La settimana santa è il periodo che precede la Pasqua cristiana: giorni nei quali i fedeli seguono diversi riti preparatori alla rievocazione della resurrezione di Gesù Cristo: scopriamoli insieme.
Le evocazioni della settimana santa
È doveroso iniziare con la domenica delle palme, giornata che celebra l’ingresso trionfale del Salvatore a Gerusalemme. In quel momento la folla lo riconosce come Messia, osannandolo. La palma, che noi riproduciamo con l’ulivo, era una delle piante che facevano parte delle rievocazioni ebraiche per la festività del Sukkot o festa del pellegrinaggio, che ricorda il viaggio del popolo d’Israele vero la terra promessa e nel quale venivano usati un ramo di palma, tre di mirto, due di salice e uno di cedro. È un giorno di festa ma anche uno triste perché l’inizio del percorso che porterà alla morte di Gesù.
Lunedì, martedì e mercoledì sono importanti perché nel rito cattolico rappresentano occasione per ricordare quello che accadde a Gesù a Gerusalemme. Il primo è il giorno dell’amicizia e si ricordano nella liturgia Maria, Marta e Lazzaro con gli episodi che li riguardano. Per quel che concerne il martedì si inizia a definire attraverso le letture come il Signore inizi ad avere la consapevolezza del tradimento, messaggio che viene espresso per i fedeli nelle letture con accenni all’ultima cena.
Il mercoledì è il tradimento di Giuda a essere il protagonista: i riti liturgici raccontano come il discepolo si rechi dai sacerdoti proprio per vendere Gesù Cristo per trenta monete d’argento.
Il triduo pasquale e il suo significato
La settimana santa entra nel pieno del suo svolgimento e dei riti a partire dal giovedì. È durante il Giovedì Santo che ha inizio il Triduo Pasquale che inizia con l’evocazione dell’Ultima cena e l’Istituzione dell’eucarestia. A essere celebrata è la Cena Domini, la cena del Signore, momento in cui avviene la consacrazione degli oli santi che verranno usati nei sacramenti. In questo giorno della settimana santa è celebrata anche l’istituzione del sacerdozio e il comandamento dell’amore fraterno: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri“. Alla fine della celebrazione vengono coperte croci e immagini votive.
Il Venerdì santo ricorda la passione, la crocifissione e morte di Gesù Cristo: prevede digiuno e astinenza per i fedeli dai 18 ai 60 anni e astinenza dal consumo di carne per quelli dai 14 ai 18 anni: il grande atto di penitenza per prepararsi alla Pasqua. Si attua la Liturgia della Parola, l’adorazione della santa Croce che viene svelata e si fa la comunione con le ostie consacrate il giovedì santo. Si esegue poi la via crucis secondo le tappe descritte dal Vangelo.
Il Sabato santo è dedicato alla preghiera e al tramonto comincia la Veglia pasquale che conduce al culmine dei riti della settimana santa, ovvero la messa con la quale si celebra la resurrezione di Cristo nel giorno di Pasqua.