Signore Liberami da Me Stesso è il titolo della preghiera attraverso cui ci si affida a Dio per superare le difficoltà. Ecco la prima parte.
SIGNORE, LIBERAMI
DA ME STESSO!
Signore, mi senti?
Soffro tremendamente.
Asseragliato in me stesso,
Prigioniero di me stesso.
Non sento che la mia voce,
Non vedo che me stesso,
E dietro di me non v’è che sofferenza.
Signore, mi senti?
Liberami dal mio corpo, che è tutto brama, e tutto quello che tocca con i suoi innumerevoli grandi occhi, con le sue mille mani tese, è solo per coglierlo e cercare di calmare la sua insaziabile fame.
Signore, mi senti?
Liberami dal mio cuore, tutto gonfio di amore, ma, mentre credo di amare pazzamente, intravvedo rabbioso che ancora amo me stesso nell’altro.
Signore, mi senti?
Liberami dal mio spirito, pieno di se stesso, delle sue idee, dei suoi giudizi; non sa dialogare, Perché non lo colpisce altra parola fuorchè la sua.
Solo, mi annoio, mi detesto, mi disgusto,
E mi rigiro nella mia sudicia pelle come il malato nel suo letto bruciante da cui vorrebbe scappare.
Tutto mi sembra brutto, mostruoso, senza luce,
… Perché non posso veder nulla se non attraverso me.
Mi sento disposto ad odiare gli uomini ed il mondo intero,
… per dispetto, Perché non li posso amare.
Vorrei uscire,
Vorrei camminare, correre verso un altro paese.
So che esiste la GIOIA, l’ho vista raggiare sui volti.
So che brilla la LUCE, l’ho vista illuminare gli sguardi.
Ma Signore, non posso uscire, insieme amo e odio la mia prigione,
Perché la mia prigione sono io
Ed io mi amo,
Mi amo, o Signore, e mi faccio ribrezzo.
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