Oroscopo Celtico: Noce dal 21 al 30 aprile e dal 24 ottobre al 2 novembre

Oggi torno a parlarvi di una popolazione unica e d inimitabile, il popolo europeo degli antichi Celti (600 a.C.) , e dopo avervi precedentemente parlato della società, cultura e magia, voglio presentavi l’oroscopo celtico che ha come “segni degli alberi”.

L’albero rappresentava per loro il ciclo della vita e la possibilità di mettere in relazione le tre parti del cosmo: il sottosuolo (le radici), la terra (il tronco) e il cielo (la chioma).

I 21 alberi della cultura celtica caratterizzano ciclicamente le persone nate nei diversi periodi dell’anno.

Oroscopo Celtico: Acero dall’11 al 20 aprile e dal 14 al 23 Ottobre

Oggi torno a parlarvi di una popolazione unica e d inimitabile, il popolo europeo degli antichi Celti (600 a.C.) , e dopo avervi precedentemente parlato della società, cultura e magia, voglio presentavi l’oroscopo celtico che ha come “segni degli alberi”.

L’albero rappresentava per loro il ciclo della vita e la possibilità di mettere in relazione le tre parti del cosmo: il sottosuolo (le radici), la terra (il tronco) e il cielo (la chioma).

I 21 alberi della cultura celtica caratterizzano ciclicamente le persone nate nei diversi periodi dell’anno.

Oroscopo Celtico: Corniolo dal 1 al 10 Aprile e dal 4 al 13 Ottobre

Oggi torno a parlarvi di una popolazione unica e d inimitabile, il popolo europeo degli antichi Celti (600 a.C.) , e dopo avervi precedentemente parlato della società, cultura e magia, voglio presentavi l’oroscopo celtico che ha come “segni degli alberi”.

L’albero rappresentava per loro il ciclo della vita e la possibilità di mettere in relazione le tre parti del cosmo: il sottosuolo (le radici), la terra (il tronco) e il cielo (la chioma).

I 21 alberi della cultura celtica caratterizzano ciclicamente le persone nate nei diversi periodi dell’anno.

Oroscopo Celtico: il Nocciolo dal 22 al 31 Marzo e dal 24 Settembre al 3 Ottobre

Oggi torno a parlarvi di una popolazione unica e d inimitabile, il popolo europeo degli antichi Celti (600 a.C.) , e dopo avervi precedentemente parlato della società, cultura e magia, voglio presentavi l’oroscopo celtico che ha come “segni degli alberi”.

L’albero rappresentava per loro il ciclo della vita e la possibilità di mettere in relazione le tre parti del cosmo: il sottosuolo (le radici), la terra (il tronco) e il cielo (la chioma).

I 21 alberi della cultura celtica caratterizzano ciclicamente le persone nate nei diversi periodi dell’anno.

Oroscopo Celtico: la Quercia il 21 marzo

Oggi torno a parlarvi di una popolazione unica e d inimitabile, il popolo europeo degli antichi Celti (600 a.C.) , e dopo avervi precedentemente parlato della società, cultura e magia, voglio presentavi l’oroscopo celtico che ha come “segni degli alberi”.

L’albero rappresentava per loro il ciclo della vita e la possibilità di mettere in relazione le tre parti del cosmo: il sottosuolo (le radici), la terra (il tronco) e il cielo (la chioma).

I 21 alberi della cultura celtica caratterizzano ciclicamente le persone nate nei diversi periodi dell’anno.

Oroscopo Celtico: il Tiglio dall’11 al 20 Marzo e dal 13 al 22 Settembre

Oggi torno a parlarvi di una popolazione unica e d inimitabile, il popolo europeo degli antichi Celti (600 a.C.) , e dopo avervi precedentemente parlato della società, cultura e magia, voglio presentavi l’oroscopo celtico che ha come “segni degli alberi”.

L’albero rappresentava per loro il ciclo della vita e la possibilità di mettere in relazione le tre parti del cosmo: il sottosuolo (le radici), la terra (il tronco) e il cielo (la chioma).

I 21 alberi della cultura celtica caratterizzano ciclicamente le persone nate nei diversi periodi dell’anno.

Oroscopo Celtico: Salice dal 1 al 10 Marzo e dal 3 al 12 Settembre

Oggi torno a parlarvi di una popolazione unica e d inimitabile, il popolo europeo degli antichi Celti (600 a.C.) , e dopo avervi precedentemente parlato della società, cultura e magia, voglio presentavi l’oroscopo celtico che ha come “segni degli alberi”.

L’albero rappresentava per loro il ciclo della vita e la possibilità di mettere in relazione le tre parti del cosmo: il sottosuolo (le radici), la terra (il tronco) e il cielo (la chioma).

L’anno era diviso in quattro trimestri: Samain (dal 1 novembre), Imbolic (dal 1 febbraio), Bealtaine (dal 1 maggio) e Lúnasa (dal 1 agosto).

Oroscopo Celtico: il Pino dal 19 al 29 febbraio e dal 24 agosto e 2 settembre

Oggi voglio parlarvi di una popolazione unica e d inimitabile, il popolo europeo degli antichi Celti (600 a.C.) , e dopo avervi precedentemente parlato della società, cultura e magia, voglio presentavi l’oroscopo celtico che ha come “segni degli alberi”.

L’albero rappresentava per loro il ciclo della vita e la possibilità di mettere in relazione le tre parti del cosmo: il sottosuolo (le radici), la terra (il tronco) e il cielo (la chioma).

