La conservazione delle piante magiche

 La magia è pericolosa ed è indispensabile che la strega, o magista studi e raccolga le proprietà delle seguenti piante.

Iniziamo con lo specificare che, le piante magiche vanno protette ed utilizzate in un determinato modo, un modo che ora specificherò:

Belladonna per la magia può essere utilizzata solamente attraverso foglie e frutti
Giusquiamo in foglie
Verbena in foglie
Stramonio in foglie
Ruta in foglie
Coriandro solamente frutti
Nella magia la Mandragora è consigliata ma non indispensabile.

Giusquiamo – pianta usata nella magia

Quest’oggi parleremo di un’altra erba magica molto importante, lo Giusquiamo, noto anche come poclea e morte di gallina, la pianta come la Belladonna e Stramonio appartiene alla famiglia delle solanacea.

In natura esiste lo Giusquiamo nero e bianco, ma per la magia viene usato quello nero, la cui pianta nasce tra le macerie, oltre che detriti e raggiunge i 50 cm di altezza.

I fiori di questa pianta hanno una forma ad imbuto, sono gialli striati di marroncino verde, le foglie sono frastagliate ed il frutto è un a capsula avente un’apertura trasversale.

Lo Stramonio – pianta usata nella magia

Lo Stramonio, noto anche come Datura Stramonium appartiene come la Belladonna e Giusquiano appartiene alla famiglia delle solanacea. la pianta se presa a lievi dosi ha delle proprietà narcotiche e cresce in Europa.

Chiamata anche erba delle streghe, lo Stramonio veniva utilizzato durante i sabba, nei riti voodoo per la zombificazione.

Lo Stramonio come l’Assa Foetida e lo Stercus Diaboli era usato nell’Antica Stregoneria cerimoniale, il suo odore è fetido, si credeva che attirasse delle forze maligne.

La Belladonna – pianta usata nella magia

Appartenente alla famiglia della pianta della Mandragora, l’Atropa Belladonna è una pianta diffusa anche in Europa e spesso la si trova nascosta in mezzo a detriti. Il nome latino è Solanum dulcamara, Solanum nigrum, questa è associata a Saturno, Marte e all’elemento Acqua.

Il nome Atropa Belladonna deriva dalla parca Atropa, colei che aveva il compito, nella mitologia greca, di recidere il filo della vita delle persone. Da essa viene ricavata la sostanza detta antropina, usata come unguento dal nome il sussurro delle streghe, in occasione del Sabba, inoltre veniva usata ogni qual volta che la strega volesse incontrare il demonio.

Analizziamo per bene la pianta: può raggiungere il metro d’altezza, lo stelo è robusto, le foglie sono ovali e appuntite, i fiori sono disposti a corolla ed hanno un colore brunastro, sono a forma di campana e la fioritura avviene nel periodo di giugno e quello di agosto.