Continuiamo con il Caso Roswell, tutt’oggi ancora un segreto, ancora un tunnel senza luce.
Nel 1988, Walter Haut, ex capo stampa della base aerea di Roswell, disse che
“dissero di preparare un comunicato con le notizie che mi avevano fornito per telefono, ovvero che era stato trovato un disco volante, e di renderlo pubblico personalmente per i vari notiziari che allora venivano trasmessi a Roswell; ed è quello che ho fatto”
Altra dichiarazione molto importante fu quella di Judd Roberts, direttore nel 1947 di Radio KFLG, che ha dichiarato che una persona piuttosto cordiale mi chiamò da Washington e gli disse:
Sappiamo che siete in possesso di alcune notizie (stava parlando del comunicato stampa di Haut) e volevamo mettervi a conoscenza del fatto che se volete trasmettere qualcosa su questo argomento, cosa che non deve essere fatta, la vostra licenza correrà qualche pericolo. Quindi, vi consigliamo di non farlo
A parlare di quella giornata del 1947 fu anche Sappho Anderson, moglie del pilota che aveva trasportato i resti del disco, che disse:
mio marito seppe la notizia e mi disse: Scommetto che lo metteranno su tutti i giornali. Ne sono sicuro. Voglio che tu legga quest’articolo (quello di Walter Haut) perché è una storia vera. E lo posso dire visto che sono stato io a portare i rottami dell’UFO a Dayton, nell’Ohio
La presenza aliena a Roswell, diventò super famosa grazie alla finta autopsia dell’alieno, del 1995, realizzata da un documentarista di nome Ray Santilli, proprietario di una casa di produzione chiamata Merlin.
Santilli, disse di aver comperato da Jack Barnett, cineoperatore militare di quel periodo, tredici rullini in bianco e nero da 35 mm e dalla durata di 7 minuti ciascuno, girate a Roswell nel 1947.
Uno di questi filmati ha ripreso il da fare dopo lo schianto del disco alieno, un altro su un corpo alieno custodito all’interno di un’area protetta, e il terzo mostra l’autopsia di due cadaveri alieni.
Continua prossimamente …