Le streghe di Salem e il terribile processo che affrontarono è stato e rimane una delle più brutte pagine della storia, dove la frenesia religiosa ha avuto la meglio sul buonsenso: innocenti tra uomini, donne e bambini morirono perché accusati di stregoneria.
caccia alle streghe
La leggenda dei gillflower
Questa è una leggenda che risale a molti anni fa ai tempi di Elisabetta d’inghilterra, e racconta di come le streghe si proteggevano per non essere scoperte e messe al rogo.
Ai tempi della caccia alle streghe, le streghe per sfuggire all’impiccagione, al rogo, e per sentirsi protette usavano portare sempre con loro, su gli abiti o tra i capelli, un gillflower che è una denominazione inglese del garofano.
Le streghe di triora
Triora una piccola città situata in Liguria che ha assistito alla drammatica e crudele caccia alle streghe. Più di 30 donne furono messe nelle carceri, torturate e infine messe al rogo colpevoli di stregoneria. Ma incominciamo dall’inizio e spieghiamo le ragioni, se cosi le possiamo chiamare, che dettero atto a questo avvenimento.
Tra il 1585 e il 1587 ai tempi dei romani, in un paese che proclamava la cristianità Triora subì una gravissima carestia che procurò morte e terrore in tutto il paese. In quel momento cosi tragico la gente cercò di trovare una spiegazione a tutto questo e cominciò a sospettare di stregoneria.
Trenta donne più un fanciullo che abitavano tra le mure più vecchie della città furono colpevolizzate, senza una reale prova, di essere streghe. Esse vennero rinchiuse in delle case adibite a carcere, torturate e minacciate di confessare gli atroci incantesimi che avevano lanciato sulla città. Accusate di essersi accoppiate carnalmente col diavolo, di aver provocato una tempesta che aveva distrutto tutto il raccolto, di aver fatto un veleno composto di cervello di gatto e sangue umano facendolo poi ingerire ad un cappellaio genovese provocandogli la morte.
Un innocente condannato per stregoneria – parte III
Il boia consigliò a Junius di confessare inventandosi storie che mettessero fine alle sue sofferenze e martoriato nel fisico e nello spirito il borgomastro finì per farlo. Anche questo scrisse nella lettera alla figlia, come se volesse chidere perdono per aver confessato il falso e aver messo nei guai altre persone.
Ma era una catena in cui anche lui era finito a causa delle false confessioni delle donne torturate prima di lui. Junius disse d’essere stato irretito da una donna demone e di aver giurato fedeltà al diavolo, di essere andato con le streghe ai sabba e cavalcato un cane nero volante.
Queste sue confessioni non bastarono e fu torturato nuovamente, così affermò d’aver cercato di uccidere i suoi figli e continuò a inventare orribiltà nella speranza di cavarsela. Poi gli chiesero di fare i nomi di chi era con lui.
Malleus Maleficarum – Questione II Parte prima
Le donne, al fine di indurre i cambiamenti al proprio corpo fanno uso di magia, ma senza alcun bisogno del potere del diavolo quindi, se questi rimedi sono misteriosi, non dobbiamo attribuirli al potere del diavolo, ma si debba attribuire ai malefici delle streghe.
Inoltre, le streghe, utilizzano determinate immagini e altri strani periapts, che sono abituate a mettere sotto l’architrave delle porte delle case, o in quei prati dove le greggi sono in pastorizia, o anche nel caso in cui gli uomini si riuniscono, e quindi lanciare incantesimi sulle loro vittime. Ma perché tali effetti straordinari possono procedere da queste immagini sembra che l’influenza delle stesse è in proporzione l’influenzata delle stelle nel corpo umano, come gli organi sono influenzati da corpi celesti.
Malleus Maleficarum – Questione II Parte prima
In conformità con la fede cattolica si sostiene che, al fine di ottenere un qualche effetto di Magico, il diavolo debba cooperare strettamente con la strega, vale a dire, la strega senza il diavolo non può avere alcun effetto.
Il primo argomento è questo: che il diavolo può portare ad un effetto di magia, senza la cooperazione di tutte le streghe. Così S. Agostino detiene. Tutte le cose che visibilmente accadono in modo che possano essere viste, è il lavoro dei inferiore poteri del cielo. I mali del corpo e disturbi non sono certo invisibili, anzi, essi sono evidenti per i sensi, pertanto, possono essere indotte da diavoli. Inoltre, abbiamo da imparare dalle Sacre Scritture sulle catastrofi, come il fuoco è scesa dal cielo e colpisce le pecore e gli agenti consumati, e come un vento violento che getta ai quattro angoli di una casa uccidendo tutti. Il diavolo senza la cooperazione di tutte le streghe è stato in grado di realizzare tutte queste catastrofi. Perciò egli può certamente fare tante cose che sono spesso attribuiti al lavoro di streghe.
Malleus Maleficarum – Questione I Prima parte
Malleus Maleficarum Parte 1
Questione I
La convinzione che non vi sono Esseri come streghe è una parte essenziale della fede cattolica, che si ostina a mantenere il parere opposto riguardo la questione. Si sostiene che una ferma convinzione nelle streghe non è una dottrina cattolica. Chi crede che ogni creatura può essere cambiata per il meglio o il peggio, o trasformato in un altro tipo, fatta eccezione per il Creatore di tutte le cose, è peggiore di un pagano e un eretico. Quando tale relazioni vengono fatte da streghe, questo non è cattolico, ma chiaramente di natura eretica.
