Il ritorno dei catari, la reincarnazione

Nel Medioevo in Francia si diffuse una setta cristiana che credeva alla reincarnazione e all’esistenza dello spirito dal corpo, come del bene dal male. I seguaci di questa religione erano chiamati Albigesi dal nome della città, Albi. Poi presero il nome di Catari, cioè “purificati”.

I Catari erano ritenuti dalla Chiesa una vera spina nel fianco che li bollava come eretici e li riteneva una grande minaccia per il potere ecclesiastico. Fu solo dopo una lunga lotta e grande battaglia che i cattolici conquistarono la roccaforte dei catari di Mentségur. duecentodieci persone furono catturarate e quando rifiutarono di rinunciare alla loro fede vennero arsi al rogo a Tolosa, nel 1244.

Ma questo era il passato. Un giorno, molto tempo dopo, nel 1962, una ragazza si recò da un medico perchè aveva dei terribili incubi e non sapeva più come fare. Inoltre la donna aveva molti tormenti mentali che sembravano derivare da ricordi di una vita precendente in cui era vissuta tra i catari.

Come e quando è nata la Stregoneria – parte seconda

Durante i primi anni del I secolo dC s’iniziò a pensare, a causa di persone poco dotate di materia grigia, che la sacerdotessa, la Lamia, avesse delle facoltà malefiche. Questo aprì una specie di caccia, e durante alcuni concili ed editti s’iniziò a prendere atto e contrastare chi operava magicamente.

I primi concili a scatenare la vera caccia alle streghe, furono il Concilio di Ancyra del 314 dC e il Concilio di Alvira nel 340 dC, che iniziarono a proibire e condannare chiunque facesse uso della magia nera e del maleficio. Nel 640 dC fu l’Editto di Rotari, che tendeva a condannare sia la magia pratica, sia chi facesse del male alle streghe.