcello, San Romano e la Gargouille di Rouen, come si può notare tutti Santi.

Per quale motivo? Beh, la malvagità non poteva che essere sconfitta dalla… Santità! Un’altra storia di cavalieri e draghi è quella di Sant’Efflem, nella quale un principe per sconfiggere il drago chiese aiuto al parroco della sua città. E fu proprio quest’ultimo, armato solo della fede a far scappare la bestia a … zampe levate!

Di contro ai Santi famosi, cacciatori di draghi, ci sono le bestie famose, fin dai tempi antichi. Possiamo citare, Tiamat, di cui potete leggere in un altro articolo, di Apopi, drago contro cui combatteva il dio sole Ra ogni volta che tramontava e veniva la notte, Tifone dalle mille teste che solo Zeus ebbe il coraggio di combattere.

Draghi, miti e leggende nella storia dell’umanità – parte I

 Fin dagli albori la storia dell’uomo è sempre stata popolata da miti e leggende che riferivano di mostri e temibili creature incantate che avevano incredibili poteri e forza soprannaturale. Le più potenti tra queste creature erano i draghi, distruttivi e malvagi, ma adi intelligenza superiore all’uomo.

La descrizione che è sempre stata fatta di queste creature leggendarie li fa rassomigliare a giganteschi serpenti, a volte con zampe anteriori e posteriori, a volte solo posteriori, con ali oppure senza. La maggior parte di loro sputava fuoco ed avevano grandi fauci ed enormi artigli affilati.

Rappresentavano l’incarnazione del male in quasi tutto il globo, tranne nelle civiltà occidentali, dove venivano ritenute creature benefiche protettrici degli uomini. Due punti di vista diametralmente opposti. Per tutti indistintamente però ossa e sangue di drago avevano grandissime proprietà curative.

Creature del mare, i racconti dei marinai nei disegni degli artisti

 Nelle profondità degli abissi si dice vivano specie animali che raramente vengono avvistate in superficie e definite mostri, tra questi il più popolare è Lochness, affettuosamente chiamato Nessie, ma ci sono anche: il diavolo di mare, il pesce porco, il drago marino, la balena suino, solo per citarne alcuni.

Ma da dove nascevano queste storie? Dagli avvistamenti dei marinai in navigazione. Tutti questi mostri marini, o di fiume, dispongono di un numero ilimitato e incalcolabile di nascondigli nelle profondità delle acque. L’esplorazione marina fino ad ora si è limitata ad una piccola percentuale del fondo. Ci sono profondità insondabili, canyon e burroni mai sondati dall’uomo.

Con i nuovi strumenti e le tecnologie gli oceanografi hanno disegnato i fondali marini su carte particolareggiate, ma gli scienziati fino ad ora hanno potuto esplorare solo piccole parti delle profondità oceaniche.

Il drago ignivomo, una terribile creatura

I draghi alati fecero la loro comparsa in Occidente dapprima nelle opere dei greci, poi nella Bibbia, però fu nell’Europa Medievale che l’immaginazione collettiva fu catturata da queste creature terribili molto spesso dotate di corna e che sputavano fuoco. Sono dei rettili alati che possono arrivare alla lunghezza di dieci metri.

Oltre a questo hanno lunghi artigli e un alito tremendo ed erano in grado di soggiogare un’intera città divorando giovani vergini fino a quando un nobile cavaliere non li uccideva con una magica spada. L’eroe più famose che uccise il drago e salvò la fanciulla è San Giorgio. Attorno alla sua figura sono nate e cresciute moltissime leggende popolari.

Possono arrivare a pesare anche cinque tonnellate, ma grazie a possenti e grandi ali possono rimanere in volo perennemente. Sono animali fieri e consapevoli di essere le creature più potenti al mondo. Vivono molto a lungo, riescono a vedere generazioni di umani e sono intelligentissimi. Un drago può raggiungere capacità e poteri magici molto superiori a quelli di un mago umano.

Civiltà Cinese, creature mitologiche – seconda parte

Torniamo a parlare della Cina, una civiltà molto particolare, piena di tradizioni ancora vive, fatta di divinità e personaggi mitologici.

La mitologia cinese è nota a tutti noi grazie ai testi della dinastia Han, risalente a duemila anni fa. Secondo la tradizione cinese, la creazione dell’Universo fu dovuta alla fine del gigante Pangu.

Il soffio di Pangu divenne prima vento e nuvole, il suo occhio sinistro la Luna, il suo occhio sinistro destro il Sole, i suoi arti i quattro gli angoli del mondo, il sangue e il sudore diventarono rispettivamente il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro.

Ecco alcune creature mitologiche cinesi molto importanti: