Storia Calendimaggio – Beltane

di Gianni 2

 Oggi parleremo della festa si festeggerà tra il 30 aprile ed il 1 maggio, il Calendimaggio che prende il nome dalle Calende, prima giornata del mese presso gli antichi Romani, da Maia la dea della terra alla quale era dedicato maggio.

Storico della Dea: Era figlia di Atlante, e destò in Zeus una folle passione che la sedusse e la rese madre di Hermes, patrono delle conoscenze magiche (ermetiche).

Il primo di maggio veniva festeggiata, ed i cinque giorni tra aprile e maggio erano anche dedicati anche a Flora, dea dei fiori e alberi da frutto, e Fauna protettrice dei boschi e dei serpenti.

Per la cultura dei Celti il primo di maggio era Beltane, la festa dei fuochi dedicata a Belenos, il dio splendente di luce.

Per Greci, Celti e Romani, era la festa della luce, periodo nel quale il popolo si riuniva per celebrarle con balli e canti. In questo periodo venivano effettuati riti propiziatori che benedivano le case per favorire prosperità, salute e felicità, è dedicato alle previsioni future, divinazione, e formule magiche fatte con acqua e fuoco, durante l’alba le donne tutte insieme raccoglievano piante per scongiurare i malefici.

Non potrebbe esistere il Calendimaggio se prima non si fosse celebrata la notte di Valpurga, detta la notte delle streghe, delle fate e degli spettri in cui venivano evocate le forze della natura, che portavano fertilità ai campi, e gli spettri dei morti si avvicinavano ai viventi per rubare loro la vita.

In questo periodo le fate uscivano dal folto dei boschi per sedurre i mortali, le streghe lasciavano i loro casali per catturare vittime da sacrificare a Satana.

La luce dei fuochi le faceva fuggire e riportava i morti nell’aldilà. L’albero di maggio veniva portato in piazza la mattina e ornato con fiori e focacce dolci, che simboleggiavano il trionfo della vita sulla morte, bene sul male, comunione dell’uomo col principio divino.
La festa, le rappresentazioni i banchetti proseguivano fino a notte. La Chiesa, come al solito non accettò queste feste, poiché erano feste troppo sfrenate dedite a rituali non cristiani e a coinvolgimenti di tipo sessuale.

La chiesa, per renderle innocue, dedicò la giornata del 30 di aprile a Valpurga, una monaca inglese che aveva lasciato la sua terra per diventare di badessa del monastero tedesco di Heidenheim, divenne santa, la si invocava per allontanare streghe e demoni.

Dopo questo, successe che, il mese di maggio in cui si onorava la Grande Madre Maia, divenne il mese dedicato alla Madonna, quindi le rose care a Flora divennero le rose della Vergine ed i canti si trasformarono in Cantiche per la madonna.

Per il 30 aprile vi fornirò una lista di riti da fare, in onore della Dea Maia.

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