Pieno di scoperte affascinanti è l’Egitto, con i suoi misteri, e le sue bellissimi piramidi, che racchiudono in se segreti che ancora non si sono chiariti. Gli archeologi nel corso del tempo hanno scoperto moltissime piramidi che erano state coperte dal terreno, ed oggi grazie alle immagini satellitari di Google Earth sono state scoperte ben 4 piramidi ignote, sepolte sotto la sabbia, situate vicino ad una struttura, che pare fosse una grande piramide tronca.
Oltre alla scoperta sensazionale delle piramidi, all’interno del complesso più a Nord, il cui allineamento diagonale ricorda la disposizione delle piramidi di Giza, sono state scoperte due oggetti con una larghezza di circa 80 metri e altri due di circa 30 metri, che non si sa ancora cosa siano.
Nel secondo complesso invece sembra esserci una specie di piana artificiale larga poco meno di 200 metri, di cui è però difficile l’associazione con qualcosa di noto. La scoperta di questo luogo è stata fatta dall’archeologa statunitense Angela Micol di Maiden, che da anni studiava le immagini satellitari a fini di esplorazione archeologa.
A confermare che la scoperta e quindi il luogo era del tutto ignoto, è stato l’egittologo Nabil Selim,uno dei massimi esperti di piramidi, e ha spiegato che probabilmente le due piramidi più piccole sono risalenti alla tredicesima dinastia.
Dopo la scoperta fatta alle immagini satellitari di Google, ovviamente gli archeologi si sono recati sul luogo per confermare, con assoluta certezza l’esistenza di queste piramidi, anche se le immagini lasciavano poco spazio ai dubbi, e non è la prima volta che Angela Micol permette la scoperta di un nuovo sito archeologico.
Attualmente non è possibile conoscere dove si trovano queste rovine, perché in questi casi la posizione del sito viene resa nota solo quando le autorità sono in grado di proteggere la zona dai pedoni, e dai visitatori indesiderati.
alessio 27 Agosto 2012 il 23:32
Considerando l’importanza di tale scoperta, sarebbe anche utile che se ne dessero anche le coordinata, cosi tanto per dare la possibilità ad altri di fare le opportune verifiche, visto che Google Hearth lo possono installare tutti.
Alessio
phoo34 27 Agosto 2012 il 23:34
Visto l’importanza della scoperta arebbe il caso di dare anche le coordinate…
Alessio