I saggi sacerdoti Druidi, furono grandi astronomi e osservatori degli eventi celesti e suddivisero il percorso del sole in settori, ed a ognuno dei quali attribuirono un albero che, per determinate caratteristiche, più si adattava a quel momento dell’anno, nono solo, è noto che i Celti attribuivano ad ogni albero delle interpretazioni caratteriali simili a quelle degli esseri umani.

I Celti – Le Feste Celtiche

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi indagheremo sulle  Feste Celtiche, che tra l’altro sono molto belle e tutte legate alla natura, chi in un modo, chi nell’altro.

Imbolc è una festività che viene celebrata in onore della dea guaritrice Brigit, trasformata poi dalla chiesa in santa Brigida e festeggiata il 1 febbraio. Questa è una festa prevalentemente femminile, basata sulla nascita degli agnelli e sulla luce primaverile che cresce di giorno in giorno. L’inverno seppur in maniera lenta, diminuisce la sua morsa e in questo periodo nascono gli agnelli e le pecore hanno del latte. Imbolc E’ la grande festa del Ritorno della Luce.

Questo giorno è noto con nomi diversi presso i vari popoli di ogni parte difatti corrisponde ai Luprecales romani, festa della fertilità e di purificazione dalle “impurità” dell’inverno, inoltre la festa di Imbolc viene poi assorbita dalla festa cristiana della Candelora.

I Celti – Le Feste Celtiche

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi indagheremo sulle  Feste Celtiche, che tra l’altro sono molto belle e tutte legate alla natura, chi in un modo, chi nell’altro.

Le feste Celtiche
Verso la fine del secolo scorso, a circa una settantina di chilometri da Lione chiamata anticamente l’antica Lugudunum, città di Lugh è stato rinvenuto il frammento in bronzo di un calendario risalente al I secolo D. C. in cui all’interno sono presenti complessi calcoli relativi alle date più importanti dell’anno celtico.

E’ importante sapere che, tra le festività troviamo le quattro feste del sole che sono il Solstizio d’Inverno, l’Equinozio di Primavera, il Solstizio di Mezzestate e l’Equinozio d’Autunno, inoltre le quattro feste del fuoco, che hanno lasciato traccia nelle feste di numerosi paesi europei:

I Celti – Le Rune

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi indagheremo sulle Rune, l’antica scrittura nordica nata più di duemila anni fa.

Le rune
La scrittura runica che viene detta anche Futhark (in base alla pronuncia dei primi sei segni), è la più antica scrittura alfabetica che è stata adottata dai popoli del nord. Le Rune non sono altro che lettere dell’alfabeto sacro che i popoli nordici usavano già più di 2000 anni fa.

Per ora, non è ancora noto il periodo preciso in cui entrano in uso presso determinate popolazioni, ma la cosa sicura è che prima di assumere il valore di un vero alfabeto, venivano usate con valenze dai significati magici.

I Celti – Druidi, Amazzoni, Bardi e Spade incantate

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi parlaremo di Druidi, Amazzoni, Bardi e Spade incantate.

I Druidi
I druidi “veri veggenti”, erano i sacerdoti specializzati nella divinazione, sacrifici e all’esecuzione di riti nelle feste religiose. Nella Gran Bretagna non invasa dai romani, il druidismo sopravvisse per molto tempo, ed i druidi praticavano l’astrologia e la magia ed erano assistiti da profetesse o maghe. Gli archeologi ritengono che i dolmen potessero essere usati dai druidi come altari e templi.
Anche le donne potevano entrare a far parte della classe druidica. Nell’isola di Mona, durante l’attacco dei Romani, si trovavano druidi, anche femminile, che suonavano arpe da guerra e salmodiavano per mettere paura gli invasori. La mitologia, parla anche di druidesse, spesso specializzate come satiriste, indovine, maghe e profetesse.

I Celti – l’arte e la religione

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. In particolare oggi parlaremo dell’arte e della religione celtica.

L’arte
L’arte celtica era famosa per la lavorazione dei metalli, per la creazione di armi, borchie per finimenti, gioielli, monete, inoltre i manufatti presentano un’ornamentazione ricca e varia, impreziosita con smalti policromi, famosa è la stilizzazione nelle figure antropomorfe che ornano i monili. Importante è la Croce Celtica che porta in sé il concetto di “circolarità delle relazioni. La nascita e morte diventano tutt’uno con la creazione e smette di esistere una separazione fra il Buio e la Luce, il Bene ed il Male, il Giusto e l’Errato.

La religione celtica è piena di vincoli religiosi comuni che univano i membri delle tribù; il re, investito di una funzione religiosa, partecipava ai riti.
Le Divinità panceltiche convivevano con divinità locali, associate a tribù o a luoghi sacri, inoltre la religione era fondata sulla fede nell’immortalità dell’anima la quale al momento della morte, entrava nel corpo di un neonato.

I Celti – la casta dei guerrieri

I guerrieri Celti

Oggi torneremo a parlare della popolazione celtica, una delle più belle ed affascinanti al mondo. Nella mitologica celtica il guerriero viene rappresentato come un uomo forte, bravo nel combattimento e amante delle feste.

Il guerriero doveva seguire un ferreo sistema di regole e codici di comportamento, e in battaglia sgomentava i con terrificanti ostentazioni di selvaggia potenza, giungendo a combattere (cosa che accadeva presso i Galli e nelle tribù britanniche e irlandesi) a nudo, in segno di sfoggio della propria forza e virilità, e disegnando sul proprio corpo simboli e spirali che spaventavano chiunque lo vedesse.

Spesso i guerrieri appendevano per i capelli, al proprio carro da guerra e alle architravi delle porte, le teste mozzate dei nemici uccisi, per esibirle quale trofeo.