Oggi parleremo dello Shintoismo, una dottrina giapponese diventata religione di Stato. Lo Shintoo non ha nessun fondatore, e prevede rituali e cerimonie che mettono il fedele a contatto con le varie divinità.
Lo Shinto era il frutto della mescolanza di riti,miti,credenze e tecniche divinatorie radicate da secoli nella vita quotidiana del popolo giapponese. Lo Shintoismo è la forma religiosa autoctona secondo cui l’imperatore (tenno,cioè signore del cielo) discende direttamente dai kami(divinità). Il nome della religione deriva,secondo una lettura sino-giapponese(Kami no Michi) da Shin,divinità, e Toi,via o dottrina,quindi significa letteralmente “la via degli dei”.
Kami che significa Dio
Michi che significa strada\dotrina
Quindi Shintoo significa Via degli Dei
Lo Shintoismo prevede due correnti
Tenrikyo:
Setta shintoista, riconosciuta ufficialmente dalla religione nazionale giapponese. È nata nel 1838 per iniziativa dei seguaci di una profetessa, Nakayama Miki (1798-1887), che predicava in stato di trance. La pratica rituale consisteva nello stabilire una continua comunicazione con gli dei, con preghiere e mediante tecniche estatiche, per accertare la loro volontà espressa a mezzo di oracoli. Il pantheon limitato a 10 dei, tra cui la coppia primordiale Izanami-Izanagi, Amaterasu e il dio luna. Il Tenrikyo, originariamente utopistico, xenofobo e antigovernativo, si è col tempo trasformato in una pseudo associazione patriottica e nazionalista. Conta oggi ca. 5 milioni di fedeli.
Mioshi:
Divina Dottrina, movimento religioso sincretistico shinto-buddhista sorto in Giappone dopo la II guerra mondiale, una professione di pacifismo. Il riscatto nella dottrina si configura come una “purificazione” dagli errori commessi per essersi lasciati sedurre dagli spiriti malefici che governano il “mondo delle tenebre” cioè il mondo attuale. La purificazione si realizza con: confessione, preghiera, meditazione e pratiche estatiche. Il mioshi deriva la sua soteriologia dal buddhismo; essa è di derivazione scintoista ha un numero grandissimo di dei, anche se dominati da un dio assoluto e onnipotente assai vicino alla concezione cristiana. Fondato dalla profetessa Kimura Sayo, detta Ogamisama (Grande venerabile dea), a Yamaguchi (isola di Honshu), nel 1950 aveva già raggiunto i grandi centri giapponesi quali Tokyo, Osaka, Yokohama ecc.
I vari sacerdoti possono sposarsi e tramandano ereditariamente la loro carica nella famiglia ed oltre alle loro cariche religiose, indossano l’abito sacerdotale (veste bianca e sciolta con ampie maniche e in un berretto nero).
Il fedele, durante il culto, considera gli esseri divini come donatori di beni terreni e nelle preghiere si implorano prosperità, un ricco raccolto, salute, abbondanza di prole, allontanamento della sventura; il peccato e la colpa, il pentimento e la redenzione non sono oggetto di preghiere.
Domani la seconda parte sullo Shintoismo