Nessuna operazione di stregoneria ha un effetto permanente tra noi. E questa è la prova: perchè se fosse così, sarebbe l’operazione effettuata da parte dei demoni. Invocare il diavolo che ha il potere di modificare il corpo umano o di fare loro un danno permanente, non sembra in conformità con l’insegnamento della Chiesa. In questo modo si potrebbe distruggere il mondo intero, e portarlo a totale confusione.
Malleus Maleficarum – quarta parte
Il ravvicinamento delle legislazioni dei Visigoti, che erano in qualche misura fondata sul diritto romano, punì streghe che avevano ucciso una persona da le loro magie con la morte. Nel 578, quando il figlio della regina Fredegonde morì, un certo numero di streghe che sono state accusate di aver semplificato la distruzione del Principe, sono stati giustiziate.
Fu detto in queste materie, che la legge ecclesiastica è tollerante, in quanto per la maggior parte è contenta di sé con una frase di scomunica, ma coloro che ritengono questo legge spirituale indulgente certamente non apprezza ciò che ha comportato un tale castigo.
Nel 814, Louis le Pieux fece la sua ascesa al trono iniziando a prendere parte attiva contro Negromanti e stregoni, portando la sua influenza all’autorità del Consiglio di Parigi, con relativo ricorso del 829 ai tribunali secolari.
Come e quando è nata la stregoneria – parte sesta
Oggi continueremo la nostra avventura nel mondo della storia della stregoneria e come per il precedente articolo, anche oggi parleremo delle torture inflitte alle persone definite eretiche.
La tortura Ordalia dell’Acqua: simboleggia il diluvio universale, come esso spazzò via i peccati, così anche pulirà la strega. La povera malcapitata, per circa tre giorni doveva immergere le mani nell’acqua bollente, molto spesso fino al gomito. Alto tipo di Ordalia dell’acqua prevedeva la legatura con una fune di polsi e caviglie, dopodichè la strega veniva immersa in acqua gelida, se galleggiava era una strega, se andava a fondo era innocente.
Il Triangolo: tortura simile all’Impalamento e La Pera. La persona accusata veniva denudata e posta su di un palo con una specie di piramide di ferro, poi veniva messa nel retto o nella vagina della malcapitata poi a polsi e caviglie venivano messi dei pesi.
Come e quando è nata la stregoneria – parte quinta
Oggi continueremo la nostra avventura nel mondo della storia della stregoneria e come per il precedente articolo, anche oggi parleremo delle torture inflitte alle persone definite eretiche.
Iniziamo con la tortura della Strappata: questa tortura era una delle più comuni, il malcapitato veniva legato ad una fune e messo su di una carrucola, il boia tirava la fune e lasciandola di colpo slogava le articolazioni.
L’Impalamento: una delle torture più crudeli. Il palo appuntito veniva inserito nel retto della strega, passato in lunghezza per tutto il corpo fino a fuoriuscire dalla bocca o dal cranio. Dopo la morte della strega, il palo veniva invertito e messo nel terreno, per poi lasciato lì in balia della gente.
Come e quando è nata la stregoneria – parte quarta
Oggi continueremo sul filone dei processi alle streghe e le torture, di come venivano inflitte e le tipologie di tortura.
Per prima cosa, c’è da sapere che i processi alla stregoneria venivano pagati dai famigliari delle vittime, attraverso una tassa per le torture inflittagli.
Iniziamo con il parlare della tortura del Dissanguamento: Si credeva che attraverso il dissanguamento dell’eretica, potesse avvenire una specie di purificazione. Le povere malcapitate venivano sfregiate al di sopra del naso e della bocca e lasciate dissanguare fino alla morte.
Come e quando è nata la stregoneria – parte terza
Oggi siamo arrivati al terzo appuntamento della storia della stregoneria. Se prima di Federico II la stregoneria era passibile di scomunica, dopo qualche tempo, questa venne condannata in maniera più terrificante, attraverso la pubblica umiliazione, patiboli e roghi.
Innocenzo IV promulgò la bolla, assieme al tribunale dell’Inquisizione, Ad Extirpanda che introdusse nella storia l’uso di della tortura. I più spietati e famosi inquisitori furono Pierre de Lancre, Nicholas Eymerich e Torquemada.
Nel 1300, tutti coloro che avevano rapporti con il demonio, che avevano la conoscenza della magia, l’invocazioni di spiriti, la lettura di formule e il danzare attorno ad un cerchio erano considerate pratiche eretiche. Il 22 agosto del 1320 il Papa diede ordine a tutti gli inquisitori di Tolosa e Carcassone di intervenire su coloro che svolgevano dei rituali di magia.
Come e quando è nata la Stregoneria – parte seconda
Durante i primi anni del I secolo dC s’iniziò a pensare, a causa di persone poco dotate di materia grigia, che la sacerdotessa, la Lamia, avesse delle facoltà malefiche. Questo aprì una specie di caccia, e durante alcuni concili ed editti s’iniziò a prendere atto e contrastare chi operava magicamente.
I primi concili a scatenare la vera caccia alle streghe, furono il Concilio di Ancyra del 314 dC e il Concilio di Alvira nel 340 dC, che iniziarono a proibire e condannare chiunque facesse uso della magia nera e del maleficio. Nel 640 dC fu l’Editto di Rotari, che tendeva a condannare sia la magia pratica, sia chi facesse del male alle streghe.