Alcuni secoli fa, in realtà non moltissimi, un numero impressionante di individui appartenenti alle popolazioni africane vennero stipati nelle navi e portati come schiavi in America dove avrebbero lavorato nelle piantagioni di cotone o di caffè del Sud. Erano stati sradicati dalle loro terre, fatti schiavi e condotti in un luogo sconosciuto e ostile.
Ma qualcosa si erano portati dietro, contro la disperazione: la loro religione. Avevano una fede alquanto individualista: ognuno di loro comunicava direttamente con gli dei e in cambio questi intervenivano direttamente nele loro vite e affari. Gli potevano persino abitare, o meglio, dimorare, all’nterno del corpo dei fedeli e atraverso loro far sentire la propria voce.
Queste divinità però potevano essere sia benevole che malevole, caritatevoli oppure gelose e godevano dei piaceri attraverso il corpo, quindi amavano il buon tabacco e il rhum! Però potevano essere influenzate dalle preghiere, dai sacrifici e dall’adulazione.
Se venivano ben propiziate dai fedeli potevano fare un gran bene e un dei doni che davano era la guarigione dalle malattie. Gli africani, nonostante furono trapiantati nelle Americhe, rimasero fedeli ai loro dei, ma con il tempo furono costretti a convivere con la realtà locale.
I padroni del Nuovo Mondo pretendevano, come dagli indios locali, che cambiassero religione e divenissero cristiani. Tutto ciò che non veniva capito o era differente dalla religione cristiana veniva definito eresia, contrario ai principi. Per trovare una sorta di equilibrio nacquero delle religione che poteveano dirsi delle “mescolanze” tra religioni originarie e cristianesimo: il Voodoo in SudAmerica e ad Haiti, la Santeria a Cuba, in Brasile e a PortoRico, la Macumba.
Queste religioni sopravvivono ancora oggi e vengono praticate. Nel Voodoo abbondano gli spiriti, difatti la parola vuol dire “spirito” nel linguaggio Fon dell’Africa Occidentale. Spesso queste religioni sono state ritenute negative e vi sono stati associati comportamenti allucinanti. Vero o no per poter valutare qualcosa bisogna conoscerlo, altrimenti si tratta solamente di preconcetti e pregiudizi, come quelli dei primi cristiani che spesso soppresero gli altri culti.