La leggenda di Babbo Natale sembra cominci nel lontano 280 d.C. nella città di Patara, situata nella Licia, regione dell’Asia Minore che vide San Nicola portare doni ai bambini. I suoi dono arrivarono in tarda notte cosicchè lui potesse mantenere segreta la sua identità.
In seguito San Nicola divenne il patrono dei bimbi, dei marinai e delle nazioni Grecia e Russia. Ma chi era costui? Semplicemente un prete cristiano, ricco di famiglia che viaggiò per il paese per aiutare le persone in qualunque modo, con denaro e regali. Utilizzò il suo patrimonio per questo.
Non aveva interesse ad essere visto e che si sapesse fosse lui a fare “beneficenza“, così ben presto gli adulti iniziarono a dire ai bambini di “andare a letto” altrimenti San Nicola non sarebbe passato da loro. Oggi la tradizione è rimasta la medesima.
Una famosa storia che si narra di San Nicola è in relazione alle tre figlie di un uomo che non aveva il denaro da dare alle figlie per le nozze. Saputo questo San Nicola fece cadere nelle loro calze, che avevano lasciato ad asciugare davanti al camino, tre sacchi d’oro e da quel momento i bambini iniziarono ad appendere le calze durante la notte di Natale, nella speranza di trovarle la mattina dopo rigonfie di doni.
San Nicola era molto giovane, ma lo stesso veniva apprezzato per le sue doti di gentilezza e saggezza e nell’anno 303 l’imperatore Diocleziano comandò a tutti i cittadini dell’Impero Romano, compresa l’Asia Minore, di adorarlo come se fosse un Dio.
I cristiani però avevano solo un Dio, e soltanto uno ne avrebbero avuto, e non poterono ubbidire all’imperatore. Arrabbiato per la testardaggine pare che Diocleziano fece imprigionare i cristiani che non vollero adorare San Nicola e infine lui stesso che rimase in prigione per cinque anni dove soffrì il freddo e la fame, oltre che la sete, ma non abbandonò le sue certezze e il suo credo.
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