Nel 1637 Cartesio scrisse il “Discorso sul metodo” in cui espose la sua concezione di supremazia del pensiero, o meglio della ragione, sulle questioni della materia. Da qui nacque il dualismo cartesiano.
Cartesio con il suo dualismo intendeva sostenere che la realtà è data da due tipi di sotanze: una è pensante, l’altra è estesa, dove quella pensante è la parte spirituale e il pensiero è il suo attributo principale.
Non ha estensione spaziale, non è in movimento, non può essere misurata. La parte invece estesa è quella che ha a che fare con l’universo materiale e non ha nulla di spirituale.